Venti di revisionismo

pubblicato da Giulia giovedì, Gennaio 5, 2006 19:26
Aggiunto alla categoria Triste mondo malato

Per chi si fosse perso le ripetute, battenti pubblicità sulle reti Mediaset, è in edicola l’imperdibile serie Mussolini e il fascismo, pubblicizzata come “vent’anni di intensa storia italiana con documenti inediti” (chissà, forse sveleranno il mistero dell’oro di Dongo). Opera mirabile che non mancherà di coadiuvare il lavoro di riabilitazione del Dux, come anche l’inserimento dell’agiografia dello stesso nella serie Vite straordinarie (vicino a Cristo e alla Madonna, nientemeno), l’esclusione dal novero dei dittatori storici nei poster propagandistici commissionati dal governo in carica, e i ciao ciao con la manina alla curva ad opera di Paolo Di Canio. Eja eja…

Commenti e ping chiusi.

18 commenti to “Venti di revisionismo”

  1. Domiziano Galia says:

    Gennaio 5th, 2006 at 9:03

    E noi rerevisioniamo: durante una recente, ma non troppo MacchiaRadio si è parlato di quel monte sul quale gli alberi sono stati opportunamente tagliati per formare un gigantesco DVX (qui google maps).
    Ebbene qualcuno ha proposto di cominciare a far circolare la voce che sia invece opera di smanettoni e stia a significare d(i)vx, noto formato di compressione per DVD. 🙂

  2. Giulia says:

    Gennaio 5th, 2006 at 9:08

    Ci sto 😀

  3. senera says:

    Gennaio 5th, 2006 at 10:12

    a la la’.
    sic.

  4. mario magnotta says:

    Gennaio 5th, 2006 at 11:25

    Uscite del genere ci sono sempre state. C’erano 30 anni, ci sono oggi. Anno scorso su Rete 4 è andata in onda una serie di puntate di approfondimento sul Fascismo. Rai 3 si è occupata del Terzo Reich in seconda serata. Ogni 3 mesi al cinema esce un film sui pazzi, pazzi brei morti saponettati. Non è “revisionismo”, però fa fico scrivere “alarm! alarm!” tanto per.

  5. Giulia says:

    Gennaio 5th, 2006 at 11:43

    Il tuo commento sui “pazzi pazzi ebrei” mi fa un po’ senso. Non so perché: si vede che non mi hanno del tutto revisionata.

  6. seralf says:

    Gennaio 6th, 2006 at 12:47

    non so se vedessi Avanzi: “è in edicola la nuova storia di italia a puntate di Montanelli… in comodi fàsci-còli settimanali” ehehe, me lo hai fatto tornare in mente…

  7. Joe Tempesta says:

    Gennaio 6th, 2006 at 2:05

    Non conosco l’autore dei fascicoli a cui ti riferisci, non conosco proprio i fascicoli (un link?), ma la storia è storia e non si può negare che il fascismo, il ventennio, la guerra siano una parte molto importante della nostra storia.
    Volente o nolente.

  8. jacko83 says:

    Gennaio 6th, 2006 at 2:40

    beh, stavano aspettando che morisse il partigiano che ha arrestato il duce. infatti proprio in questi giorni, è morto.

    d’altronde come dice la mussolini, siamo in italia, un paese democratico.
    Mi domandavo in germania se esistesse il nipote di hitler potesse fare il parlamentare, o solo mettere un piede fuori di casa. Anche quella è democrazia..

  9. Fu says:

    Gennaio 6th, 2006 at 3:12

    “importante” non vuol dire “buono” nè “straordinario”; “tumore” vuol dire qualcosa di grosso in un’esistenza: da qui a definirlo “da celebrare” corre una bella, bella differenza. Volente o nolente.

  10. Giulia says:

    Gennaio 6th, 2006 at 9:47

    Mi associo a Fulvio, Joe Tempesta. Ovviamente non si contesta la conoscenza di un periodo (che è cosa buona e giusta) ma la sua celebrazione. Il tipo di celebrazione che porta i sedicenni a scriversi “Dux” sullo zainetto e certi trentenni a definire Mussolini “Un grande statista”. Senza avere la più pallida idea di quello che fece Mussolini all’Italia, nei vent’anni in cui fu al governo.

    A quando i cofanetti celebrativi di vent’anni di Democrazia Cristiana? No, per quello bisogna aspettare le prossime elezioni.

  11. mario magnotta says:

    Gennaio 6th, 2006 at 2:18

    Il fatto è che questa è una semplice questione di marketing. Comunque sia: i sedicenni il ‘dux’ sullo zainetto lo scrivono a prescindere da queste campagne pubblicitarie. In questi ultimi anni, poi, è molto più d’attualità la scritta ‘che’ sullo zainetto di sbarbati dai pantaloni bracaloni, con la merda nei capelli e qualche orecchino nei posti più strani. Sai, li riconosci perché di solito manifestano per la pace a prescindere da tutto con indosso una magliettina rossa con uno con barba e cappello.

