Le belle ragazze italiane
pubblicato da Giulia domenica, Gennaio 25, 2009 15:34Era un po’ che non si parlava di lui, eh? Ci ha provato con la sparata sull’insediamento, io sono protagonista non comparsa, e gli si è riso dietro citando Elio e le Storie Tese, tu non vieni non importa sai c’avevo judo. Ma non bastava. Adesso è in giro per la Sardegna a fare campagna elettorale contro Soru, lui e non Cappellacci, che per ricordarmi come si chiamasse ho dovuto ricontrollare: come a ribadire che sono tutti burattini senza idee o volontà, conta solo Lui, il Duce, il Führer, il Capo, sieg heil, eia eia alalà, e non è neanche capace di far arrivare i treni in orario.
Purtroppo non bastava, appunto. Non ce lo stavamo filando abbastanza. Così ha calato il carico da undici, la gnocca: e a commento dell’argomento du jour (gli stupratori, che ci sono sempre, ma ogni tanto fanno notizia ogni tanto no), ha detto che “Dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze italiane, credo che non ce la faremmo mai…”
Notare la composizione della frase, ché mica ci sono dettagli lasciati al caso. “Soldati”: effettivamente, i trentunovirgolaquattro milioni di euro che stiamo spendendo ogni anno per questa pagliacciata dei militari per le strade fanno un po’ a cazzotti con la dichiarata intenzione di “moralizzare la spesa pubblica” per cui Brunettolo si sta muovendo, piccone alla mano, da quando si è insediato. I soldati non solo costano, ma non servono a nulla: perché? Perché ce ne sono troppo pochi rispetto al numero delle “belle ragazze italiane”. Attenzione, qua ce ne sono tre di fila. “Belle”. “Ragazze”. “Italiane”. Come infilare un complimento alle sue elettrici (siete tutte giovani e belle) dentro a un segnale a tutto l’elettorato: solo le italiane vengono stuprate per strada (dagli sporchi stranieri?), le altre no e comunque non ce ne frega. Forse non sono belle. Forse non sono italiane. “Credo che non ce la faremmo mai…” ovvero: non prendetevela con noi se non siamo in grado di rendere sicura la vita delle donne. Trascende ogni nostro controllo.
Il messaggio sarebbe già abbastanza offensivo di per sé: come se lo stupro fosse il risultato di un improvviso desiderio passionale per la bellezza che passa per strada (e non il risultato di una brutalità cieca che nella stragrande maggioranza dei casi si dispiega fra le mura domestiche, ed è un atto di sopraffazione che col sesso non ha nulla in comune se non gli organi deputati all’atto). Come se una bella donna avesse meno diritto di essere libera e girare per strada, perché la sua bellezza è di suo causa di violenza (gli ayatollah ne fanno un cavallo di battaglia da sempre). Come se essere stuprata fosse prova di attrattiva sessuale.
In ogni caso, c’è riuscito: si è di nuovo parlato di lui. Domani dirà di essere stato interpretato male, che lui quelle cose non le ha mai dette, che per le donne ha il massimo rispetto. Ci infilerà il solito complimento alle sue elettrici, che sbrodoleranno. Le donne del suo partito taceranno e minimizzeranno: era una battuta, non avete senso dell’umorismo. Nel frattempo, i riflettori si sono riaccesi su di lui.
E come volevasi dimostrare: (26/01/2009) ” […] il mio era un complimento alle ragazze italiane che sono alcuni milioni, io penso che in ogni occasione serva sempre il senso della leggerezza e dell’umorismo.” Chissà quanto ridono, le belle ragazze italiane stuprate a Guidonia e al Capodanno romano.
JKL says:
Gennaio 25th, 2009 at 6:17
Adesso h capito da chi ha preso Povia…
Giulia says:
Gennaio 25th, 2009 at 7:10
I Povia d’Italia, quando e se si ricordano di andare a votare, votano per lui.
JayDB says:
Gennaio 25th, 2009 at 11:32
Devi capirlo, povero nano: s’era giocato quella barzelletta sugli ebrei ai campi di concentramento a una settimana dal giorno della memoria e nessuno se l’era filato, che smacco, presi come eravamo tutti dall’insediamento di Obama…
Doveva pur rimediare in qualche modo!
