Politicamente scorretti

pubblicato da Giulia giovedì, Agosto 9, 2007 11:50

Gentilini sappiamo chi è. E’ quello che voleva togliere le panchine perché non ci dormissero gli extracomunitari, ed altre cose simili. Non stupisce più di tanto che abbia chiamato alla “pulizia etnica dei culattoni”, in riferimento ad una situazione di battuage spinto in un parcheggio trevigiano. Sul merito della questione vale la pena di tornare, ma non prima di aver riportato la dichiarazione dell’attuale sindaco di Treviso, Giampaolo Gobbo:

“Non mi preoccupa […] il linguaggio del prosindaco, ognuno ha la propria espressività e usare questi termini non politically correct, del resto, è la caratteristica specifica di Gentilini […] È il suo modo di essere. Lui parla sinceramente, con un linguaggio concreto che tutti capiscono.”

Eh certo, ognuno ha la propria espressività, leghista di merda affiliato all’unico partito che sceglie la sua intellighenzia fra chi riesce a dire “Padania libera” con i rutti e ha superato con successo l’esame di seconda elementare. Come dice, signor sindaco? La sto insultando? Tutt’altro: sto solo parlando sinceramente, usando termini non politically correct che tutti possono capire. E’ il mio modo di essere.

Mi ripeto sulla questione della scorrettezza politica come segno di genuinità. E’ al meglio sgradevolezza, al peggio razzismo e pregiudizio. Prendere di mira gli omosessuali è diventato cool, è “esprimere quello che si pensa”, è “parlare come parla il popolo”. Dal che si deduce che il popolo parla male e pensa peggio, in questo sicuramente fomentato dal disgusto e dall’odio più volte reiterato dai vertici della Chiesa Cattolica, che si suppone essere l’autorità in materia di misericordia e bontà.

La cosa ridicola è che, nel merito, ci sarebbe pure della ragione. Se il parcheggio dello scandalo fosse frequentato abitualmente dalle coppie di scambisti etero che popolano i numerosissimi club privé della regione, nessuno avrebbe da ridire sullo sgombero. Né la cosa farebbe notizia. Perquisire e portare in questura due ragazzi che si baciano è ingiusto e persecutorio: ma la legge sul pubblico decoro vale per etero e omosessuali allo stesso modo, e se le autorità decidono che le attività erotiche di un gruppo di persone sono lesive del benessere sociale, allora è giusto intervenire. La legge (e solo la legge) è uguale per tutti. Ma lassù, nella terra della Lega ignorante e imbecille, ogni pretesto è buono per fare la voce grossa e dimostrare al pubblico votante che loro ce l’hanno duro. Rigorosamente con le donne, si capisce.

Forse è un problema di parole. La traduzione di un termine anglosassone, in Italia, non funziona. La politica, qui da noi, è quella cosa che si fa nei palazzi e non ci riguarda: non c’entra con la nostra vita, con la collettività, con i pensieri. “Politicamente scorretto”, qui da noi, vuol dire forte, sincero, onesto, in contrasto con gli azzeccagarbugli di Palazzo Chigi che da anni ci rubano i soldi e signoramia Roma ladrona la Lega non perdona. Forse, invece che “politicamente scorretti”, bisognerebbe dire “idioti”, “ignoranti”, “medievali”. Oppure, per utilizzare il linguaggio dei giovani come Berlusconi, “coglioni”.

Commenti e ping chiusi.

2 commenti to “Politicamente scorretti”

  1. Alla ricerca dell’Intelligenza Perduta at Sergio G. Caredda says:

    Agosto 9th, 2007 at 3:31

    […] Eh no! Le parole hanno un loro peso. Sempre. Mai sentito il detto, ne uccise più la lingua che la spada? E qui non sto parlando di essere Politicamente (s)corretti. Parlo del fatto di assoluta mancanza di sensibilità ed intelligenza. Perché il punto è che una persona, se una parola la usa, tende ad usarla per il significato che egli gli attribuisce. E visto che il personaggio in questione sa bene il significato del termine che ha usato, direi che non c’è possibilità che ci sia stato un fraintendimento. […]

  2. Pastiglie alla Mente » A proposito di correttezza politica says:

    Agosto 9th, 2007 at 6:16

    […] Assolutamente imperdibile e… non dico altro per non rovinarvi la sorpresa. […]