pubblicato da Giulia lunedì, Giugno 16, 2003 23:36
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La notte e Moana Pozzi

La sera faccio fatica ad addormentarmi per via del troppo caldo. Così mi capita di sconfinare nella seconda serata, quando la TV di Stato, libera dall’obbligo di proteggere i bambini, intrattenere i vecchietti e tenere alto il morale delle truppe con la quotidiana dose di culi al vento, manda in onda i programmi più interessanti. Ieri sera ho guardato Stracult. C’era uno speciale commemorativo su Moana Pozzi, colei che per prima ha portato la pornografia nei salotti degli italiani. Prima di lei c’era stata Cicciolina, con il suo nome inventato, la sua bocca enorme e le sue sopracciglia color carota sotto capelli platinati. Ma Cicciolina aveva (ed ha ancora) l’aria danneggiata, l’aspetto e lo sguardo di una persona inquieta, persa, non del tutto consapevole di se stessa.

Moana no, Moana era la quiete personificata. A guardarla adesso, tutto di lei sembra démodé, dal rossetto opaco color fucsia agli impianti al seno dalla forma innaturale, che fra i chirurghi plastici non si usano più. Quello che si ricorda di lei è il sorriso. Aveva un sorriso bellissimo, sereno, soave, da madonna. E si ricorda la compostezza con cui si rapportava con i suoi intervistatori. Moana ha fatto il femminismo, come Franca Rame e Marta Boneschi: perché Moana ha mostrato alle donne italiane che anche la pornografia può essere una scelta di vita che dà gioia e soddisfazione. Una differenza abissale con la vergogna e la disperazione provate da Eva Henger, anche lei intervistata nello speciale trasmesso ieri sera, alla sua prima esperienza di film hard. Eva Henger non vuole più girare film porno. Il suo problema è che, nonostante la bellezza statuaria da Barbie dell’est, non sa recitare per niente.

La invitavano tutti, Moana, anche Pippo Baudo, sicuramente cercando lo scandalo: e se la trovavano davanti, placida, pudica persino, per nulla incline a far pettegolezzi o a ridicolizzare se stessa. Peccato per lo scivolone con il disgraziato Partito dell’Amore, ma almeno l’alleanza con i Pensionati avrà fatto felice qualche vecchietto.

Non ho mai visto un suo film e non sono una cultrice del porno, ma Moana ha cambiato la mia percezione della pornografia, come Tracy Quan ha cambiato la mia percezione della prostituzione. La sua morte è dispiaciuta persino a mia madre, che non credo abbia mai visto un porno in vita sua.

“Era tanto una bella persona” ha sospirato.

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