“Un Goldrake di un metro e mezzo”

pubblicato da Giulia lunedì, Maggio 8, 2006 11:05
Aggiunto alla categoria A TV eye on me

Ultimo giorno di diretta da Torino. Le occhiaie sono profonde come trincee, ho messo su sicuramente due chili, e ho appena concluso un collegamento in finta videochiamata con Unomattina, da cui la frase del titolo. Chi non ha visto non capirà. Pazienza.

Di questi sei giorni al Salone del Libro ci sarebbe da scrivere volumi (apprezzerete il fine calembour), ma forse bastano le proverbiali pillole. Anche perché ho un mal di testa feroce, dovuto principalmente al fatto che alle due e mezza di mattina i miei colleghi, dopo aver stretto un patto di duratura amicizia con il barista dell’albergo, si sono scaraventati nella mia stanza facendo una cagnara degna di un attacco Sioux. Dopo che Livio è sbucato ululando da sotto il mio letto (levandomi dieci anni di vita) ho deciso che la prossima volta sul tappetino, invece delle ciabatte, ci metto una tagliola.

Ma procediamo con le pillole, orsù.

L’intervista possibile
Ho intervistato Melissa P. Da vicino è piiiiiiiccola come una bambola, aggraziata e con un bellissimo primo piano. Si è parlato della famosa lettera aperta a Ruini, e di come le critiche costruttive vadano benissimo e gli insulti, invece, siano inutili. Una piacevole sorpresa, soprattutto dal punto di vista umano.

L’intervista possibile/2
Non meno importante: ho intervistato L’Uomo che Tutto Vede per questo. Due anni fa diceva che sarebbe stato lui il primo ad intervistarmi per un libro. Invece no.
Il fatto che al libro abbiano collaborato anche lui e lei non fa che aumentare il senso di orgoglio.

L’intervista che magari se mi preparavo prima
Cristina Comencini. A mia discolpa, mi hanno presa al volo in un corridoio e trascinata ad intervistarla senza il tempo materiale di scrivermi mezza domanda.

L’intervista che se non la facevo era uguale
Fabio Volo. Non per il merito letterario, ma per la delusione personale. Una brutta vibrazione così, da un personaggio del genere, non me l’aspettavo.

L’intervista che rimpiangerò di non avere fatto
Johnny Palomba, come sempre coperto dal passamontagna allo stand di Fandango.

La rivelazione
Filippo Timi. Un uomo, uno scompiscio. Sabato pomeriggio era allo stand di Fandango con indosso una camicia di lustrini color ciclamino sopra una maglietta ciancicata. Una simpatia a pelle.

Grandi dilemmi
Perché i miei colleghi tornano a casa carichi di libri razziati in giro per gli stand, e io no?

Fraca botòn
La mini-suite di un albergo a cinque stelle è un luogo meraviglioso. Per poter godere appieno di tutte le sue delizie, tuttavia, è necessario superare una prova di abilità, detta L’Accensione Delle Luci.
Una mini-suite a cinque stelle non può dirsi tale se non dispone di una batteria di almeno dieci interruttori diversi, che comandano altrettante fonti di luce elettrica dislocate in altrettanti punti, utili e meno utili.
Direte voi, vabbè, basta schiacciare finché non trovi quello che accende o spegne la luce desiderata.
Errore.
A quanto pare, gli interruttori elettronici non fanno sempre la stessa cosa. Si scambiano le funzioni. Tu credi di accendere la luce sul comodino, e invece si accendono tutte quelle principali (come è successo a Costanza questa notte, dopo l’attacco Sioux; cosa che, come potrete capire, non ha contribuito ad alleviare il giramento di balle). Vuoi la luce in camera, e partono entrambi i televisori al plasma. Vuoi spegnere, e invece si accende tutto. Se poi ti sei dimenticata di inserire la tesserina elettronica nell’apposita fessura, le luci non si accenderanno né ora né mai, farai pipì al buio e uscirai dalla stanza a tastoni.

Commenti e ping chiusi.

23 commenti to ““Un Goldrake di un metro e mezzo””

  1. Barcellonese says:

    Maggio 8th, 2006 at 12:16

    Fabio Volo sta facendo un programma in diretta qui a Barcellona e su Barcellona, non l’ho visto perché non ho la parabbbbolica, ma tutti dico tutti mi riferiscono che sia un trionfo di luoghi comuni…

  2. johnny palomba says:

    Maggio 8th, 2006 at 1:11

    bèalloramottoodichiochemesòmpoffeso

  3. stenup says:

    Maggio 8th, 2006 at 1:15

    Mi unisco al plauso, rafforzato dalla sorpresa della novità/diversità, per Filippo Timi. E’ molto divertente a pelle, ha una comunicativa pazzesca, specie quando si affida in libertà al suo dialetto. E leggendo il libro (Timi+Albinati) vengono a galla elementi di malinconia e spessore che ne aumentano il pregio. Perchè viene fuori a tutto tondo.
    Per chi vive a Milano, starà al PIM con lo spettacolo Vita Bestia, nei prossimi giorni. Io vado. Curiosissimo.

  4. Giulia says:

    Maggio 8th, 2006 at 1:27

    ‘A Palomba, cazzu, ti appalesi vestito da terrorista dell’IRA e io cheddevofa’? E già che mi sono fiondata lì invece di aspettare la coda intorno a Fabio Volo. Nota bene che sapevo il finale del funerale del Papa a memoria 😀

    (Peccato per Alexander.)

