Ce l’avevano duro
pubblicato da Giulia mercoledì, Giugno 28, 2006 12:53Stupisce un po’, a due giorni di distanza dalla vittoria del “no” al referendum confermativo sulle modifiche alla Costituzione, l’assenza di commenti, ma anche solo di “pereppeppè gne gne gne”, sulla maggioranza dei blog che abitualmente leggo* e che affrontano argomenti di carattere politico in vari gradi di approfondimento. Macchianera, zero. Wittgenstein, zero. Ciccsoft, tre righe. Al momento ne parla solo Leonardo sul blog di Grazia, in un post che sembra una puntata dei Simpson (inizia in un modo e finisce in un altro ed è geniale, come tutti i post di Leonardo, del resto).
Non che ci sia moltissimo da aggiungere a quanto già affermato dai commentatori politici sul colpo accusato dalla Lega Nord, che con questo fallimento vede archiviata la sua mission aziendale. Un decennio e passa di comizi al grido di “Roma ladrona” e “ce l’abbiamo duro” hanno privato il movimento leghista della prospettiva necessaria a stabilire le probabilità di successo. Succede, quando tutti i comizi si tengono in terra di Padania, fra gente che sventola bandiere verdi e crede nella propria discendenza da un’inesistente stirpe celtica, si incontra sulle rive del Po per celebrare riti pagani, canta Va’ pensiero come gli schiavi del Nabucco, e via balordeggiando. Succede, se non si esce mai da quella che si ritiene (non a torto) essere la propria comunità di riferimento per confrontarsi con il resto del paese a cui si va a proporre una riforma che affonda le radici in una per nulla celata intolleranza e nel relativo senso di attaccamento alla “robba”. Se passi dieci anni a sputare fiele sui “meridionali”, non puoi aspettarti che i suddetti ti applaudano o capiscano le supposte “motivazioni” della tua “devolution”, o i vantaggi che potrebbe loro procurare. Perché non sei andato a spiegarli anche a loro, invece di passare il tuo tempo a sbruffoneggiare e tuonare dalle piazze del varesotto?
Non sono sicura che dietro a questo “no” pressoché corale ci sia un’enorme presa di coscienza degli italiani. Prima di tutto perché era dura capirci qualcosa, e in secondo luogo la sensazione è che ognuno dei “no” sia andato a colpire parti diverse della riforma. I più informati si saranno allarmati davanti alla possibilità di una forma di governo all’americana, con un Presidente del Consiglio onnipotente e un Presidente della Repubblica messo lì a fare rappresentanza. Altri saranno stati scettici sulla frammentazione della gestione economica e culturale. Un bel po’ avranno votato per una forma di sfiducia nei confronti dei proponenti la legge. E infine, abbiamo fatto la battuta ma tanto battuta non era, avrà sicuramente pesato il parere di Ciampi, finalmente svincolato dagli obblighi istituzionali che lo costringevano a rimanere sopra le parti. E sicuramente anche lo scarso rispetto dimostrato nei suoi confronti dai proponenti la legge, che gli hanno praticamente dato del vecchio rincoglionito.
Forse non se ne parla proprio perché non importa: abbiamo ben chiari i motivi del nostro “no”, esattamente come chi ha votato “sì” aveva ben chiari i motivi del proprio voto. Ma neanche un pereppeppè? Neanche un pereppeppè bello lungo, argomentato e solido? Ne avremmo ben donde. Forse è stato davvero detto tutto. Forse ci è bastata la mortificazione degli ex celoduristi, ora tristemente barzotti. O forse, prima che potessimo esultare, un uomo buono si è lanciato da un abbaino, e di pereppeppè ci è un po’ passata la voglia.
*Va da sé che non leggo abitualmente blog in cui il commento possa essere “Maledetti terroni” o anche un più garbato ma ugualmente ottuso “L’Italia non ha capito”.
Marco says:
Giugno 28th, 2006 at 1:13
Se non altro, i Celoduristi hanno dimostrato di avere più stile del collega Silvio (leggi: non hanno richiesto un nuovo conteggio dei voti), hanno intascato l’insuccesso, questo bisogna riconoscerlo.
