Nozioni di telecomando per cattolici

pubblicato da Giulia sabato, Novembre 18, 2006 16:17
Aggiunto alla categoria Triste mondo malato

Non ce l’ho con i cattolici in generale. Ognuno ha il diritto di vivere la sua fede come ritiene giusto, nel rispetto dei diritti degli altri: e anche se tendo a non trovarmi d’accordo con i precetti di Santa Romana Chiesa, sono cresciuta cattolica, e so di cosa parlo. Conosco il senso di soffocamento di una comunità religiosa, e anche la sensazione che la fede che professavo fosse in realtà inesistente, perché incapace di darmi serenità. Nella mia vita non c’era un Dio, e non potevo farcelo entrare a forza. Ho abbandonato la pratica perché incapace di mantenere una facciata che andava nettamente contro le cose in cui davvero credevo. E quindi ciao. Ma ho molto rispetto di chi crede, almeno finché chi crede non diventa verbalmente violento nei confronti di terzi.

C’è un’altra cosa da precisare: le fiction italiane sono, in generale, delle cagate pazzesche. Didascaliche, scritte per un pubblico di mentecatti, prive di sottotesti interessanti, tutte girate e recitate nello stesso modo e, spesso, dagli stessi attori. I cattolici hanno ricevuto dalle reti nazionali ben più che la loro razione di santi, madonne, papi ed eroi redenti. Trovo quindi più che mai ingiusto che, con la loro consueta arroganza, costringano noi laici a venire in soccorso dell’ultima fiction Rai con protagonista Lino Banfi.

Io non voglio soccorrere Lino Banfi. Non me ne frega niente di questa ennesima fiction buonista sul “mondo gay”, come se questo fosse una dimensione parallela a cui possiamo avere accesso solo attraverso lo schermo televisivo. Non sono nemmeno del tutto d’accordo con l’ottimo Miic quando dice che la figlia protagonista di tutta la vicenda deve andare in Spagna a sposarsi perché così l’omosessualità viene tenuta idealmente fuori dal nostro cattolicissimo paese. Il fatto è che in Spagna due donne possono sposarsi, e qui no: punto. E se non possono è anche perché esiste gente che la pensa come quelli di Cultura Cattolica che, professandosi cristiani, non esitano a scagliarsi, con la consueta prepotenza, non solo contro gli orientamenti sessuali diversi da quello prescritto dalla loro fede (anche quello, gli dice, la loro fede: con chi devono scopare, e come, e quanti figli devono avere, non meno di tre se no sei sterile si è detto di recente, e Gesù piange), ma anche contro gli spettatori paganti. Perché la fiction va oscurata, signori miei, va rimossa dagli schermi, altrimenti i bambini si mettono in testa che due donne in coppia possano essere sposate tra di loro. Orrore, pandemonio, fine della civiltà, decadenza, disastro!

Io non ce l’ho con i cattolici, ripeto: ma questa gente mi infastidisce nel profondo. No, il fatto di arroccarvi in una posizione di presunta superiorità morale – perché voi c’avete la religione e noi no – non vi consente di venirci a dire che cosa possiamo o non possiamo guardare in televisione. No, la vostra visione del mondo e del sesso non ci interessa: a voi la vostra, a noi la nostra. Giù le mani dalla programmazione televisiva, non vi appartiene: lasciateci non guardare la fiction con Banfi in pace. Altrimenti ci tocca metterci davanti al televisore e farle fare un botto di ascolti, e questo, francamente, mi sembra davvero troppo.

Commenti e ping chiusi.

31 commenti to “Nozioni di telecomando per cattolici”

  1. Dusk says:

    Novembre 18th, 2006 at 5:59

    Letto tutto d’un fiato.
    D’accordo al 100%.

  2. Solstizio says:

    Novembre 18th, 2006 at 9:27

    Al delirio non puoi opporre che il delirio (magari più lucido): vivo aspettando il momento in cui teletrasporteranno tutto il Vaticano in America Latina.

