Il Belpaese
pubblicato da Giulia venerdì, Settembre 1, 2006 16:34Abbiamo l’indignazione pronta, di questi tempi, vero? Hina che muore sgozzata dal padre, la ragazza tunisina segregata in casa. Se non facciamo troppo baccano è solo per non fare contento quel cavernicolo di Calderoli. Ma sotto sotto siamo convinti di essere meglio di loro. Che lo fanno per cultura. Che chiudono le figlie a chiave in casa fino ai ventun anni. Siamo meglio di loro, gli Altri, gente che non ci appartiene, che dovrebbe tornarsene a casa sua, perché qui in Italia siamo perbene e le donne dentro i sacchi non ce le mettiamo mica. La nostra cultura è diversa. Le radici cristiane dell’Europa.
Date un po’ una letta a quello che succede in Puglia. Dove gli Altri, i musulmani, i neri, la gente che non ci appartiene, scappa dalla fame per venire a raccogliere i pomodori che poi finiscono nei nostri piatti tutti i santi giorni dell’anno, per venti euro al giorno, in nero, vivendo ammassati dentro stanzoni, lavorando dodici ore al giorno sotto il sole, senza mangiare, senza bere altro che acqua sporca, subendo minacce e percosse. Denunciare il “datore di lavoro” (altrove si chiamerebbe “schiavista”, ma non da noi: noi siamo meglio di loro) non è possibile. Per la Bossi-Fini, si rischia la galera. L’italiano, invece, non rischia niente. Chi si ribella viene picchiato, a volte ucciso: tanto non ha documenti, non può essere identificato. Scompare, e questo è quanto. Gli altri fanno quello che dicono i caporali. Per lavorare, si paga pedaggio: un’amica da violentare per il padrone. Basta trovarne una, e si è ammessi alla raccolta. Le autorità non intervengono. E se il padrone alla fine della stagione vuole tenersi i soldi, basta una telefonata anonima: i clandestini vengono espulsi, e lui non deve sborsare un centesimo.
Questi non sono dei nostri, vero? Non siamo noi.
federicochi says:
Settembre 1st, 2006 at 4:59
ho letto qualcuno oggi, forse maltese o serra, con il quale sono d’accordo: lo scontro è dentro le civiltà fra chi riconosce l’altro (uomo o donna che sia) e chi comprende soltanto il sé e quindi nega tutto il resto. Il resto è propaganda pura e semplice.
Giulia, ma riesci a dire queste cose in tivvù? So che ti occupi di musica (anzi, grazie a te ho scoperto gli offlaga), non il sat e non ti vedo, ma uno spazietto dove fare un po’ di ragionamenti fuori dal coro ?
ciao
Giulia says:
Settembre 1st, 2006 at 5:05
Non sono ragionamenti fuori dal coro, grazieadio: non sono l’unica a pensarla così, o saremmo veramente alla rovina (e il Referendum sarebbe passato con percentuali contrarie).
Però il mio lavoro è un altro. Se mi domandano cosa ne penso, lo dico. Se non me lo domandano, lo dico qui. Per il resto del tempo, faccio il mio mestiere. Mi è capitato di dire come la pensavo, anche in trasmissione. Ma non credo di avere avuto poi questo grande impatto sulle masse 🙂
Madda says:
Settembre 1st, 2006 at 5:40
E’ comunque importante che tu l’abbia detto, che si parli di questi argomenti anche in altri contesti!
Zephyr says:
Settembre 1st, 2006 at 5:42
Secondo me potresti anche trovare qualcuno che ti dice “beh, ma queste cose succedono solo al sud!”
Siamo proprio il belpaese…
Ale says:
Settembre 1st, 2006 at 7:40
mi permetto di dirti solo una cosa. Certo, questi avvenimenti di cui parli sono inumani perchè siamo nel ventunesimo secolo e quelle persone sono trattate alla stregua di animali.. Ma.. Loro? Che si considerano meglio di noi? Che vengono in Italia a dettare legge, mentre se noi andiamo nel loro paese dobbiamo solo obbedire e sottometterci?
Sono esseri umani e provo pietà per coloro che subiscono questi soprusi ma non posso provare pietà per chi uccide una ragazza in nome di una “religione” travisata e devastata dal fanatismo e dall’ignoranza.
Giulia says:
Settembre 1st, 2006 at 8:01
Ma infatti nessuno dice che devi provare pietà per un assassino.
Quello che stavo dicendo è che siamo tutti pronti a scagliarci contro gli “altri”, ma di quello che fanno i nostri conterranei, quotidianamente e non da ieri, non parla mai nessuno e nessuno si indigna. Anche noi ci consideriamo migliori, e non lo siamo. Per niente.
paolo says:
Settembre 2nd, 2006 at 11:58
IO queste cose non le faccio, quindi IO non mi sento in colpa per nulla. tutto il mondo cerca di venire in europa (anche tanti miei amici, anche dall’africa) ed anche se ci sono sacche di povertà e disperazione, rispetto al resto del mondo è comunque un paradiso…
Giulia says:
Settembre 2nd, 2006 at 12:03
Paolo, se l’Europa per gli immigrati è un paradiso, mi spieghi quanto descritto nell’articolo?
