“I will dance at your wedding”

pubblicato da Giulia martedì, Aprile 17, 2007 10:46
Aggiunto alla categoria Bric à brac
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Prologo

Caro amico fumatore, che in barba ai cartelli “Vietato fumare” sparsi ovunque ti accendi una sigaretta all’interno del Circolo degli Artisti. Abbiamo dovuto sopportare in silenzio il tanfo e il fastidio del tuo vizio personale, perché la legge tutelava la tua libertà a scapito della nostra. Per anni siamo usciti dai locali senza voce e con gli occhi gonfi, perché a te era consentito appestarci con le tue sacrosante sigarettine. Abbiamo i vestiti pieni di buchi fatti da te che ballavi con la cicca accesa in mano, o fumatore. Poi un giorno qualcuno ha capito che il tuo bisogno di intossicarti era tuo soltanto, e ha fatto una legge che ti obbliga a portare la tua fetida paglia lontano dal nostro naso. Una LEGGE, amico fumatore. Per cui, amico fumatore che in barba ai cartelli “Vietato fumare” tiri fuori il pacchetto e l’accendino: vaffanculo.

Atto primo

Sul palco dei Tilly and the Wall ci sono cinque musicisti e una ragazza che balla. La ragazza che balla indossa una maglietta batik informe e un paio di fuseaux viola risalenti, credo, al 1990. Non le vedo i piedi, ma da come muove le braccia e le cosce direi che sta ballando il tip-tap. Una specie di Bez posseduto da Ginger Rogers. E’ musicalmente inutile, come del resto lo era Bez, come i quattro-quinti degli I’m From Barcelona, e nemmeno decorativa, esattamente come Bez e (in fondo) i quattro-quinti degli I’m From Barcelona. Per questo motivo, proprio come Bez e gli I’m From Barcelona, io l’adoro.

Atto secondo

Deve essere la serata delle ragazze in pigiama, perché anche la cantante dei CSS si presenta sul palco indossando una maglietta informe e fuseaux, questa volta bianchi, più i capelli legati stretti sulla testa come se dovesse andare a farsi la doccia ma non volesse bagnarli. Alla seconda canzone, via l’elastico e i capelli vengono giù, e io penso: se facessi la stessa cosa con i miei capelli, numero uno me ne rimarrebbero metà in mano, numero due mi starebbero da culo. Che non c’entra niente, ma lo penso. Non c’entra niente perché Lovefoxxx è, semplicemente, “un frontman della madonna” come dice qualcuno più tardi. “Frontwoman” correggo io in automatico, ma è un lapsus freudiano prima ancora che un errore di genere: il modo in cui Lovefoxxx usa il corpo non è quello tipicamente composto della donnina sul palco.
I CSS sono caciaroni, spaccano tutto, fanno una cover di Pretend We’re Dead delle L7, tengono Let’s Make Love (And Listen to Death from Above) per ultima, bisognava andare a vederli e basta.

Finale

Sarà vera quella cosa che Julianne Moore dice a Clive Owen in Children of Men? Che quando ti fischiano le orecchie è perchè le cellule dei timpani stanno morendo, e non sentirai mai più la frequenza che te le ha uccise? Quale frequenza mi avranno ucciso, i CSS?

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