Emilio Fede says:
Gennaio 26th, 2009 at 12:17
COMUNISTA!
Antonio says:
Gennaio 26th, 2009 at 10:58
Davvero io gli auguro solo cose brutte per quel poco che gli resta da vivere.
tb says:
Gennaio 26th, 2009 at 2:20
Non entro nel merito. Berlusconi ha detto una stronzata stop.
Io comunque mi sentirei più sicuro se ci fossero soldati per le strade (senza aumentarne il numero) e meno a fare un cazzo nelle caserme (chi ha fatto il militare sa a cosa mi riferisco).
E’ innegabile che in questo triste paese malato è troppo facile delinquere. E in questo caso, la destra, almeno sembra a me, da delle risposte migliori rispetto al buonismo e perbenismo della sinistra.
Giulia says:
Gennaio 26th, 2009 at 3:52
tb, però la leva obbligatoria non c’è più: chi fa il militare lo fa per scelta professionale, non per coscrizione obbligatoria. I soldati per le strade danno la “percezione” di sicurezza, quella che hai tu, che ti “senti” più sicuro, ma non lo sei. Nei fatti, la campagna sicurezza montata dal Governo è appunto una campagna montata. Si vede proprio dal fatto che la presenza dei militari non ha cambiato di una virgola la condizione delle persone.
Marcello says:
Gennaio 26th, 2009 at 6:10
Vabbè, come al solito… Io continuo a illudermi che prima o poi tutta ‘sta ironia da piano bar da nave di crociera cominci a stancare, ma appunto, è un’illusione…
Angela says:
Gennaio 27th, 2009 at 9:36
Allora. Stamattina sono in vena di scrivere. La prima cosa che ho da dire devo dirla ad Antonio: ma come si fa a scrivere certe cose!!! Il post di Giulia (lo sai che ti voglio bene!) non mi ha sorpreso. Lei è così Berlusconi proprio non lo sopporta..anche se non capisco come mai anche lei assecondi la mania di protagonismo del Presidente visto che ne ha capito i meccanismi. Purtroppo ho la sensazione che la sinistra sia più propensa a parlare che ad agire. Gli anni di governo della sinistra sono stati degli infiniti BLA BLA BLA BLA
BLA BLA BLA seguiti da pochissimi fatti. Perchè invece che della battuta di Berlusconi non siamo qui a parlare di come cambierà la nostra vita con il federalismo o della legge appena presentata dalla Carfagna sullo stalking..insomma perchè non commentiamo i fatti invece che le parole? Ancora oggi sento parlare i Ministri del Governo Ombra: i soldati no, questo non funziona, questo non va bene. MAI che li si senta dire: “perchè invece non facciamo COSI’???!!! Sono tendenzialmente di destra e questo si è capito, anche se non ho mai nutrito avversioni così marcate verso nessun esponente della sinistra (ma questo forse dipende anche dal mio carattere), ritengo di essere comunque obiettiva. Un esempio: le elezioni in Sardegna. Nonostante Soru sia un esponente di sinistra è uno che ha agito. Ha parlato moderatamente poco ed ha fatto molto. Nel bene e nel male. In questo caso si presenta come una valida alternativa ai miei occhi e indipendentemente dal mio orientamento di base potrei anche dargli il mio voto perchè per me conta anche la persona e non solo il partito.
Alla sinistra tutta quindi io chiedo: DOVE SIETE???? Di belle parole è pieno il cielo…ma qui in terra???
