Each to their own (inna Calderoli stylee)
pubblicato da Giulia mercoledì, Giugno 7, 2006 18:33Da noi è brutto, bofonchione, indossa cravatte verdi inguardabili, è riuscito a farsi espellere da un governo in cui il migliore era un ex picchiatore fascista (OK, no, la migliore era quella che non si capiva cosa ci facesse in quel partito lì), inneggia alle “radici cristiane” pur essendo sposato con rito pagano celtico e separato dalla legittima consorte, milita in un partito che seleziona la sua élite fra quelli che sono in grado di parlare correttamente almeno tre dialetti del nord Italia con i rutti. Se la prende con: immigrati, Roma ladrona, musulmani (immigrati o meno), tasse, Sud, Italia. Si chiama Roberto Calderoli.
O forse da noi è brutto, molto grasso, unto, rosso di capelli, ex comunista ora teo-con. E’ riuscito ad alienarsi anche il co-conduttore, non esattamente uno alle prime armi. Se la prende con: musulmani (immigrati o meno), miscredenti, critici della legge 40, sostenitori della 194, oppositori di Berlusconi, chiunque sostenga un’opinione anche solo leggermente diversa dalla sua. Si chiama Giuliano Ferrara.
Da loro è bionda, quarantenne, discretamente patata e tende a presentarsi in televisione sempre meno vestita (in questo video, in particolare, sembra indossare un costume olimpionico). Se la prende con: democratici, liberali, musulmani (immigrati o meno), vedove dell’11 settembre. Si chiama Ann Coulter.
La forma cambia, la sostanza no, mi pare.
(La cosa più interessante, tuttavia, è il trattamento che le riserva il suo ospite, Matt Lauer. La incalza fino a tirare fuori tutta la sua stridula natura di succhiasoldi propagandista e polemista a vuoto. In America è normale. In Italia, Lucia Annunziata ci prova e immediatamente la crocifiggono in sala mensa.)
seamaster says:
Giugno 7th, 2006 at 6:48
Basta vedere programmi come Hatd Talk (sulla BBC) per rendersi conto di come i giornalisti italiani siano (quasi) tutti leccaculo e/o a rischio di immediato licenziamento…
P.S. Io comunque una così, costume olimpionico o no, non la toccherei neanche con un bastone (Calderoli forse si, ma in un altro senso…)
Pawn Heart says:
Giugno 8th, 2006 at 11:12
Disgustosa. Niente altro che disgustosa.
Pawn Heart says:
Giugno 8th, 2006 at 11:15
Per la serie “interviste ai potenti” ti consiglio di dare un’occhiata al trattamento che Jeremy Paxman ha riservato a Tony Blair prima delle elezioni, ci deve essere sul sito della BBC. Blair non sapeva piu’ che pesci pigliare…
Nick says:
Giugno 10th, 2006 at 6:09
Non toccare San Giulianone e Ann Coulter esprime semplicemente e liberamente la sua agguerrita versione, che male c’è? Non è forse un bene una vastità di opinioni nella socièta moderna? Sei forse tu che non tolleri una visione diversa dalla tua, quindi per te radicalmente sbagliata? La tue analisi spesso sono più estremiste di quelle di Ann Coulter, talvolta [come in questo caso] persino di più di Oriana Fallaci! Questo blog è collocabile a sinistra +- come il partito comunista cinese…eh…simpatico eh?
Giulia says:
Giugno 11th, 2006 at 1:36
Nick, ti rispondo molto semplicemente: Ann Coulter fa sensazionalismo e se la prende con chi percepisce essere un target sensibile in modo da far arrabbiare la gente e vendere più libri. Dire che le vedove dell’11 settembre criticano l’amministrazione Bush perché sono concentrate su se stesse, lamentose e arraffone non è un’opinione costruttiva: è una sparata fine a se stessa, una malignità che lascia il tempo che trova. Un modo di delegittimare la protesta altrui.
Ann Coulter esprime un’opinione. Io ne esprimo una su di lei: succhiasoldi propagandista. “Giulianone” idem: ho diritto a un’opinione. Se loro hanno diritto a un’opinione, perché a me dovrebbe essere negata, specialmente se argomentata?
Nick says:
Giugno 11th, 2006 at 4:01
Si, ok la tua opinione. Non mi sembra però che San Giulianone meriti il linguaggio che hai usato, così denigrante e smaccatamente offensivo nei suoi confronti, quand’anche la tua visione politica fosse l’esatto contrario della sua (vale anche per Ann Coulter, un po’ meno per Calderoli…). Questo perchè non mi sembra che Ferrara, con l’arroganza strafottente che a volte usa, arrivi mai ad insultare l’avversario politico. E’ polemico sempre, ma questo non è negativo…anche la americana lo è. Intendevo dire che sarebbe meglio esprimessi il tuo giudizio polemico sui fatti (come fanno loro), più che sulle persone che non ti piacciono, è un po’ facile dire quello è un ciccione, l’altra si veste come una troia…etc..
Giulia says:
Giugno 11th, 2006 at 5:41
Guarda, in realtà i commenti sull’aspetto fisico erano piuttosto comparativi-contrastivi: leggendo fra le righe, si nota come i sensazionalisti (perché questo rimangono tutti e tre, nella mia personale valutazione dei fatti) in Italia siano maschi e poco avvenenti, in America, all’occorrenza, femmine e inclini ad abbigliamenti seduttivi (“troia” non è un termine che uso volentieri, il sessismo di quella marca non mi appartiene). Questo a me dice qualcosa della società italiana e di quella americana. Per carità, se poi per te Ferrara è un uomo che esprime immenso sex appeal, rispetto in pieno la tua opinione, eh. Sua moglie si troverebbe d’accordo.
