Colazione dal direttore
pubblicato da Giulia giovedì, Settembre 22, 2005 16:54“Mercoledì mattina tutti a colazione da me. Una cosina informale, eh, solo per salutarci” ha detto il direttore di rete.
La giornata mi inizia bene. Arrivo in viale Mazzini trascinandomi dietro il trolley con il cambio del giorno, e all’ingresso incontro Roberto Giacobbo. Mi emoziono moltissimo, ma l’incontro dura un battito di ciglia: il mio conduttore di programmi di divulgazione preferito mi tiene aperta la porta, sorride gentilmente e scompare nel ventre di Mamma Rai.
Peccato. Stavo per esporgli le mie personali teorie sui cerchi nel grano, gli egizi, i paragnosti e il tesoro di Rennes Le Chateau. Magari gli interessava.
Nella saletta dove è allestito il buffet rischio immediatamente il licenziamento. Il direttore di rete, che abitualmente mi saluta al paterno grido di “Bella topa!” (le prime volte mi guardavo dietro le spalle per vedere se parlava con me) mi vede, e si mette subito a sistemarmi i capelli, al paterno grido di “Ti faccio chiudere il contratto!” Per la prima volta (temo) si rende conto che io, senza trucco e appena sveglia, più che una topa sembro qualcosa che ha portato dentro il gatto.
I miei colleghi si dividono fra quelli che alle nove di mattina e dopo una sveglia alle sei e mezza sembrano il coniglietto della Duracell (uno, Mario), quelli che sbadigliano vistosamente (la maggioranza) e quelli che arrivano quando la riunione post-rinfresco è già praticamente finita (Barbara e la solita Denise). Quelli che sbadigliano vistosamente riescono a sbadigliare anche durante la riunione con il direttore e un altro dei megacapi del canale. La scrivente non sbadiglia, ma si rende protagonista di una delle più spettacolari figure di merda da quando ha iniziato a lavorare in tivvù.
Il megacapo ci fa un breve, coinvolgente e motivante discorso su come noi siamo i primi, gli sperimentatori eccetera. Alla fine del discorso io me ne esco con la seguente dichiarazione:
“Ci sentiamo un po’ come i Padri Pellegrini sul Mayflower.”
Il megacapo: “Che non so cosa sia, ma fa niente.”
Segue applauso.
(Così imparo a fare la spiritosa.)
Un’altra cosa che traspare dalla riunione è che, dopo Torpignattara, è Saxa Rubra la nuova Bocca dell’Inferno. Lo studio si trasferisce lì fra meno di un mese e mezzo, e già Barbara, quando ne parla, sembra l’immancabile personaggio in X-Files che “conosce la verità” ed è sopravvissuto per raccontarla. Marita Covarrubias. O l’Uomo che Fuma.
Son cose rassicuranti.
Magari qualcuno vorrebbe investigare sul fenomeno. Tipo, che ne so, Giacobbo.
Mitsuhashi says:
Settembre 22nd, 2005 at 5:54
son arrivato qui quasi per sbaglio, non lo nego…
ho letteralmente “cannato” un click ed ho trovato questo blog…
a volte la fortuna…
in ogni caso, ci tenevo a sottolineare che un megacapo che non abbia neanche sentito nominare la Mayflower… vabbeh… chi sa fa, chi non sa insegna (o dirige)
un saluto (e probabilmente un “a presto”)
Giulia says:
Settembre 22nd, 2005 at 6:03
Secondo me lo sapeva, ma aveva sonno.
Era presto…
Comunque benvenuto 😀
rocks says:
Settembre 22nd, 2005 at 6:15
Sono fuori tema totalmente, scusa Giulia, ma volevo commentare con te uno scorcio di puntata di matrix, il programma di mentana: son riuscito a vederne solo 3 minuti perchè poi mi è venuto il vomito. allora, il tema era le raccomandazioni nella nuova e vecchia repubblica, c’erano ospite cirino pomicino, una prof italiana costretta ad insegnare in due università straniere e poi uno dei candidati dell’unione alle primarie che è un manager di una banca londinese e che lavora quindi a londra. Insomma mentana gli chiede a sto tipo la sua opinione sulle raccomandazioni e lui dice “il problema delle raccomandazioni è un problema molto serio, poichè svantaggia le persone capaci che quindi preferiscono andare all’estero. io dopo la mia esperienza a londra, devo dire che tornando in italia ho trovato una situazione che non mi piace proprio” e mentana “e allora perchè non se n’è rimasto a londra?”
