A (not so) quick reminder

pubblicato da Giulia mercoledì, Agosto 31, 2005 18:17
Aggiunto alla categoria Target du jour

Un articolo di Slate sulla nostra legge 40, molto più chiaro e categorico riguardo alla barbarie della fecondazione assistita all’italiana di quanto siamo mai stati gli articoli scritti nel paese direttamente interessato.

Astenersi oltranzisti dell’embrione, papaboys e gente che non è andata a votare perché gli pesava il culo.

Commenti e ping chiusi.

8 commenti to “A (not so) quick reminder”

  1. Molly says:

    Agosto 31st, 2005 at 7:56

    Tutto l’articolo è molto bello, ma questa frase mi ha colpito e preoccupato più delle altre:
    “This is a lesson in what can happen to the United States and other countries if religious conservatives get their way”
    Che dire, almeno siamo serviti da esempio. Pessimo, ovviamente.

  2. Flavia says:

    Agosto 31st, 2005 at 8:35

    C’è una cosa interessante da raccontare, di come tutta l’amministrazione Bush fosse & sia contraria agli esperimenti sugli embrioni. Ma quando Nancy Reagan scoprì che suo marito avrebbe potuto essere salvato, allora in quel caso tutti ad insistere perché fossero fatte delle ricerche sulle possibili applicazioni degli embrioni. Speriamo di essere stati una lezione, anche se dal tono dell’articolo credo che l’autore abbia poche speranze.
    And if we don’t learn from their tragedy, it could happen to us.

    Ps. visto quello che è successo oggi a palermo, dove una donna è morta perché all’ospedale non c’era posto, mi chiedo se saremmo mai riusciti a combinare qualcosa, posto che il sì avesse vinto. Oltre a naturalmente pregare di non aver mai bisogno di andare all’ospedale.

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/08_Agosto/31/palermo.shtml

  3. Angel says:

    Agosto 31st, 2005 at 10:31

    Io sono andata a votare lunedì mattina, quando i risultati erano così scoraggianti da restarsene a casa e chiedersi perché io sarei dovuta andare a votare se la maggiorparte d’Italia se ne era fregata.
    Eppure ci sono andata, perché continuavo a sperare.
    La delusione che ho provato poi alla fine non si può immaginare. Decisamente.
    E ora queste parole dagli States.
    Siamo caduti in basso.

    Angel un po’ depressa

  4. cical0ne says:

    Settembre 1st, 2005 at 8:50

    Come disse Archimede….
    Datemi un punto d’appoggio e vi sollevero’ il culetto! ;o)

  5. gattasorniona says:

    Settembre 1st, 2005 at 9:42

    “And if we don’t learn from their tragedy, it could happen to us”

    Mi fanno effetto queste parole.

  6. cical0ne says:

    Settembre 1st, 2005 at 10:42

    aggiungo, a proposito di barbarie e di chi continua a votare lega, di guardarsi il film
    “Ultime grida dalla savana” c’e’ una scena che mette i “brividi”, una ripresa amatoriale di una moglie che riprende il marito mentre viene divorato vivo da un “leone”…
    …e quella non e’ finzione da “Re leone” di Walt Disney!!!

  7. Dany says:

    Settembre 2nd, 2005 at 5:05

    Il referendum non è il metodo più libero e più democratico per votare, non con il sistema di informazione che abbiamo in Italia. So di gente che credeva che il referendum fosse sulla clonazione-vi giuro che è successo.Speriamo che gli altri paesi non permettano che succeda ciò che è successo qui.

  8. Sonia says:

    Settembre 4th, 2005 at 1:58

    clonazione? andate a vedervi il film “The island”!
    p.s.: io sono andata a votare, anche se ho detto no.