Giulia says:
Gennaio 27th, 2009 at 1:18
Angela, sai di toccare un punto dolente quando parli di sinistra assente: ne prendo atto da tempo, e con sofferenza accresciuta dal fatto che l’idea di azione promossa dalla destra attualmente al governo è improntata principalmente alla propaganda, senza che dai provvedimenti presi derivino vantaggi per la popolazione. Non è nemmeno un problema esclusivamente berlusconiano, dato che Berlusconi non ha idee, al massimo ha sondaggi, e con quelli governa. Destra o sinistra, il problema è la classe politica italiana, poco lungimirante, pasticciona, deresponsabilizzata, e totalmente asservita ai poteri forti. I governi di sinistra, inoltre, non dispongono di un ufficio propaganda altrettanto attrezzato. Tre reti televisive (fra gli altri organi di informazione) e il controllo di quelle nazionali non è poco, se devi guidare l’opinione pubblica. Prendi il caso CAI: la maggior parte degli italiani lo considera una vittoria. Pagheremo 70 euro (in media) a testa, per questa vittoria.
Il punto del mio post però è ben un altro, anzi sono due. Il primo è come a capo del governo ci sia una persona che utilizza strumentalmente le sparate per richiamare l’attenzione, e che nel caso specifico ha scelto come argomento un tema su cui il suo governo non si è mosso per nulla, anzi, su cui sono stati fatti tagli consistenti (ad esempio ai centri antiviolenza). Il secondo è che in Italia moltissimi, non solo Berlusconi, considerano lo stupro una vergogna per la vittima, o in alternativa il risultato di un atto di “insana passione”.
Per farla breve, qui non c’entrano la destra e la sinistra. C’entra il rispetto per le persone. Se la stessa frase l’avesse detta Veltroni (ipotesi), avrei avuto la stessa reazione.
seralf says:
Gennaio 27th, 2009 at 2:26
Intervengo solo per quotare il rispetto delle persone: gli interventi del cavaliere in merito sono di pessimo gusto, prima che di pessimo umorismo.
Rispetto alla destra e alla sinistra intendiamoci: ad esempio qui a Roma Alemanno non sarebbe malaccio, io lo dico da diversi mesi e da tempi non sospetti: pur non condividendone manco lontanamente le posizioni politiche mi sembra un personaggio potenzialmente approfondibile. Il punto è che poi i “fatti” che tu dici si traducono sempre, nella destra che governa, in una serie infinita di inciuci che snatura l’azione -supponiamo in buona fede- di presonaggi politici del genere. A roma chi fa politica concreta a destra è soprattutto extraparlamentare, e lo dice uno che non condivide le loro ricette per la soluzione ai problemi ma dà loro atto di aver messo a fuoco i temi che vanno messi a fuoco. Sparare sulla sinistra ora è accanisrsi su un morto: io concordo con la idea di Bertinotti (l’unico che a sinsitra ha parlato di cose molto concrete facendo campagna elettorale nelle piazze per mesi, e che hanno premiato facendolo sparire dal parlamento e accusandolo di essere soltanto televisivo! 🙂 che ci sia bisogno di un big-bang a sinistra, per rifondare un partito vero e che nei suoi litigi interni sappia però sintetizzare una linea comuyne e condivisibile. Io sono fiducioso, e spero che così come Vendola ed altri hanno mollato il carrettino ormai patetico di Rifondazione, altri facciano altrettanto nel PD, e si crei una massa critica che porti a nuovi partiti, più moderni ma non privi di ideologia, che va recuperata nella politica.
(scusate la lunghezza e l’hype)
barnabo says:
Gennaio 27th, 2009 at 2:56
è drammatico che, a fronte di una pletora di corpi di polizia giudiziaria: polizia, carabinieri, polizia penitenziaria, guardia di finanza, corpo forestale dello stato, polizie municipali che in quanto tali devono (o dovrebbero) assicurare l’ordine pubblico e contrastare ogni crimine perpetrato nei confini nazionali, il nostro premier ad altro non pensi che ad aumentare il numero di militari per le strade. pur essendo di sinitra provo ad essere costruttivo. non sarebbe stato più saggio impegnarsi anima e cuore in un riordino dei succitati corpi di polizia giudiziaria (repetita iuvant)? non sarebbe stato più saggio dislocare le centinaia di vigili che affollano le strade vetrina dei vari centi storici d’Italia (vivo a roma e passeggiarte a via del corso è come fare una rivista delle truppe) nelle periferie dove si delinque maggiormente? non sarebbe stato più saggio “liberare” le migliaia di poliziotti impegnati in compiti di ufficio (peraltro riservati per legge al personale civile) ed impiegarli in compiti di polizia giudiziaria, appunto? non sarebbe stato più saggio piantarla di fare leggi del cazzo che legano le mani ai giudici che si vedono costretti a mettere ai domiciliari uno stupratore?
