Se questa vita siamo noi

pubblicato da Giulia mercoledì, Aprile 4, 2007 21:43
Aggiunto alla categoria Bric à brac
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Non avevo mai guardato Un posto al sole prima di trasferirmi a Roma. E’ una di quelle abitudini che ho preso con l’inizio della convivenza, un rito così profondamente associato al mio stare-a-casa che quando sono fuori (tipo, a casa dei miei) non lo guardo, o comunque mi risulta strano.

Il fatto è che, se all’inizio lo guardavo per il gusto del trash e della compagnia, lentamente mi sono accorta della cura che gli autori mettono nel confezionare un prodotto di largo consumo, sì, ma dotato di una verosimiglianza e di una verità emotiva che la maggior parte delle soap non arriva nemmeno a sfiorare. Non scherzo neanche un po’, e ho le prove.
Tanto per cominciare, Un posto al sole è il regno delle coppie di fatto. Gli unici uniti in matrimonio sono Raffaele e Ornella, e Otello e Teresa, mentre l’altra coppia storica (Renato-Giulia) si è separata, e ora è lui – contrariamente alle abitudini italiane – a finire di crescere il figlio adolescente, mentre lei è andata a cercare se stessa in Africa, alla faccia della casalinga disperata.
Tutti gli altri (in combinazione variabile) sono fidanzati e/o conviventi.
La maggior parte dei ruoli di rilievo è affidato a donne di mezza età, e fra le donne giovani solo una può essere definita “un patatone” (Valentina Pace, non spiacevole nella parte di Elena), ma gli sceneggiatori hanno provveduto ad attenuarne il sex appeal facendole partorire una figlia praticamente da single, insaccandola in maglioni a collo alto e jeans, e facendola recitare praticamente sempre struccata. Le altre sono più o meno graziose, rotondette, normali.
I protagonisti della serie, in linea di massima, non fanno lavori fichi. Alcuni sono ricchi, la maggior parte se la cava come può, facendo il meccanico, il portiere, il fotografo freelance, la barista, l’operatore di call center. Sì, c’è anche l’operatore di call center, umiliato e offeso da un lavoro che viene a torto paragonato favorevolmente alla miniera.

Poi ci sono le storie. Gli sceneggiatori tengono il Grande Pathos al minimo sindacale: quando serve un tocco di dramma, sguinzagliano Nina Soldano all’arrembaggio del riccone di turno. Sguardi taglienti e primi piani infuocati a palate. Per il resto del tempo, si parla di cose a cui più o meno tutti possiamo fare riferimento. Di recente, Silvia (madre single di una bambina concepita con amico gay, ma allevata con il compagno, ora ex ma comunque papà presente, e con i nonni: giusto perché le famiglie allargate le inventeranno i Dico) si è rifidanzata con una specie di orco che maltratta la sua bambina quando lei non può vedere. E lei, terrorizzata dall’idea di perderlo e rimanere di nuovo sola, accusa la figlia di mentire e si è allontanata dai genitori e dall’ex compagno. Ma quale soap? Questa è vita, ragazzi. Solo che nella soap, prima o poi l’orco se la piglia in saccoccia, nella vita – purtroppo – no.

Un posto al sole è cucito insieme con morali chiare e molta tenerezza. Se trombi con un altro per noia, il tuo fidanzato lo scoprirà e ti lascerà. Se pippi, la gente comincerà presto a trovarti insopportabile. Se trombi con il fidanzato della tua amica e rimani incinta, solo una santa riuscirebbe a non toglierti il saluto (o tagliarti le gomme della macchina, ma oh, la santa in questione a momenti si faceva suora, per cui). Un tradimento si può anche perdonare, ma ci vuole tempo e buona volontà. L’amore è una cosa meravigliosa, ma mica deve essere sempre un colpo di fulmine. L’amore di lungo corso esiste. Non serve risposarsi otto volte con cinque membri del cast diversi per rimanere personaggi interessanti. E la pessima recitazione si può perdonare, se i cani sono in numero irrilevante rispetto agli attori bravi o almeno passabili.

Tutto quanto sopra ha un senso solo se paragonato con le altre soap trasmesse in Italia al momento, tipo Vivere o Beautiful. La prima, a occhio, mostra una densità di mascelloni e ultragnocche mai riscontrata in natura; la seconda… beh, che vi devo dire della seconda? Brooke Logan? Ridge Forrester? La fu Sally Spectra? Vaselina sull’obiettivo? Un posto al sole ieri, oggi e domani, Un posto al sole tutta la vita.

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