  3. Sele says:

    Novembre 19th, 2006 at 3:38

    Per trovare una via per una morale laica in Italia ci vuole, minimo, un cambio generazionale. Per trovare gente che la smetta di giudicare fuorviante ogni cosa che induce i bambini a fare delle domande ci vorranno secoli. Ma mi spiace, per raccimolare un’ancora di salvataggio per la televisione italiana non basteranno millenni. In ogni caso il bigottismo è una brutta bestia, in Italia è anche ben mantenuta da certi episodi. Facciamo l’unica cosa che ci rimane: pensiamo. Bellissimo blog, ripasserò.

  4. federicochi says:

    Novembre 19th, 2006 at 9:47

    ormai neanche più la sinistra ha il coraggio di pronunciare la parola “laico” come aggettivo qualificante di un sistema che accoglie tutti ma non accetta la superiorità di nessuna visione relegiosa, i teocon hanno fatto tanti di quei disastri che ci vorranno decenni prima di rispostare l’asticella verso una posizione più tollerante.
    … no, guardare banfi, però no …

  5. Pao says:

    Novembre 19th, 2006 at 10:18

    Sottoscrivo in pieno. Il problema è che chi rappresenta i cattolici in Italia (il Vaticano intendo), è praticamente il partito di Fini con le tonache. E dire che i primi a non rispettare le regole della fede cristiana sono proprio i cattolici con il potere a Roma. Già.

  6. Molly says:

    Novembre 19th, 2006 at 12:20

    D’accordo con te al 100%, e con Federico: la laicità non è più nell’elenco delle priorità, per la sinistra. E comunque a me Lino Banfi mi fa simpatia (nonostante la sua manifesta preferenza per AN).

  7. cical0ne says:

    Novembre 19th, 2006 at 1:15

    Signorina Blasi, concordo con lei!
    Pronto a fare telekommando,
    dietro quella fiction c’e’ Santa Romana Chiesa.
    Personalmente, essendo cresciuto in collegio salesiano ed avendo una sorella impiegata alla CEI, conosco le “brutture” del mondo bigotto Vaticano, o della cultura cattolica come la chiami tu e ne prendo le distanze dovute.
    A mio modesto parere, dopo la puntata di porta a porta di qualche giorno fa riguardo i PACS, la RAI dovrebbe fare una fiction sull’opera di Monsignor Riboldi ad Acerra e dintorni, lasciare stare la “pista Zapatera” e dedicarsi di piu’ ai preti contro la Camorra, i veri soldati di CRISTI uccisi …..
    Mezz’asta la victoria siempre!

    Cical0ne

  8. larvotto says:

    Novembre 19th, 2006 at 1:17

    Come sarebbe bello il mondo se i preti ed i pretini uscissero dai nostri letti.

  9. rexer says:

    Novembre 19th, 2006 at 1:36

    In effetti è proprio triste ed imbarazzante.
    Anche volendo cercare di essere “cattolici” ci si trova poi spiazzati di fronte a una gerarchia che professa profondi sentimenti di intolleranza, in pieno contrasto con quelli che dovrebbero essere i valori base del cattolicesimo.

  10. massi says:

    Novembre 19th, 2006 at 1:52

    Quoto Sele in tutto e -mi voglio male- aggiungo:

    Per un cattolico la fede è un dono. Qualcosa che io -cattolico- ho e tu no (non sto a scomodare le Sacre Scritture riguardo a chi è festante e gioioso vicino a dio e chi invece giace dannato lontano dal suo cospetto). E’ quindi -ahimé- abbastanza inevitabile che si arrocchi sulla -propria e presunta- superiorità morale.

    Tra i cattolici più ‘liberal’ va di moda obiettare che ci sono istanze riformatrici anche all’interno della Chiesa (di recente un po’ meno, grazie all’ultimo pontificato) ma. Fin quando Papa, cardinali e vescovi non redigono diversamente, un cattolico deve attenersi alla dottrina. Se sei cattolico segui i precetti di Santa Romana Chiesa. Altrimenti sei altro. Punto.