  12. Giulia says:

    Gennaio 6th, 2006 at 2:23

    E a differenza dei loro colleghi inneggianti al Dux, non sono convinti che ebrei, arabi, zingari e omosessuali siano razze inferiori, che l’Italia spetti agli italiani e quindi fuori gli stranieri, o altre piccolezze. Son dettagli, dopotutto.

  13. Joe Tempesta says:

    Gennaio 9th, 2006 at 5:56

    Sono in un periodo (quattro mesi) in cui riesco a vedere la televisione una volta a settimana, e infatti ho premesso che non conosco le dispense pubblicizzate, né ho visto lo spot.
    Ci tengo però a precisare che io non ho mai detto “celebrare” e se nel post di Giulia ci fosse stato scritto “celebrare” non avrei avuto remore a darle ragione, standomene zitto come la maggior parte delle volte, o scrivendolo esplicitamente.
    Invece si dice, certamente con una certa enfasi, “intensa storia italiana”. E questo, volenti o nolenti 😉 è innegabile.
    La Storia è Storia (mi permetto di scriverlo con la maiuscola), anche quando parla di Hitler, di Mussolini, di Stalin.
    Certo, e questa è IMHO l’unica discriminante, i libri storici dovrebbero essere scritti con rigore scientifico. Tanto per dire, quelli di Feltri li lascerei perdere (ma anche quelli di Montanelli se non per puro gusto divulgativo).

    (chiedo scusa per il ritardo nella risposta ma in un domicilio sono senza TV, in un altro senza Internet)

  14. Giulia says:

    Gennaio 9th, 2006 at 6:20

    Trovo un po’ scorretto che i miei lettori intelligenti facciano finta di non capire l’ironia di un post e pretendano di interpretarne la lettera. Non lo è?

  15. achab says:

    Febbraio 24th, 2006 at 10:27

    Ciao.
    Paragoni.
    Paragonare Hitler ( il male assoluto ) al Duce ( un dittatore da condannare e da operetta, ma in fondo innocuo ) è tipico della mentalità sinistrosa !
    Che guarda a 50 anni fa con paura e non agli “idoli” Stalin, Castro e via discorrendo.
    So che ribatterete sulle leggi razziali ( una vergogna !! ) ma allora che ci fa il caro Emanuele Filiberto di tanta stirpe, in giro per l’Italia ?
    Mettiamo una pietra sopra al passato e basta con stì documentari sul ventennio…ne fanno uno a settimana su Raitre !
    Che ci facciano vedere la vita di Napoleone o Garibaldi, visto che molti non sanno nemmeno chi son stati !

  16. Giulia says:

    Febbraio 25th, 2006 at 4:07

    Dittatore da operetta?
    Guarda che è morta della gente, altro che innocuo. Non dire scemenze, per favore.

  17. achab68 says:

    Febbraio 28th, 2006 at 11:55

    E’ vero e nessuno lo nega. Il mio commento era sul fatto che Benito Mussolini nn è stato un dittatore come lo dipinge la sinistra, cioè crudele e assassino x vent’anni, altrimenti la popolazione italiana avrebbe avuto una ridimensione del 200% !!
    Il duce ha fatto delle belle cose per l’Italia, come la bonifica di certe zone paludose e la sconfitta della malaria, gli assegni sociali, la pensione sociale..
    Dico solo di vedere la storia non con i soli occhi di Diliberto o di Alessandra Mussolini, ma solo x come andrebbe vista: con i torti e le ragoni, obiettivamente !

  18. achab68 says:

    Febbraio 28th, 2006 at 2:37

    Scusa ma credo che tu faccia un poco di confusione, riguardo a quello che hai scritto il 6 gennaio.
    Il duce non era un dittatore che Hitler, che ha realmente imposto la cancellazione degli zingari, degli ebrei e degli omosessuali ( cosa fatta anche da Stalin in Russia, tanto per non dimenticare ), visto che gli ebrei vivevano tranquillamente nel ghetto dai tempi del medioevo ( ed il ghetto fu una invenzione della chiesa non del duce ! )
    Ha solo, colpevolmente, accettato un diktakt giunto dalla germania nazista e passivamente controfirmato dal re Vittorio Emanuele III.
    Sembra una differenza da poco ma non è così.
    Se la 2° guerra mondiale fosse stata vinta dall’Asse, di certo le leggi sarebbero state tolte, come scritto nel libro La seconda Guerra Mondiale ” di Biagi e Bocca.
    Ciò non ne toglie la gravità o l’orrore ideologico.
    Solo siamo alla presenza di un dittatore in balia degli eventi, che era incapace di prendere una decisione forte, come Franco in Spagna, per capirci.