Sono meno d’accordo con te sul fatto che Ferrara sia rispettoso degli avversari politici. Ha costruito la sua popolarità degli ultimi due anni proprio sulla tendenza a ridicolizzare e delegittimare chi ha opinioni diverse dalla sua; strategia che gli è costata, fra l’altro, la collaborazione di Lerner.
Poi, non capisco la deroga per Calderoli: Calderoli si può prendere per il culo, Ferrara no? Et pourquoi, mio gentile amico? 🙂
Nick says:
Giugno 11th, 2006 at 7:48
Beh, Calderoli…era una battuta…(non la mia, lui…). Potresti scrivere come esercizio di stile nel tuo blog un articolo su come vedrebbe alcune cose un politico (o giornalista) a te lontano ed interrogarti se sbaglia lui o sbagli tu, dubitando. Io non trovavo per esempio utile e giusto l’intervento in Iraq, ma spesso proprio Ferrara mi ha fatto dubitare sulla mia posizione e ancora adesso ho molti dubbi su quale sarebbe stata la cosa migliore (l’intervento, l’intervento meglio pianificato, il non-intervento). Non avverso Ferrara perchè ha una posizione differente dalla mia, anzi gli sono grato che la esprima così bene come fa in un bel giornale (non voglio sembrarti eccessivamente buonista…), è cosa utile a e dal mio punto di vista. Mamma mia, mi stupisco della mia saggezza…
Giulia says:
Giugno 11th, 2006 at 8:50
Beh, Nick, io non tratto il blog come un quadernino delle brutte in cui fare gli esercizi per diventare un’argomentatrice migliore sostenendo tesi in cui non credo. Sono in grado di farlo, ma non mi interessa.
Quanto ad apprezzare le opinioni di Ferrara perché sono espresse bene in un “bel giornale”, è un po’ come comprare un detersivo che non lava perché ha una bella confezione. Mai farsi fregare dal marketing. Le corbellerie rimangono tali, anche se espresse molto bene. Personalmente, preferisco attenermi ai fatti e giudicare con la mia zucca: avere dubbi è cosa buona e giusta, cambiare posizione in deferenza al bell’italiano di qualcuno è un po’ una fesseria.
E tornando al punto originale: ti pare che in qualche punto del suo discorso Ann Coulter sia risultata convincente e ragionevole, oppure semplicemente e inutilmente molesta? A me la seconda, senza appello.
Nick says:
Giugno 12th, 2006 at 1:55
Non è mai inutile (può essere noioso a volte) “molestare” il senso comune del politicamente corretto, come fa anche Ferrara quando irride gli ex-freak girotondini che si indignano ogni due ore… Per esempio l’Oriana Fallaci di questi ultimi anni la trovi “inutilmente molesta” o un interessante provocatrice e fomentatrice in un dibattito mediatico spesso cristallizzato da luoghi comuni e cliché e altre cose di questo tipo?
Giulia says:
Giugno 12th, 2006 at 2:59
Inutilmente molesta e istigatrice all’odio. Anche le provocazioni vanno fatte in maniera intelligente, e non a capocchia. Istigare all’odio è un modo abbastanza cretino di fare dibattito. Oltre a questo, che dibattito nasce dagli insulti a chi ha perso tutto per colpa della pessima gestione della politica estera attuata dal suo paese?
La critica è un diritto. La scemenza no.
Nick says:
Giugno 12th, 2006 at 4:44
Oriana Fallaci è scema? Completamente? Sei drastica, manichea anche. Sarà forse volutamente eccessiva? Sarà una che ha venduto milioni di copie costrigendo una riflessione al mondo -tale è il numero di copie- per via indiretta? Io non cambio opionione leggendo il Foglio o la Fallaci, perchè non ho un opinione che si cristallizza su se stessa, quindi è per sua natura (visto che non sono ne un Jihadista fanatico ne un pacifista fanatico) influenzabile ed aperta al pensiero altrui, che può potrebbe essere anche quello Borghezio…per dirne uno, casualmente linciato da libertari pacifisti ad oltranza cristallizzati nella loro opinione e nell’intima sicurezza di essere nel giusto!
Giulia says:
Giugno 12th, 2006 at 5:36
Borghezio casualmente linciato dai pacifisti a oltranza?
Viviamo su due pianeti diversi: sul mio, Borghezio è un razzista ignorante che non serve essere pacifisti per disprezzare.
La Fallaci ha venduto milioni di libri cavalcando l’onda della paura popolare, non stimolando le coscienze. Incita all’odio e pertanto è incosciente e irresponsabile.
Avere un’opinione che cambia non significa inseguire quello che grida più forte. Certo, se mi citi Borghezio e la Fallaci come esempi mi sa che abbiamo poco di cui discutere, tu ed io.
Nick says:
Giugno 12th, 2006 at 5:58
Ultima cosa: disprezzare, non linciare.
Giulia says:
Giugno 12th, 2006 at 6:48
Mi risulta che Borghezio sia vivo e vegeto. A differenza degli immigrati che ha istigato a far ammazzare.
Mascalzone Diessino says:
Giugno 13th, 2006 at 5:53
Ma davvero, se uno vuole sentire delel argomentazioni critiche sul pacifismo non deve per forza fare i salti mortali per farsi piacere qualche personaggio all’ultima spiaggia…
Borghezio, poi, raccoglie quel che semina. Solo che chi lo rincorre per i vicoli di Livorno non è stipendiato dal Parlamento Europeo.
Giulia says:
Giugno 13th, 2006 at 6:47
Borghezio, leggevo oggi, è stato condannato in via definitiva per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati. In un mondo perfetto, sarebbe in galera.