    In Spagna due persone dello stesso sesso possono sposarsi. Vero. Ma il valore sociale di una cosa simile non sta solo nella possibilità. Sta nell’avere questa possibilità in un paese *fortemente* cattolico. Le cui principali lobby di potere (economico e politico) sono *cattoliche*. Questo fa la differenza. L’autonomia di pensiero e di critica (sociale e non) in uno stato laico acquistano ancora più valore. Quando la destra italiana e la comunità cattolica agitano il nome di Zapatero come uno spauracchio, dimenticano che, nonostante le scelte intraprese dal suo governo, l’Opus Dei -per dire- è ancora florida e fiorente.

    Sulla fiction in Italia non posso che sottoscrivere parola per parola. Soprattutto dopo aver visto l’ultima puntata di “Dexter” ;D

  11. swamp says:

    Novembre 19th, 2006 at 2:18

    persino troppo politically correct il tuo post.
    in questi casi meglio le mazzate, ai cattolici che vogliono imporre la loro morale marcia a tutti.

  12. Marco says:

    Novembre 19th, 2006 at 3:10

    Io sarei per la creazione di una mailing list cattolica: vuoi sapere cos’ha detto questa domenica il Papa? Bene, clicca qui. Vuoi sapere cosa pensa Ruini dei Pacs? Clicca qui. Vuoi conoscere l’opinione di Georg sulla satira? Clicca qui.
    E’ giocoforza che chi ha a cuore la salute del proprio fegato e non clicca, non sarà mai informato sull’argomento

  13. gattasorniona says:

    Novembre 19th, 2006 at 3:29

    Non posso che sottoscrivere tutto… non siamo uno stato laico e specialemente quando c’è la sinistra al governo tutto ciò diventa sempre più palese. E poi adoro la Spagna.

  14. vi says:

    Novembre 19th, 2006 at 4:46

    in quanto omosessuale di fornte a queste vicende mi trovo un pò “diviso”… da un lato mi fa piacere che ci danno visibilità con fiction, pregrammi vari ecc. ma dall’altro lato mi sento un pò strumentalizzato…e mi rendo conto che l’immagine che si da di noi gay è falsata…o si mettono in mostra soggetti sfigatissimi apiranti suicidi, o soggetti superficiali tutti cosmetici, abiti firmati e sesso acrobatico…

  15. Disorder says:

    Novembre 19th, 2006 at 6:31

    Che cosa aggiungere, al post e ai commenti, senza ripetere cose già dette da altri, o da me stesso centinaia di volte. Un quotone collettivo.

    Ah, sì, una cosa. L’utilità di vicende come queste forse è che qualche elettore in più di centrosinistra si accorga finalmente che come dice Molly “la laicità non è più nell’elenco delle priorità, per la sinistra” (ma le obietterei che non c’è mai stata).
    Comunque, sono sempre troppo pochi (anche 100 commenti qui non eguagliano un partito democratico col suo futuro grande sguito anche tra i giovani, o un Luxuria che per seguire gli ordini di scuderia del suo partito vota contro gli emendamenti laici solo perchè proposti dai “rivali” della RnP…). Che tristezza.

  16. Disorder says:

    Novembre 19th, 2006 at 10:52

    Aggiungo anche questo link dove dovrebbe esserci una contro-iniziativa verso la rai, se a qualcuno interessasse:
    http://pennarossa.splinder.com/post/9932663

    Ah, una nota a margine ma non troppo (scusami Giulia se invado): nel Porta a Porta della scorsa settimana si è imbastita la solita puntata-polpettone con Buttiglione-Bindi in cui si parlava di pacs, trans, leggi & omofobia, come al solito mischiando tutto (un servizio parlava della legge spagnola sui “gay che vogliono cambiare sesso”, confondendo allegramente omosessaulità e transessualismo): il tutto all’unico scopo di pubblicizzare la fiction di Raiuno. SOLO DOPO LE 1 DI NOTTE si è concesso spazio alla ragazza di Mazzano(Brescia), che ha avuto la casa in cui vive con la compagna devastata da vandali nazisti, e in seguito svastiche dipinte sull’auto per due volte. E che coraggiosamente, oltre a denunciare l’aggressione subita a carabinieri che l’hanno pure derisa, è andata su Raiuno a mostrare la propria faccia e la propria dignità, di fronte agli insulti delo stesso Vespa.
    Ecco, io vorrei che si desse a questa vicenda lo stesso spazio mediatico della fiction di Banfi, con tutto il rispetto. Ma forse non porta incassi pubblicitari.