Angela says:
Gennaio 27th, 2009 at 4:12
Giulia scusami. Involontariamente ho deviato il tuo post verso altri argomenti. Per tornare a bomba non sono d’accordo sul fatto che Berlusconi e molti altri italiani considerino lo stupro quale frutto di insana passione. Proprio no. Lo stupro nella nostra cultura è una vergogna esclusivamente per chi lo perpetra. Prova ne sia che, a parte alcune eccezioni che confermano la regola (ebbene sì, i sociopatici sono anche italiani), la maggior parte degli stupri violenti è opera di animali provenienti da altre culture in cui la donna è ancora un oggetto di piacere e in cui i diritti civili sono in realtà opzionali. Le violenze in famiglia ovviamente non rientrano in questo discorso perchè hanno dinamiche. Chi mi preoccupa semmai sono i giovanissimi che stanno crescendo con valutazioni di cosa sia bene e cosa sia male deformate e arbitrarie.
Giulia says:
Gennaio 27th, 2009 at 5:50
Angela, ti devo contraddire, numeri alla mano: statisticamente, solo il 6% del totale degli stupri commessi da estranei, fra quelli denunciati, viene commesso da stranieri. Una percentuale irrisoria rispetto a quello che si vuol fare credere. La maggioranza degli stupri non viene denunciata: se ci pensi, le categorie più a rischio sono le prostitute (che hanno clienti italiani e stranieri), e le donne straniere in Italia. Chi ad esempio subisce molestie dal datore di lavoro e ha un contratto in nero, ci pensa bene a denunciare. Non sono d’accordo con te sul fatto che le dinamiche dello stupro siano diverse in famiglia: lo stupro è in ogni caso un atto di sopraffazione violenta, che con il sesso non ha niente a che vedere. La violenza è violenza, non importa chi la commette.
Quando Berlusconi o chiunque dice che lo stupro capita e che non si possono difendere tutte le belle ragazze italiane, riduce la violenza sessuale a una sorta di complimento del maschio alla femmina che passa, che non può certo essere guardata a vista ventiquattr’ore su ventiquattro. E’ una cosa profondamente offensiva, che peraltro sottolinea come questo governo non abbia mai fatto nulla per agire prima di tutto sulle cause della violenza di genere: intervenendo con opportuni programmi di educazione sessuale e sociale nelle scuole, stimolando e incentivando il rientro in società di moltissime donne che hanno abbandonato il mondo del lavoro (e quindi contano meno), e agendo con durezza sullo sfruttamento della prostituzione. Secondo il decreto Carfagna, quelle da multare sono le prostitute. Come se per combattere la droga si multassero i panetti di fumo, come ho già avuto modo di dire in precedenza.
Berlusconi ha un’idea personale della donna che è del tutto strumentale e relativa al maschio, non assoluta come persona. Belle ragazze decorative, donne che cucinano, mamme che fanno i conti della spesa, ministre senza alcuna autonomia, gnocca generica piazzata a riempire gli scranni con l’ausilio dell’abolizione delle preferenze. Se ti preoccupi dei giovanissimi, ti dovresti preoccupare anche del messaggio che il capo del Governo manda loro in questi casi.
Anellidifumo says:
Gennaio 28th, 2009 at 5:57
Mino Reitano gli ha dato il buon esempio, speriamo che B lo segua prestissimo. Non se ne può proprio più.
