Non si esce vivi.

pubblicato da Giulia venerdì, Gennaio 26, 2007 23:45
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Whether it was kissing or getting laid, it was hot to be a teenager in the Eighties.

Sarà.

Quelle citate sopra sono le ultime parole (famose) di uno speciale appena concluso sul sesso adolescenziale negli anni ’80, filtrato attraverso la lente del cinema e della televisione americana. Le solite cose: John Hughes, Casa Keaton, Genitori in blue jeans, L’albero delle mele (che in originale si chiamava, non a caso, The Facts of Life), gli afternoon specials a base di gravidanze indesiderate e morali trite, i nerd, i porky’s, le tette, le insegnanti/mamme/babysitter che seducono gli allievi/amici dei figli/ragazzini troppo grandi per essere tenuti a bada, Michael Caine in un pre-American Beauty che mi era sfuggito, i baci alla fine dei film.

Aiutatemi, per favore. Fare sesso negli anni ’80 non era poi questo granché, specialmente per chi non faceva sesso.
Io mi ricordo le solite cose, apparecchi per i denti e capelli sfibrati, vestiti orrendi, colori vomitevoli, gonne pantaloni, maglioni a pipistrello, il punk che arrivava dappertutto tranne che da noi, colletti tondi col pizzo, il Liceo Ginnasio Statale di Pordenone, grecoelatino, il paesello dove eravamo in venti e non si poteva limonare con nessuno senza che lo sapessero tutti e tutti chiacchierassero, sfottessero e rompessero le palle, il figo del paese che stava con la figa del paese, il secondo figo che stava con la seconda figa, e così via a digradare finché avanzavano solo i rimastini, troppo intristiti per accoppiarsi fra di loro, le amiche imboscate con i fidanzati dietro al Palazzetto e tu lì a fare da palo perché la mamma di te si fidava, cartoni animati il pomeriggio per vincere la noia e perché l’alternativa era starsene seduti nel cazzo di Bar Sport con gente che limonava e si dimenticava di rivolgerti la parola.

Sì, lo so, lo dico di continuo: ho avuto un’adolescenza di merda. C’è senz’altro chi conserva ricordi più piacevoli di quegli anni. Mi piacerebbe sentirmelo dire: gli anni ’80 sono stati meravigliosi. Abbiamo scopato, o quantomeno limonato a manetta. Ce li siamo goduti. E le permanenti erano la cosa più bella del mondo.

Avanti. Forza. Osate.

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