Ma che giornalista di merda sei???????????????
Poi la cosa è continuata, interviene a parlare la professoressa e dice una serie di cose molto intelligenti discutendo con un altro professore, anche lui che diceva cose intelligenti. Mentana,interrompendo un dibattito interessante ed intelligente se ne esce con una battuta da bar, una roba del tipo – verso il candidato dellunione – “eh, lei è rimasto tutto preso dalla professoressa eh…” sghignazzino. Al che il candidato dell’unione, molto infastidito per la battutata da bar e per l’interruzione inutile, ha detto “a sto punto allora preferivo il professore, non so se lei sa…” e l’ha sputtanato, dichiarando la propria omosessualità in modo assolutamente naturale e quel coglione gli ha fatto la battutina con emilio fede che se la sghignazzava compiaciuto. Questo è il nostro popolo Giulia, cazzo, questo il nostro livello: il popolo delle macchiette, delle battutacce di dubbio gusto all’interno di un contesto che avrebbe dovuto rimanere serissimo cazzo!
Questo è un paese di merda!
mavi says:
Settembre 22nd, 2005 at 6:27
Cara Giulia, avresti dovuto dirgli che ti sentivi come un tunisino su una carretta del mare o un albanese su un gommone. Ma non avrebbe capito ugualmente o avrebbe frainteso.
maurizio says:
Settembre 23rd, 2005 at 12:52
uh!,bellissimo blog.Ciao!
Neo75 says:
Settembre 23rd, 2005 at 1:19
Del drago in formalina hai chiesto nulla?
PlacidaSignora says:
Settembre 23rd, 2005 at 12:44
Saxa Rubra è inquietante; non per nulla la chiamano affettuosamente SaxAlcatraz ;-*
Daniele says:
Settembre 23rd, 2005 at 1:22
Saxa Rubra ha un nome poco rassicurante ma ha pure il “trenino” che impiega 15 minuti per arrivare da piazzale flaminio. è comodo quel posto Giù:–)
Daniele
Giulia says:
Settembre 23rd, 2005 at 1:33
Infatti il trenino è la parte migliore. Saxa sembra Fort Knox. Ma almeno non dovrò più pranzare in un camerino buio di tre metri per tre dove un sassofonista e un ballerino di tip tap provano incessantemente il numero che dovranno eseguire in trasmissione.
Thunderblue says:
Settembre 23rd, 2005 at 4:25
Cos’ha che non va Tor Pignattara?
Giulia says:
Settembre 23rd, 2005 at 5:12
Niente, a parte che ci hanno arrestato uno degli attentatori di Londra, i negozi vanno a fuoco inspiegabilmente e se non sbaglio anche Giovanni Liboni, quello che ammazzava la gente a fucilate per strada, dormiva nelle vicinanze.
E’ la Bocca dell’Inferno, insomma.
chiara says:
Settembre 23rd, 2005 at 6:41
per torpigna tutto vero, anzi ti mancano le storie più succose (io continuo a invitarti da betto&meri ma tu fai finta di nulla…)
in compenso credo di aver individuato Angel e ora sperimento se perde l’anima o no (manon mi ricordo bene:solo sesso&lussuria non dava problemi, vero?)
di saxa si diceva che il progetto architettonico fosse lo stesso di un carcere in Perù.
OhJudeLee says:
Settembre 24th, 2005 at 1:41
Conosco il direttore che si è reso protagonista in negativo della tua solerte battuta mattutina, abito da un anno a tor pignattara, ho amici che parlano di saxa rubra con quel tono da “ho visto cose che voi umani..”. insomma mi sento in diritto di dire la mia:
1)il tuo direttore è uno dei pochi in rai che ha dei libri con sè, per giunta li legge e talvolta li scrive anche. Direi che già solo per questo gli va assicurato asilo politico a viale Mazzini. Ha cercato l’applauso della folla e, vista la folla, l’ha ottenuto facilmente.
2)Tor Pignattara surclassa di millenni Saxa Rubra per quel mix di spaesamento etnico e vago senso del proibito che si respira nelle strade. Paradossalmente il fatto che abbiano arrestato qui l’attentatore londinese, la rende una zona molto sicura proprio per chi ci vive.Impossibile che succeda qualcosa.
3 settimane fa un tipo si è messo a suonare on the road per quasi un’ora canzoni di claudio villa con la pianola e gli amplificatori a palla per festeggiare una giovane coppia di neosposi ed intorno c’erano, a parte i pochi familiari, solo pakistani, indiani e bengalesi.