MS says:
Gennaio 28th, 2009 at 10:12
per me si dovrebbe smetter di ridere, commentare, parlare delle barzellette del bassotto, e girare le spalle quando passa , il silenzio assoluto , l’atmosfera di ghiaccio…
Giulia says:
Gennaio 28th, 2009 at 11:20
Da un lato hai ragione, MS. Dall’altro, penso sempre che il silenzio sia complicità. Chi tace davanti alla superficialità che si fa complice del criminale, è a sua volta complice. Berlusconi che minimizza lo stupro, dalla sua posizione di preminenza, compie un gesto che ha delle conseguenze. Tacere, e fingere di non sentirlo, è peggio che reagire pur nella coscienza che lui usa queste affermazioni per fare notizia.
Tra l’altro, e qui dico a Sciltian, non credo che la sua eventuale morte porterebbe alla fine del berlusconismo, così come la morte di Mussolini non ha posto fine al fascismo. Il berlusconismo è uno stato mentale. Veleggia leggero e letale sull’ignoranza dei fatti, l’assenza di una visione complessiva del mondo, l’opportunismo e la scarsa lungimiranza che sono parte integrante della cultura “bassa”. Gli italiani sono sempre più ignoranti e sempre meno interessati a capire, partecipare, progredire. Non considerano l’Italia una comunità, ma un terreno su cui vivono accampando diritti, nel più totale individualismo.
Antonio says:
Gennaio 28th, 2009 at 2:09
Ciao Angela, ovviamente la mia era un provocazione/sfogo/insulto gratuito nei confronti di Berlusconi, mettici pure che l’altro giorno era un pessima giornata per me capirai il quadro da cui è scaturita quella frase. Non lo sopporto, scusami ma è così.
Se ti ho offeso dicendo queste cose bè ti chiedo scusa un’altra volta. Ma forse il punto è un altro (lasciamo perdere la sinistra), l’Italia è governata da un vecchio ultrasettantenne, che scambia la diplomazia e la politica con le barzellette ed il suo umorismo che non fa ridere nessuno. Francamente questa storia delle barzellete (e meno male che quella sui campi di concentramento è passata sotto silenzio) e della sua ironia becera ed ignorante lo reputo un insulto personale.
Qui non si tratta di essere di destra ne di sinistra, come ha giustamente fatto notare Giulia. Discutendo con amici di destra, ad ogni mia obiezione sulle uscite del capo del governo puntualmente ribattono :” e a sinistra allora?”, più o meno come hai fatto tu. Francamente questa obiezione è un tantino stantia e un poco superficiale.
Il punto è che insultare/criticare/offendere Berlusconi non implica necessariamente adorare/osannare la sinistra. Se queste cose (e moooolte mooolte altre) le avesse dette qualcuno di sinistra mi avrebbe generato lo stesso disgusto e lo stesso schifo. Non credo sia così difficile capirlo.
Comunque fino a che avremmo berlusconi al governo l’italia non potrà mai essere un paese normale, perchè il capo da un lato azzittisce e mette nell’ombra tutte le persone di buon senso che stanno dalla sua parte (uno tra tutti Alemanno per esempio), dall’altre induce la sinistra ad un massacro interno.
Per il bene del paese è meglio che Berlusconi si faccia da parte, ha un’età ormai che dovrebbe pensare più al passato che al futuro, non ha la freschezza e la capacità di visione, non sa e non può immaginare il futuro che verrà. D’altronde ha soldi a sufficienza per godersi quel che resta da vivere. La maggiorparte delle persone alla sua età sta al parco con i nipotini (funzione degnissima e di immensa utilità sociale, sia chiaro).
Spero di aver chiarito il senso di quella espressione.