  5. Medo says:

    Maggio 8th, 2006 at 1:50

    Filippo Timi è la reincarnazione di Gesù Cristo. (O almeno una delle tante…)

  6. Effe says:

    Maggio 8th, 2006 at 3:30

    mi sfugge però un particolare.
    Io son qui ad attenderla in piazza Robilant da ieri, ci ho passato la notte (ho conteso una panchina a un paio di barboni riottosi. Hanno vinto loro, però non li ho lasciati domrmire, cantando Stormy Weather a squarciagola per tutta la notte).
    E in effetti adesso piove.
    E non ho nemmeno un ombrello.
    Che faccio, l’aspetto ancora?

  7. Giulia says:

    Maggio 8th, 2006 at 3:46

    Mi perdoni, Herr Effe: non ho fatto in tempo ad avvisarla, ma sono stata precettata per ore e ore di registrazioni al Salone.
    Due-palle-così. E nessuna telecamera disponibile per venire a riprendervi.
    Sono mortificata.

  8. Violetta says:

    Maggio 8th, 2006 at 4:09

    Filippo Timi e Damir Ivic come interlocutori in una sola tranche lavorativa? Ci hai tutte le fortune, ragazza.

  9. cical0ne says:

    Maggio 8th, 2006 at 4:48

    Se mi intervisti Biagi mi faccio una pi….

  10. M.B. says:

    Maggio 9th, 2006 at 6:58

    E cosa ti aspettavi, da Fabio Volo?

  11. Nemo says:

    Maggio 9th, 2006 at 7:36

    Scusa ma non eri tu che in passato stavi per essere picchiata da Melissa P.? E ora, è ancora ostile? 🙂

  12. Giulia says:

    Maggio 9th, 2006 at 8:08

    Mah, simpatia, ad esempio? Non mi sembrava una pretesa eccessiva. Per anni mi sono scompisciata con i suoi programmi radiofonici e televisivi: non me lo aspettavo così antipatichello. Non proprio antipatico, antipatichello. Irritante e scostante.

  13. Giulia says:

    Maggio 9th, 2006 at 8:52

    Nemo: le ostilità sono state chiarite e sepolte subito dopo quell’episodio. E’ stata molto carina con me, e mi ha anche concesso una delle pochissime interviste televisive che ha fatto di recente. Altro che Volo.

  14. Disorder says:

    Maggio 9th, 2006 at 9:02

    Ah, ecco, anche a me sembrava di ricordare, da lettore decrepito, un tuo leggero dissapore bloggifero (poi ridimensionato) con la P…Non l’avevo chiesto per timore di essermi sbagliato 🙂

  15. Disorder says:

    Maggio 9th, 2006 at 9:03

    PS. ma i tuoi colleghi “razziavano libri” nel senso che loro avevano il tempo di comprarli (e tu no) o invece che a loro li regalavano (e a te solo un bel sorriso)?

  16. Giulia says:

    Maggio 9th, 2006 at 9:08

    I miei colleghi razziavano libri perché hanno la faccia come il culo (detto con tutto l’affetto possibile: il più facciadaculo è lo splendido Marione, un uomo di cui la curatrice ha detto “E’ il figlio che tutte vorrebbero avere”). Io mi vergogno, anche perché lavoro a programmi musicali, e a parte Fazi (che mi ha elargito un paio di cose e il libro di Melissa) e Fandango (dove ho comprato un catalogo di una mostra che costava liradiddio ma che è bellissimo), i libri musicali non li fa quasi nessuno.

    Però ho Gli alieni di Pincio con il disegnino di Pincio, e il libro su Eminem con una dedica che mi ha fatto piangere. Vale tutto il Salone! 🙂

  17. Molly says:

    Maggio 10th, 2006 at 9:14

    Curiosità: sei tu la Giulia Blasi di cui ho letto un articolo sui geni informatici su Anna di un paio di settimane fa?

  18. Ferruccio says:

    Maggio 10th, 2006 at 4:24

    Ed è qui che ti frego!!
    :-)))
    Perchè ultimamente anch’io frequento Roma e conto di venirci abbastanza presto.
    Sai com’è so’ fresco de separazione … e mi godo la mia libertà, visto che mia moglie già si divertì abbastanza!! :-))

    Un beso

    F.

  19. Giulia says:

    Maggio 11th, 2006 at 12:14

    Ach Ferruccio, che brutte notizie mi dai.
    Mi dispiace!
    Però se passi di qua fammi un fischio 🙂

  20. Viola says:

    Maggio 11th, 2006 at 4:13

    …che invidia per tutte queste interviste!

  21. candyman says:

    Maggio 15th, 2006 at 4:55

    Io l’avevo previsto

  22. Blackhair says:

    Maggio 15th, 2006 at 9:55

    Io ho ricevuto una spendida dedica da parte di Jonathan Carrol: “Some White Apples for beautiful Sara, I wish you were mine.” Fantastico

  23. Giulia says:

    Maggio 15th, 2006 at 11:31

    Candyman, hai capito tutto: siamo le Moggi e Carraro della blogopalla 😀

    Blackhair: che bello! 🙂