Pruriti

pubblicato da Giulia giovedì, Novembre 22, 2007 14:39
Aggiunto alla categoria Target du jour, Triste mondo malato

Sai quando non ti puoi muovere e ti prude il piede?

Tipo che stai guidando a centoquaranta in autostrada e il piede comincia a pruderti in maniera fastidiosissima e non ti puoi né grattare né fermare né altro, e il prurito è insopportabile ma proprio non puoi prendertene cura.

Così continuano ad arrivarmi addosso cose su cui fare post, cose che mi colpiscono e di cui vorrei parlare subito, e invece sto metaforicamente guidando a centoquaranta all’ora in autostrada, e quel prurito da post proprio non me lo posso grattare. A meno che non lo faccia in fretta e in maniera del tutto acrobatica, qui, ora.

Uno: oggi da Onder (Tg2 Salute) c’era ospite un chirurgo che veniva a raccontare com’è bello fare il chirurgo dei trapianti e ridare la vita alla gente. Motivo dell’intervento: sempre meno ragazzi “nel senso di maschi” (precisa il medico) scelgono chirurgia. Non si capisce se a una diminuzione dei ragazzi corrisponda un aumento delle ragazze, che in teoria dovrebbero bilanciare la situazione: è importante comunicare ai ragazzi, ai maschi, che fare il chirurgo è bello, sì, è faticoso, sì, ci sono dei turni assurdi, ma è bello! Fatelo! Chirurghi, con la “i”, non sbagliamoci, eh.

Due: vecchia ma fantastica. In un Vanity Fair di qualche settimana fa, Gad Lerner cantava le lodi delle madri ventenni e si dichiarava stufo delle madri attempate. Perché lui è figlio di una ventenne e quindi.
Ora, io a vent’anni ero all’università da uno. A ventisei mi ero appena laureata. Tralasciando le ovvie considerazioni economiche, non essendo io (allora come ora) figlia di ricchi né sposata ad uno, che fretta pensate potessi avere, con una laurea in tasca e tutta la vita davanti, di mettermi a fare la mamma?
In secondo luogo: non è un mistero che il signor Lerner abbia diversi figli da due matrimoni diversi, alcuni dei quali nati quando lui aveva già i capelli sale-e-pepe. Eppure non credo fosse stufo di se stesso, né avesse in mente di scrivere editoriali contro gli uomini oltre la quarantina che mettono al mondo dei figli.

Tre: il Venerdì della scorsa settimana dedica otto – otto! – pagine a una retrospettiva sulla bellezza femminile italiana, con tanto di interviste all’immancabile chirurgo plastico (Roy De Vita, per la cronaca) e a uno studioso straniero del “fenomeno”, in cui si parla anche di “conservazione del prodotto”, creando in questo modo un ipotetico parallelo fra le donne italiane e il pecorino D.o.p. Unica menzione di eventuali doti caratteriali (giacché il talento non è nemmeno contemplato): nella didascalia sotto la foto di Maria Carla Boscono, viene specificato che questa è atipica perché “bella, ma anche simpatica”. Fenomeno rarissimo, giacché si sa che la donna bella è per antonomasia stronza.

Ed ecco che oltre al piede adesso mi prude anche l’anima. Uf.

Commenti e ping chiusi.

Un commento to “Pruriti”

  1. Bicchiere mezzo vuoto » Blog Archive » Andavo a cento, allora says:

    Dicembre 5th, 2007 at 3:30

    […] In realtà no, è solo pigrizia. Ma prendo spunto da questo post – anzi lo copio spudoratamente – per recuperare tutti post che volevo fare in questi giorni e che avevo quasi scritto mentalmente ma poi, una volta davanti al piccì, un video qua, una notizia là e la voglia e lo slancio di scrivere passano. […]