Ho fatto lo scrutatore in quei giorni e ti posso garantire che la popolazione che effettivamente è venuta a votare era over 60, quella che se non altro ha avuto modo di vedere la guerra e,forse, iù legata al tricolore della nostra generazione. Secondo me, non si sono lasciati scappare l’occasione di dimostrare a chi li credeva poco produttivi, se non addirittura un peso per la società, quanto in realtà continuino a contare.
Giulia says:
Giugno 28th, 2006 at 1:16
Più stile? Non so: “Gli italiani fanno schifo”.
Bello il dato sull’affluenza degli anziani, del resto siamo un paese di centenari. Ed è forse vero che chi ha visto la guerra è forse molto meno incline a farsi sbriciolare il paese sotto i piedi.
daniele says:
Giugno 28th, 2006 at 2:21
Giochiamo a “trova l’intruso”:
Lega/Silvio/stile
Gomez says:
Giugno 28th, 2006 at 2:34
Lo so che questo post sarà tutto un fiorir di commenti tipo “Io pereppeppé l’ho scritto, sei tu che non mi leggi” con la variante del +” perché sei snob”.
Lo so che lo sai.
Però…
Io pereppeppé l’ho scritto, sei tu che non mi leggi… 😀
Scherzi a parte, nessuno li irride perché siamo tutti pronti ad aiutarli col trasloco estiamo risparmiando energie.
Giulia says:
Giugno 28th, 2006 at 2:37
Hai ragione: e i commenti del blog servono anche a dire “Oh, ma io l’ho detto!” 😀
cical0ne says:
Giugno 28th, 2006 at 3:21
Der Kolonnellen Giulian,
oggi le do karten biankan !
Kome dissen Toto’…
…Sai gia’ Kosa farnen !
ps)
fra psiche e cupido c’e’ di mezzo lo stemma araldico della mia dinastia,
questo:
C===8
Baci ai pupi !
fmf says:
Giugno 28th, 2006 at 3:42
pereppeppè gne gne gne
Dottor D. says:
Giugno 28th, 2006 at 3:49
Il vero smacco, per la Lega, non è tanto che abbia vinto il No, ma che il Sì abbia perso perfino nella natia Padania. Con che coraggio, adesso, i leghisti potranno continuare a parlare di secessione, sapendo che hanno solo l’appoggio di Veneto e Lombardia? E neanche al completo, perché a Venezia, Milano, Mantova e Rovigo hanno comunque vinto i No. Io credo che questo sia l’inizio della fine definitiva per Bossi & Co.
Disorder says:
Giugno 28th, 2006 at 3:57
E’ inevitabile che i motivi dei NO siano stati molteplici. Io ad esempio vedevo il danno maggiore nel premierato forte, nel nuovo bicameralismo schizofrenico e nella nuova Corte Costituzionale (le modifiche alla forma di stato avrebbero soprattutto aumentato i conflitti fra stato e Regioni).
In ogni caso, nessuno ne parla perchè tutti fanno un grosso sospiro di sollievo. Fuori di ogni retorica patriottica (che però mi rendo conto era necessaria per far prevalere il NO), era una vera porcata di riforma, anche tecnicamente.
E poi è più bello leggere come si rendono ridicoli da soli, questi qui 🙂
Disorder says:
Giugno 28th, 2006 at 4:02
Ah, e dimenticavo:
pereppeppè gne gne gne 😀
Ubikindred says:
Giugno 28th, 2006 at 4:33
In effetti, come mi è capitato di scrivere, la vera e terribile questione nei prossimi giorni saraà: riuscirà l’economia italiana a sopravvivere alla nuova recrudescenza della lotta dei mai domi Leghisti? Saremo in grado di far fronte ad un inusitato aumento del prezzo del taleggio?
PaoP says:
Giugno 28th, 2006 at 4:46
Riuscirà la sinistra a mostrare un fronte compatto e avere il coraggio di comportarsi da Sinistra?
fmf says:
Giugno 28th, 2006 at 6:06
Gioiremo noi interisti degli eventuali scudetti assegnatici a posteriori?
Tittyna says:
Giugno 28th, 2006 at 7:09
Sarà perché, forse, stavolta la sostanza contava più delle chiacchiere, o forse, meglio ancora, perché è difficile imparare a vincere, ma forse ci stiamo riuscendo.