Oltre a questo: nemmeno IO tengo degli schiavi. Ma io, tu e cinquantasette milioni di altri facciamo parte di un paese che si professa civile e civilizzato. Un paese dove gli orrori, come questo, non esistono. Perché questo è un orrore. Un lager fatto e finito. Ma qualcuno ne parla? Qualcuno protesta?
Mai. Tutti impegnati a tuonare contro i musulmani di qua e i musulmani di là. Eppure la mafia, la criminalità, sono roba nostra. Nascono come piccola furberia e si evolvono in sopruso. E siamo tutti responsabili. Tutti. Anche tu e io.
restodelmondo says:
Settembre 2nd, 2006 at 1:12
Giulia: Prima di leggere l’articolo, sapevi che cosa succedeva in quelle situazioni? Di quel che sapevi, ne parlavi? Leggendo il tuo blog, direi che sì, ne parlavi. Non ventiquattr’ore al giorno, ché non sei Fabrizio Gatti: ma nel tuo stile ne parlavi. E, in due anni e passa che ti leggo, non ti ho mai sentito far discorsi del tipo “i musulmani di qui e i musulmani di là”. Quindi: no, tu non sei responsabile. Non farti paralizzare dal senso di colpa del “non faccio abbastanza”, e vai avanti, ché il mondo ha bisogno di persone per bene.
Marcus says:
Settembre 2nd, 2006 at 3:21
Sul “tutti responsabili” rimango perplesso: come i mussulmani non sono tutti terroristi, fanatici, integralisti, noi non siamo tutti schiavisti.
Marco says:
Settembre 2nd, 2006 at 6:43
Ho una mia teoria a proposito… Secondo me critichiamo quei difetti che vediamo negli altri perché ben radicati nella nostra personalità: ho sentito le peggio cose sugli immigrati proprio da coloro i quali hanno lasciato il loro paesino di nascita per trasferirsi a centinaia di chilometri di distanza – a volte anche migliaia – e per essere trattati dagli “autoctoni” come gente di serie b
Molly says:
Settembre 3rd, 2006 at 12:26
Come qualche anno fa piangevano tutte le madonnine, come l’anno scorso tutti i pitbull azzannavano la gente, quest’anno tutti gli extracomunitari violentano le donne. Peccato che il 90% degli stupri, in Italia, avvenga in famiglia.
Ma noi siamo migliori perché la domenica andiamo a Messa.
Noi siamo migliori perché la nostra religione le tratta bene, le donne (come no).
sapu says:
Settembre 4th, 2006 at 2:41
Tu (e quelli che la pensan come te) avrai tuoi princìpi e sensibilità, calderoli (e quelli come lui) avrà propri princìpi e sensibilità.
E non mi stupirei che avessero pure qualche ettaro coltivato in puglia…
E’ l’applicazione del relativismo etico al paese dei pomodori e dei calderoli con l’aggravante che calderoli et similia ritengono quel che pensano (lo so, ‘pensano’, ma non mi viene la parola più adatta o forse non esiste) aver dignità assoluta, che valga persino più della legge.
E hai voglia a dargli torto visto che ormai la legge è la pratica dei giudici partigiani, materia opinabile e criticabile più delle opinioni…
C’è però un argomento semplice, per il caso.
Esistono crimini turpi, come lo stupro.
Ed esistono crimini contro l’umanità.
Ed è una distinzione non per ‘gravità’, ma per ‘peso’, per quanto i due concetti sian quasi analoghi.
Una distinzione che persino uno che beve l’acqua del pò potrebbe comprendere.
Sarebbe il caso, in tempi di terrorismi urlati a vanvera, di rispolverarla questa definizione…
valeria says:
Settembre 4th, 2006 at 3:59
non capisco perché non si possa considerare la questione attribuendo a una delle due parti (noi o loro poco importa, diventerebbe solo una questione di “schieramenti trasversali”) la volontà del rispetto dei diritti umani, e dall’altra la loro purtroppo puntuale violazione. mi sembra l’unica accettabile suddivisione, al di là delle stupide e a volte odiose strumentalizzazioni del caso del momento. da una parte, ma anche dall’altra.
Molly says:
Settembre 6th, 2006 at 11:59
Con colpevole ritardo, ma l’ho letto.
E sono inorridita.
ETERNAL FREEDOM says:
Settembre 6th, 2006 at 11:00
Penso che il “Noi” e “Loro” di Giulia sia volutamente fuori luogo, volutamente una generalizzazione da non farsi … Certo che qua ci vorrebbe proprio il Dott. Ritvan Shehi !
Giulia says:
Settembre 7th, 2006 at 7:55
Effettivamente è una generalizzazione da non farsi, come dico anche nel post senza l’aiuto di alcun dottore.
ETERNAL FREEDOM says:
Settembre 7th, 2006 at 9:06
Non sai chi è Ritvan Shehi