  17. ciccio says:

    Novembre 20th, 2006 at 8:49

    Dio nella sua infinita bontà ed intelligenza ha riempito il mondo di isolette disabite e molto molto lontane da ogni cosa, noi uomini nella nostra infinita ottusaggine ancora non abbiamo capito che intendeva invitarci a scegliere, tra queste, la sede per il vaticano…. perché in realtà stanno sulle balle anche a Lui.

  18. Giulia says:

    Novembre 20th, 2006 at 9:19

    Lino Banfi, nell’anteprima, dice una cosa che mi fa passare la voglia di difenderlo: “E’ una commedia, abbiamo usato i toni della commedia, e Lino Banfi torna a fare il Lino Banfi di una volta, d’annata. Anche per stemperare il tema.”

    Stemperare COSA? Sua figlia Rosanna che si strucca davanti allo specchio con la sua compagna? Sodoma e Gomorra!

  19. colas says:

    Novembre 20th, 2006 at 9:30

    Ma magari nella fiction dirà:
    “Un, due, tre… che chezzo me ne frega me!

  20. massi says:

    Novembre 20th, 2006 at 11:10

    Colasendi, tu mi pigli per il cu*o… occhio a come perli che ti spezzo la noce del capocollo

    ROTFL

  21. miic says:

    Novembre 20th, 2006 at 4:34

    In realtà il casino montato contro questa fictionina mi sembra persino troppo poco. Per dire, non ho letto commenti di alti prelati. se a pronunciarsi contro sono solo i “cattolici del web”, come titola repubblica, obiettivamente non si può parlare di censura. Temo che – proprio per questo – sia una boiata pazzesca, ma insomma pazienza, meglio di niente. O no?

  22. Noantri says:

    Novembre 20th, 2006 at 9:33

    Beata te che ci riesci.
    Io ce l’ho PROPRIO con i cattolici, invece.
    E ce l’ho pure con chi non ce la riesce ad avere con i cattolici, a ben pensarci.
    [Ste]

  23. Disorder says:

    Novembre 20th, 2006 at 9:46

    Nooooo, non è mica una boiata pazzesca. Dopo i primi trashissimi 20 minuti, già un gioco di parole con “lecce”(città)/”lecce”(latte in spagnolo)….un po’ la rivisitazine del “chilo di pene” 🙂

    Io comunque Banfi & figlia preferisco ricordarmeli al loro top, in “Grandi Magazzini”….

  24. colas says:

    Novembre 20th, 2006 at 10:25

    Noooo quella è una citazione geniale da “L’allenatore nel Pallone”.

    “Lui è Giginho, mio fratello di Leche”
    “Ah di Lecce, piacere! Io sono di Cerignola”

  25. Disorder says:

    Novembre 20th, 2006 at 11:03

    Update (eh, per doveri di “rappresentanza” mi tocca buttaci un occhio via via): prodotto “più pessimo” di quanto pensassi. Spagna da cartolina, e nella parte in Puglia ovviamente ecco la scena di ballo con la spagnola che si mette a insegnare LA PIZZICA…
    (la pizzica no, ecchecchezzo) 😀

  26. Antonio says:

    Novembre 22nd, 2006 at 5:15

    E’ da un po’ che volevo fare questa osservazione. Sono sempre piu’ convinto che la chiesa e’ un’organizzazione fascista. La chiesa, mica il cattolicesimo (altra cosa of course!).Vediamo un po’:

    1)E’ un’organizzazione con una strettissima e rigidissima gerarchia.

    2)Qualsiasi punto di vista che si discosta da quello del capo gerarca e’ passibile di scomunica, ossia e’ peccato mortale.

    3)E’l’istituzione piu’ conservatrice da diversi secoli a questa parte (4 secoli per accettare Galileo non sono uno scherzo!) mai apparsa nel pianeta.

