E sempre per la serie

pubblicato da Giulia giovedì, Agosto 9, 2007 18:59
Aggiunto alla categoria Target du jour

Caruso finalmente si fa cacciare da Rifondazione Comunista per aver dato degli assassini a Treu e Biagi (quest’ultimo, peraltro, assassinato: oltre alla scemenza, pure la gaffe).

Che poi una a dire “Questi parlano parlano e non fanno mai un cazzo” si sente pure qualunquista, ma se Rifondazione Comunista è andata in Parlamento è perché c’è gente che l’ha votata. E non si vota un candidato perché cazzeggi da mane a sera senza fare mezza proposta, urlando puttanate a casaccio per darsi un tono. Questo vale un po’ per tutti i parlamentari di sinistra, ma soprattutto per quelli che prima di approdare a Palazzo Chigi si erano fatti un nome per l’attivismo. O forse solo perché strillavano più forte degli altri.

Ci sarebbe da fare una serissima critica alla politica del lavoro in Italia, ma sarebbe anche ora di cominciare a farla, invece di aprire bocca e darci fiato. Caruso, vattenne, per favore.

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Un commento to “E sempre per la serie”

  1. Alla ricerca dell’Intelligenza Perduta at Sergio G. Caredda says:

    Agosto 10th, 2007 at 8:09

    […] Aggiornamento, 10/08/07 Che dire, gli idioti vengono sempre in compagnia si dice, no? Non so in realtà chi sia stato ad “esternare” per primo, ma le parole di Caruso relativamente su Treu e Biagi possono tranquillamente competere con quelle del prosindaco trevigiano. Perlatro sul tema condivido assolutamente ciò che dice Giulia: Ci sarebbe da fare una serissima critica alla politica del lavoro in Italia, ma sarebbe anche ora di cominciare a farla, invece di aprire bocca e darci fiato. Technorati Tags: Diritti, Discriminazione, Francesco Caruso, Gay, Gentiloni, Intelligenza, Società, TrevisoNessuno mi venga a dire che non c’è però una neanche tanta velata soddisfazione da parte dei giornali nel poter pubblicare una “parola” così “sconcia” in un bel titolone. Come aveva gia dimostrato qualche anno fa la vicenda di Tremaglia, certe parole hanno davvero un certo effetto… sulla stampa! [↩] […]