E non lasciano l’erba

pubblicato da Giulia lunedì, Febbraio 19, 2007 12:37
Aggiunto alla categoria Sono fatti miei
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Dalla finestra della mia camera, a casa dei miei, non si vedono più le montagne. Una casa in costruzione le sta oscurando, poco per volta. Fra qualche mese sarà finita, e dalla mia finestra si vedranno le finestre dei dirimpettai. Niente più campi e prati, ma biancheria stesa ad asciugare e giochi di bambini sparsi in giro. “Quando siamo venuti qui, non c’era nessuno” sospira papà “adesso è pieno di case.”

Nei due anni in cui sono stata via, a Pordenone è spuntato un centro commerciale. Un mammuth di cemento grigio, piantato su quello che prima era un vastissimo prato nella zona del torrente Meduna. Ci andiamo, la mamma e io, a cercare un regalo di compleanno per il figlio di mio cugino, che compie un anno.
Dentro, il mammuth è sorprendentemente povero di attrattive. Un gran supermercato, i soliti negozi di catene in franchising, qualche baretto e punto di ristoro, un centro estetico. Si vede che è stato aperto da poco, con grande spreco di design moderno (contenitori pieni di ciottoli bianchi, lampadari a petalo) e ancora non sono riusciti a riempirlo. La zona intorno, del resto, pullula di grandi esercizi commerciali, concessionarie e fabbriche. In mezzo, un labirintico sistema di viabilità provvisoria preannuncia la sostituzione del vecchio incrocio per Borgomeduna con una rotatoria. L’ennesima.

“Odio doverlo dire, ma mi sento come Celentano” dico alla mamma, che annuisce, non ascoltandomi del tutto, impegnata com’è a controllare gli specchietti per evitare che qualcuno, ignaro dei nuovi segnali di precedenza, le piombi addosso con un SUV. Di SUV, solo nella nostra fila al parcheggio, ce n’erano quattro.
“A cosa serve un SUV a Pordenone?”
“E’ per lo status.”
“Sì, ho capito, lo status. Ma guardali. Tutti puliti. Io capisco se uno abita nel Chianti in cima a un ghiaione con pendenza al 20%. Allora sì che ti servono, le quattro ruote motrici. Ma qui? E’ tutta pianura. Anche sulla Pedemontana si va su in terza. Con un’utilitaria. Consumando un quinto. E non hanno neanche la targa americana, questi qui: non sono militari della base, che magari in patria usavano il SUV e allora anche qui.” E in quella, dal ventre del mammuth esce una famiglia di chiara marca anglosassone, con bimbo ciccione in braccio, e si infila in una vetusta Alfa Romeo.

Tornando a casa passiamo attraverso la campagna sangiovannese. “Almeno qui non costruiscono.”
“Non ti preoccupare. Dagli qualche anno e vedrai come spuntano le case anche da queste parti.”
Il centro del paese è fitto di case. “Hanno costruito ovunque, anche nel vecchio orto di Patrizio.” Il vecchio orto di Patrizio era grande giusto giusto per una casa. Non c’è più prato.
Si guida, salutando l’erba con un gesto della mano.

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