Gli incendi, quando succedono, sono così inspiegabili che anche le vecchie categorie di doloso e colposo risultano insgnificanti per la mente umana.
Per chi volesse sprofondare in un bel mood nostalgico, ecco un link su tor pignattara nei favolosi anni ’60
http://xoomer.virgilio.it/prenestino/storiche.htm
3) Saxa Rubra ci ha un pò stufato. Occupiamo un centro commerciale, trasformiamolo in panopticon e iniziamo a fare tv da lì.
saliù
Giulia says:
Settembre 24th, 2005 at 12:15
OhJudeLee, il capo di cui parli è il direttore di rete e so bene che i libri li legge e li scrive (lui la battuta l’ha capita). Quello che, probabilmente un po’ insonnolito, non l’ha capita, era un altro. Su Torpigna sono d’accordo, si sta bene, e infatti ci trasferiamo a neanche un chilometro da dove stiamo adesso, per non perdere quel bel senso di casa 😀
La serenata l’ho vista anche io. Ne ho viste due, per la precisione. Uno spasso!
chiara says:
Settembre 24th, 2005 at 3:38
la serenata l’ho vista anch’io. perchè non inventiamo una stretta dimano segreta per riconoscerci?
Giulia says:
Settembre 24th, 2005 at 4:10
Sì, dai, Torpigna Boys & Gherls 😀
bob says:
Settembre 25th, 2005 at 8:21
piu passa il tempo
e piu si fa evanescente la sinistra dalla destra nn quella estrema ma la destra cmq sia un che l altro stanno molto bene
i primi dicono che tutti sono dei coglioni
come facevano i fascisti 50 anni prima i secondi
sono impegnati nel sociale e per i diritti
di chi li chiede come facevano i comunisti 50 anni prima
l unica cosa che mi consola e che devono vivere tutti in un italia tanto cogliona e ignorante *per essersi ridotta cosi*
da far la vita impossibile anche a quelli che stanno al caldo sia di destra sia di sinistra
se fossi in un paese diciamo evoluto
il fatto che tu lavori nella tv di stato
credimi a nessuno fotterebbe
ancora di meno che tu
ti senti topa e poi che
che umiliazione se fossi donna mi incazzerei sai i commenti maschilisti e le descrizioni di cio che ti farebbero
ora che sanno che conosci i potenti
del video Roberto Giacobbo per esempio
scusa se e’ poco un genio al servizio delle industrie uno stuolo di dementi con la speranza di cavarci fuori qualcosa nn te li toglie
nessuno bella sfiga ma te la sei cercata
come si dice
dio li fa e poi li accoppa
avrai anche tu un quarto d ora di celebrita’
e 15 anni dallo psicologo
Giulia says:
Settembre 25th, 2005 at 10:00
Lexotan.
Valerio says:
Marzo 5th, 2006 at 6:22
non ho ben capito di cosa si stia parlando, sono arrivato qui facendo una ricerca con la parola chiave “Torpignattara”.
per rispondere a Giulia posso dirti (abitandoci da quando sono nato, ora ho 20 anni) che Torpignattara di problemi evidenti ne ha uno solo, l’eccessiva presenza di immigrati che è in procinto (se non l’ha già fatto) di superare quella degli italiani. Per il resto, mi limito a dirti che hai generalizzato un po troppo ;).
Inoltre vorrei ringraziare infinitamente OhJudeLee per il fantastico link postato, sono un’amante di foto di Roma datate e vedere il mio quartiere com’era 50 anni fa è stato veramente bello. Se conosci altri siti simili ti prego di linkarli. Saluti,
Valerio
Giulia says:
Marzo 5th, 2006 at 12:10
Sto generalizzando un po’ troppo in un post che parla della colazione col direttore di rete? 😀
Sì, effettivamente non hai capito di cosa sto parlando.
Valerio says:
Marzo 5th, 2006 at 11:41
Ovviamente mi riferivo al tuo commento su Torpignattara, della colazione col direttore con tutto il rispetto, me ne importa poco. Quello che mi interessa è difendere l’immagine del mio quartiere, da te definito “la bocca dell’inferno”. Se permetti non mi sta bene.
Giulia says:
Marzo 6th, 2006 at 10:12
Valerio, per capire il riferimento avresti dovuto leggere il post precedente. Per inciso, vivevo nei paraggi di Torpignattara fino a pochissimo tempo fa, adesso vivo poco distante, ed era decisamente un riferimento scherzoso. Non bisognerebbe prendere troppo sul serio le cose, specialmente quelle scritte su un blog personale.