    4)Gli appartenenti vestono una divisa, spesso di colore scuro/nero.

    5)E’ decisamente maschilista e “vagamente” omofoba.

    6)Intende il potere come arma di controllo totale sulla popolazione (altrimenti non si spiegherebbe tutta questa ansia di giudicare quello che le persone fanno nel proprio letto). La stessa confessione e’ un modo come un altro di “farsi i c@@@zi degli altri”, e di poter controllare quindi la societa’.

    Mi si potra’ ribattere che la chiesa fa anche tante cose buone. Certissimo, concordo pienamente. Ma le virtu’ etiche e morali delle persone non dipendono certo dall’organizzazione a cui appartengono. tante cose altrettanto belle e buone le fanno i laici e finanche gli atei!

    Detto questo, tutta quest’ansia della chiesa di battersi contro gli omosessuali, non e’ altro che un vano tentativo di recuperare posizioni di controllo e potere persi. E’ solo il sintomo che stanno capendo che ormai sempre meno gente e’ disposta a crederli e a mantenerli.
    Scusate la lunghezza, ma semplificando io la vedo cosi’: o si e’ fascisti o si e’ anticlericali.
    Io sono tra i secondi.

  27. midori says:

    Novembre 24th, 2006 at 2:33

    io taglio la testa al toro, la tv non ce l’ho. si lo so qualcuno dirà che è snob ma io me ne frego, leggo vado al cinema e se ho gli occhi stanchi faccio l’ammore che la psiche ci guadagna.
    Io vorrei che il vaticano si potesse spostare per magilla in qualche isola sperduta del pacifico, nulla contro la religione, ma contro l’invasione cattopolitica del nostro, che sarebbe, SAREBBE, un paese laico mi sono proprio rotta le palle.
    sei cattolico? la tua morale ti impedisce di abortire/fecondarti artificialmente/divorziare/sodomizzare/omosessualizzare? benissimo, non farlo. ma perchè un intero paese (in cui peraltro i matrimoni in comune, per dirne una, sono più di quelli in chiesa) debba essere costretto alle tue scelte, proprio non lo capisco.
    si sta facendo del laicismo un nuovo nemico (in tempi di scontri di civiltà..)
    vabbé mi sono lasciata predere la mano, ma l’intervento lo approvo al cent’p’cent e il tema mi è molto caro.

  28. Carlo says:

    Dicembre 1st, 2006 at 5:50

    Io sono cattolico. E il cattolico non giudica. Ho letto attentamente il Vangelo e il messaggio che ne ho tratto è che proprio Gesu è stato il primno a battersi contro ogni forma di discrimazione (e per questo lo hanno ammazzato).
    Il vero cattolico ama tutti e indifferentemente. Non giudica e non condanna.
    Io sono cattolico. E non sono gretto o sopraffattore.

  29. Giulia says:

    Dicembre 2nd, 2006 at 3:56

    Tu sei cattolico. E sei anche un’eccezione.

  30. gf says:

    Dicembre 5th, 2006 at 5:00

    Io quoterei Carlo se non per il fatto che io non sono cattolico.
    Però sono cristiano, convinto.
    Qualcuno direbbe “evangelico” o “protestante” ma io, che non amo le classificazioni, preferisco chiamarmi cristiano (che etimologicamente non è una etichetta).
    Io credo che il cuore della questione stia nel fatto che si confonda troppo facilmente la religione con chi la ufficia.
    Passatemi il paragone: con “mani pulite” abbiamo scoperto di avere un governo corrotto ma nessuno ha mai pensato di abolire la repubblica democratica. Perchè? forse perchè, riteniamo la democrazia una cosa giusta per quanto non esistano al governo dei ministri veramente democratici!
    Forse allora si dovrebbero fare dei distinguo analoghi per quanto riguarda la “fede” e i suoi presunti ministri!

  31. Luigi says:

    Dicembre 8th, 2006 at 10:46

    Io sono cattolico e per me la fiction la possono trasmettere anche tre volte al giorno. Vorrei precisare però che non c’è stata nessuna presa di posizione ufficiale della chiesa a riguardo.