E poi, in definitiva, cosa vuoi dire di gente come Calderoli, Speroni, Bossi, che non sia già stato detto e soprattutto che loro siano in grado di capire?
Un bacio (oh scusa, m’è scappato) 🙂
stone says:
Giugno 28th, 2006 at 11:59
E’ che ci sono i mondiali…
orsodingo says:
Giugno 29th, 2006 at 9:01
si ma adesso se ne vanno in svizzera, vero???
Roberto says:
Giugno 29th, 2006 at 9:28
Ciao, io avrei una teoria riguardo al fatto che non hanno esultato tanto dopo la vittoria del NO. Prima di esultare devono trovare un accordo tra i tanti partiti e le diverse correnti all’interno dei partiti che formano questo sgangherato governo!
Mentre i blog che hai citato non esultano perchè sono preoccupati da quanto dura questo governo e dalle cazzate che faranno.
In altre parole oggi ridiamo noi, ma domani? Saluti padani a tutti voi
Giulia says:
Giugno 29th, 2006 at 9:41
Adesso siamo al completo: è arrivato anche il Padano Loreto 😀
ladystardust says:
Giugno 30th, 2006 at 5:48
L’abbiamo scampata bella…
http://www.corriere.it/gallery/Politica/2005/06_Giugno/pontida/1/7.jpg
truzzotroll says:
Giugno 30th, 2006 at 3:48
un uomo buono si è lanciato da un abbaino
ma per cortesia.
Giulia says:
Giugno 30th, 2006 at 4:42
truzzino, lo sai che ti voglio bene anche quando hai le emorroidi? 🙂
A me il volo di Pessotto ha fatto molto passare la voglia di pereppeppè. Sono fatta così.
Marco says:
Giugno 30th, 2006 at 9:49
Posso lasciare un commento molto cinico ma tremendamente sincero? Se uno decide di buttarsi da un balcone vuol dire che ha intenzione di rinunciare alla vita, giusto? E allora perché rianimarlo ed operarlo più di una volta sapendo che non ci sono molte possibilità di salvezza?
truzzotroll says:
Luglio 1st, 2006 at 11:19
blasi,a vedere che tutto il norditalia a parte milano ha votato si’ dovrebbe far passare la voglia di pereppeppè a prescindere.
poi quello ha deciso di ammazzarsi per i fatti suoi, magari se avesse parlato con gente che ha il mutuo tre figli a carico e la cassa integrazione gli sarebbe passata la voglia
Marco says:
Luglio 1st, 2006 at 4:03
truzzotroll: non puoi liquidare la depressione così, cerca di essere meno superficiale e banalotto
Giulia says:
Luglio 1st, 2006 at 8:43
Beh, di gente che si lancia dalla finestra perché non riesce a pagare il mutuo ce n’è in abbondanza. A me pare che qui il problema sia profondo: perché un uomo che ha (apparentemente) tutto si lancia dalla finestra?
Perché la migliore amica della sorella del mio fidanzato, studentessa brillantissima, ragazza modello, si è lanciata dalla finestra, pochi mesi fa? Non lo sapremo mai, è morta.
(Il mio compagno d’università che si è lanciato dalla finestra è sopravvissuto per spiegarci le ragioni e anche per vedersi diagnosticata una depressione bipolare.)
Comunque Pessotto sta meglio, dicono si sia svegliato.
Beatrice Finauro says:
Luglio 7th, 2006 at 11:34
Ma Gianluca Neri….uno che andava in giro con le spille di Italia1 belle in mostra sulla camicia…ci aspettiamo anche che faccia quello impegnato? Mah
Giulia says:
Luglio 7th, 2006 at 12:11
Boh, dai, Bea: è un ex redattore di Cuore e non è sicuramente uno dei più disimpegnati, anzi. Ma comunque Macchianera è un blog multiautore: quello che mi ha colpito è che nessuno dei suoi autori (me inclusa, anche se non ci scrivo regolarmente e ho dissotterrato la password, l’ultima volta, per le politiche) ha scritto una riga sui risultati del referendum, mentre su Tottigò sì.