Dovete morire tutti. Mica in senso metaforico, proprio in senso letterale, dovete morire. Dovete crepare, tirare le cuoia, stirare le zampe, andare a far crescere le margherite, far terra da concime. Dovete schiattare gorgogliando in un mare di tormenti. Siete stati la rovina di questo paese, avete incoraggiato i disonesti e punito gli onesti. Vi siete puliti il culo con gli stessi valori cristiani che sbandierate come causa della vostra persecuzione. Ma quale cazzo di persecuzione. Vergognatevi. Prima di morire, magari, ché dopo anche ‘sti cazzi. Vergognatevi in vita, merdacce incapaci e vili. E poi morite. Ma mo-ri-te! Cadete dalle scale, prendetevi un fulmine in aperta campagna, strozzatevi con un pacchero di Gragnano, scivolate nella doccia, otturatevi il naso con una riga, fatevi venire un infarto mentre vi scopate la favorita del giorno. Levatevi dai piedi, fate aria, spazio, andate via, sprechi di carbonio e di ossigeno che altro non siete, produttori di scorie che non valete neanche la merda che producete quotidianamente. A darvi fuoco sprigionereste diossina, farabutti arraffoni inconcludenti mangiatori a sbafo. Sparite, svanite, autoeliminatevi, smaterializzatevi e portatevi dietro tutti i replicanti che state allevando per prendere il vostro posto. Non ne sentiremo la mancanza.

…

Cos’è, Maroni lo può fare in Parlamento e io sul mio blog no?