Blog is a four-letter word

pubblicato da Giulia giovedì, Ottobre 5, 2006 22:35
Aggiunto alla categoria Bric à brac

O quantomeno, gli sceneggiatori di CSI:Miami sono convinti che un blog sia composto da pagine animate, con post che compaiono roteando e facendo lo stesso rumore (burrrrrrr… biip!) degli avveniristici software utilizzati dalla scientifica per acciuffare i malandrini.

Meglio ancora, pensano che dietro ai blog ci sia un “codice”, e che entrando nel server (dotato anch’esso di schermata animata) si possa risalire all’indirizzo e-mail del blogger, e dall’IP, in qualche misterioso modo, all’identità del blogger stesso in qualcosa come venti secondi di dialoghi esplicativi, a cura di quello che prima faceva l’alieno in Roswell.

In questo senso, non stupisce poi tanto che gli adattatori dei dialoghi concludano la sequenza con l’affermazione “Guarda la data dell’ultimo blog”.
Anzi, ci sta stranamente bene, ecco.

Commenti e ping chiusi.

16 commenti to “Blog is a four-letter word”

  1. Strueia says:

    Ottobre 6th, 2006 at 12:21

    Eeeeh…ho sempre preferito CSI Las Vegas infatti !!!!

  2. Marco says:

    Ottobre 6th, 2006 at 8:20

    Beh, stai parlando di una serie tv dove ogni foto digitale può essere ingrandita di 100mila volte mantenendo la stessa perfetta risoluzione swll’originale. Lì hanno già i supercomputer nanotecnologici 🙂

  3. phibbi says:

    Ottobre 6th, 2006 at 9:58

    L’ho vista anch’io: il blog con le pagine animate e bippanti è meglio delle foto zoomabili all’infinito (basta che qualcuno chieda al tecnico: “bene, ora migliora l’immagine”).
    Per il ridicolo “Guarda la data dell’ultimo blog”: non è che si tratta di un orrendo errore di adattamento in italiano?

    @strueia: verissimo, meglio quelli di las vegas, meno buonisti, meno “buoni tutti d’un pezzo”, meno secchioni.

  4. Giulia says:

    Ottobre 6th, 2006 at 10:08

    phibbi: sì, infatti l’ho detto, è quasi sicuramente un errore di adattamento, ma nella demenza generale ci sta bene.

  5. sanvalentino says:

    Ottobre 6th, 2006 at 10:58

    Ho risolto l’enigma.

    I geni dell’IT avevano già scoperto chi era andando a vedere in alto a destra se c’era un link contattami con la mail nomecognome@hotmail.com.

    Poi hanno preso fakesearch, un software farlocco sbrilluccicante con molti bip che, dopo quattro passaggi a caso, dà come risposta quello che prima hai inserito in una casella di testo, e così hanno fatto un po’ di scena a beneficio del loro capo, che non sa nulla di informatica, dicendo apposta parole tecnologiche decontestualizzate, alla “Amici Miei”.

  6. velenero says:

    Ottobre 6th, 2006 at 11:08

    Beh… ma non è una novità che l’informatica in generale (e tutto ciò che riguarda internet in particolare) venga presentata al cinema con un pressappochismo spettacolarizzante… anche perché all’uomo medio non importa il realismo, lui su internet ci va solo per guardare i “siti porni”… 🙂

  7. ciccio says:

    Ottobre 6th, 2006 at 12:05

    vabbé ma loro so ‘mmericani possono fare cose che noi neanche ce le sognamo

  8. rraph says:

    Ottobre 6th, 2006 at 12:43

    hehe, ne parlavamo giusto ieri con la mia ragazza… facendo il grafico, anch’io voglio usare quei software per il fotoritocco… una manna dal cielo.
    peraltro, il blog a “schermo rotante” è copiato pari pari da uno screensaver per la presentazione dei feed rss incluso in Mac OSX della Apple…

  9. NickNite says:

    Ottobre 6th, 2006 at 12:50

    Oh raga ma è un serial TV…ecchediamine…quelli mixano tutto perchè “vogliamo stupirvi con effetti speciali” (poi anche se non esistono…ma sì)…vi ricordate il film DISCLOSURE con Douglas e l’altra bruna di cui ora non mi sovviene il nome? Anche quello mostrava circa 10 anni fa roba della madonna…eheh…funzia così…pigli un pezzo di là, uno di qua, riprendi, monti, gli metti uno script cazzaro…e minchia cheffanno quelli ao’!! :-PPP Ahah ciao

  10. mafe says:

    Ottobre 6th, 2006 at 2:36

    Non per difendere l’indifendibile, ma che dall’ip di un post sia ragionevolmente possibile arrivare alla persona che ha postato non è poi così incredibile, meglio saperlo.

  11. Giulia says:

    Ottobre 6th, 2006 at 2:40

    Eh sì. Ma non in venti secondi 🙂

  12. mafe says:

    Ottobre 6th, 2006 at 3:31

    Vabbè, dai, in venti secondi è licenza poetica!

  13. Alex says:

    Ottobre 6th, 2006 at 5:52

    Iñfåtti bisøgñå √ed€re qüåli cødici hånnø digitåtø per øtteñ€re tåle me®a√igliå… aßürdø! 😀

  14. Lorenzo says:

    Ottobre 7th, 2006 at 10:43

    Ho visto pure io la puntata citata… e devo dire che se in Independence Day un tizio, per quanto geniale, riesce a trasmettere un virus ai computer alieni non si sa bene secondo quale mezzo trasmissivo (che pure gli alieni seguano gli standard wireless IEEE?), ecco, l’episodio della puntata di CSI al confronto è realistica ed attendibile. 🙂

  15. Giulia says:

    Ottobre 7th, 2006 at 11:25

    Ah, Independence Day finisce così?
    Io mi ricordavo solo “Esplosione! Esplosione! Esplosione!”

    Un film che mi è rimasto molto impresso, neh.

    … comunque, adesso gli alieni lo sanno: montare Mac, o installare un antivirus. E sono a posto.

  16. Lorenzo says:

    Ottobre 8th, 2006 at 12:45

    Beh, io ricordo l’episodio del virus che elimina la protezione delle astronavi aliene, Will Smith che prende a pugni un alieno, e poco altro… 😀

    Nel mio post di prima ho scritto che l’episodio è “realistica”, avrei ovviamente dovuto scrivere “realistico”, chiedo venia…