Please Don’t Go Party: the Aftermath
pubblicato da Giulia venerdì, Aprile 27, 2007 12:05Abbiamo chiuso con L’ultimo bicchiere. Quella di Nikki scritta da Pezzali, sì, quale altra. Il lagnone definitivo degli anni ’90, quella che nessun ex adolescente può esimersi dal sapere a memoria. Io non la so perché quando è uscita avevo finito di essere adolescente, però la so perché vivo con uno che era adolescente e quindi la so. Abbiamo chiuso mica perché la festa fosse finita: la saletta nello scantinato del 360 Gradi era ancora pienissima, ma i gestori del locale hanno detto “tutti a casa”, per motivi che non riusciremo mai a spiegarci.
Un festone, insomma. La saletta era un girone dantesco, nonostante un impianto di aerazione forza nove. Enrico, chitarrista aggiunto dei MiceCars e cuoco, aveva fatto i dolci adolescenziali, tipo la torta con gli smarties. Lo chiameranno “Pane” per qualcosa.
La selezione musicale, a parte le robacce obbligatorie tipo Corona e “Arrivaarrivaquellochedevearrivare” (per la quale devo ricordarmi di chiedere il divorzio delle collezioni di dischi), si è tenuta in perfetto equilibrio fra il greatest hits nostalgico, il trash spintissimo e l’archeologia sonora. Da quanto tempo non si ballava Jump dei Kriss Kross? Ma voi ve li ricordate, i Kriss Kross?
Insomma, se non siete venuti vi siete persi qualcosa. Ma si replica, oh se si replica: rimanete sintonizzati.
Se invece siete quelli che si sono fregati le bandane di Emiliano, quelle che aveva da quindici anni: che tristezza.
Aggiornamento: il dj Akille, che le cose le fa sul serio, qui.