Angela says:
Gennaio 28th, 2009 at 5:53
Rieccola. Scusate se ho abbandonato la discussione ma per me scrivere non è una costante (purtroppo non ho il tuo dono Giulia..ebbene si un po’ te lo invidio…) ma una forma espressiva che va a corrente alterna…Pur restando sulle mie opinioni il senso del mio messaggio era che sarebbe meglio commentare i fatti e non le parole. Se vogliamo parlare di fatti e di violenza sulle donne sarebbe più concreto parlare del disegno legge della Carfagna che finalmente metterebbe nelle mani delle forze dell’ordine gli strumenti per arrestare chi perseguita ex fidanzate, mogli ecc. Molestie che spesso culminano nell’omicidio come la cronaca riferisce. Questo governo (che non è costituito dal solo nanerottolo) quindi qualcosa sta facendo sulla questione donne e violenza no? Tutto il resto sono illazioni…presunzione di conoscenza del pensiero altrui e in alcuni casi percezioni altamente influenzate da un’acredine che per quanto mi sforzi non riesco a comprendere. Se vogliamo parlare di dati ammetto di non essere informata quanto te però nella mia città l’anno passato ci sono stati due stupri: uno l’ha commesso un ragazzo italiano di 25 con forti disturbi psichici su una signora di 65 anni e l’altro è stato commesso da un cittadino nordafricano che ha ritenuto che la sua astinenza fosse durata anche troppo…ha trascinato la prima ragazza che passava dietro un cespuglio e ha liberato i suoi lombi a lungo inattivi. Se facciamo la debita proporzione numero di persone/crimine le percentuali fanno veramente paura. Antonio..sono relativamente nuova su questo blog e non avevo modo di capire che il tuo messaggio fosse solo una provocazione. Non importa a chi fosse riferito…se lo avessi detto di Veltroni avrei avuto la stessa reazione. Messa così era comunque brutta. Non era necessario scusarsi ma la spiegazione è stata comunque gradita. Ora, assodato che al momento il governo è quello che è, assodato il fatto che il governo, che piaccia o no, è stato scelto dal popolo e questo va rispettato, assodato che la politica è fare e non solo parlare…perchè non indirizzare le energie nella costruzione di una alternativa valida invece che rimanere invischiati nel loop “ma quanto mi sta sul culo Berlusconi!??”. Ma non vi siete stancati neanche un po’ di parlare di lui? Io si. Tanto. Vorrei chiudere questo post con un po’ di ottimismo: Berlusconi prima o poi andrà in pensione. Amen..!
Giulia says:
Gennaio 28th, 2009 at 6:28
Hai ragione sul fatto che Berlusconi andrà in pensione (più facile che crepi, piuttosto che mollare la poltrona, ma insomma: non è eterno). Ma non credo che il maschilismo e l’ignoranza alla base della sua affermazione andranno in pensione. Resteranno. Lui le ha solo personificate. Berlusconi potenzia l’italiano ignorante perché è contemporaneamente aspirazionale (perché ricco e di successo) e caprone. Fa sognare a tutti di diventare come lui: ricchi, restando caproni.
Del ddl Carfagna mi ero già occupata in precedenza, qui: http://www.saitenereunsegreto.com/index.php/1139/pensieri-parole-opere-e-ammonimenti/
Per dire che non è che io non segua o giudichi a priori. Ma le cose le devo dire! 🙂
Marzia says:
Gennaio 29th, 2009 at 6:49
Gentilissima Giulia, ti ringrazio per tutto ciò che hai scritto: è un sollievo sentire posizioni così… non so neanche più come definirle: documentate? Ragionevoli? Rispettose dell’identità femminile? Sembra che ormai esprimere un’opinione su dati precisi e non sull’onda del sentimento populista sia divenuto una rarità.
Grazie ancora, condivido profondamente non solo ciò che hai scritto, ma anche l’approccio di fondo.
Marzia
Antonio says:
Gennaio 30th, 2009 at 9:06
Giulia concordo al 100% con te. anzi aggiungo una cosa che mi ha fatto molto riflettere questio giorni. I rumeni accusati di stupro sono dovuti essere difesi dalla polizia perchè la gente voleva linciarli, mentre il ragazzo “disperato e di buona famiglia” addirittura ha ricevuto degli striscioni di incoraggiamento sulla strada.
Qualcosa non torna, uno stupro è uno stupro a prescindere da chi lo commette. Anzi se proprio uno lo deve dire forse lo stupro commesso da un “ragazzo perbene e di buona famiglia” se vogliamo è anche più grave.
Ecco credo che questo sia un altro colpetto di ipocrisia fatta sulla pelle delle donne.
Come scegliere i cani da guardia per sicurezza domestica | Sistema di Sicurezza says:
Marzo 23rd, 2011 at 9:14
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