Mangio Nutella tutti i giorni, ma non mi piace il cioccolato
pubblicato da Giulia venerdì, Settembre 29, 2006 11:07Lungi da me volermi fare i fatti sessuali degli altri. Gay, lesbica, bi, pansessuale, cosa vuoi che me ne freghi a me. O alla stragrande maggioranza degli italiani, per quello; tranne quando, con estrema sciocca malizia, la catena del gossip innesca uno di quei treni di “ma sarà o non sarà?” sul potente di turno, tanto per tenere alta la bandiera dell’omofobia.
Alla luce di tutto ciò, non capisco se mi faccia più ridere o arrabbiare (posto che me ne rimanga la forza) la dichiarazione (peraltro non richiesta) di Susanna Tamaro sulla sua “relazione amorosa senza sesso” con una donna, con la quale da diciotto anni condivide la vita. A parte richiedere subito un applauso per la compagna, che si suppone casta per tutto questo tempo, a meno che le due non si siano accordate su un rapporto di coppia aperta e allora che parlo a fare. Per il resto, la descrizione fornita dalla scrittrice del suo rapporto amoroso corrisponde perfettamente, fino nell’ultimo dei dettagli, alla descrizione vaticana della relazione omosessuale ideale: un affettuoso tenersi per mano, ma sempre vestiti e con le mani sopra le coperte. Altrimenti Gesù piange.
Saranno contenti, ancora una volta, i vertici della Chiesa di Roma. Magari fossi lesbica, sospira la vergine di ritorno Susanna, allora sì che la mia vita sarebbe completa. Sarà contenta la sua compagna, ancora una volta: anche lei, si presume, fidanzata con una donna da diciotto anni ma non lesbica, magari. Ma aggiunge, un po’ giustamente e un po’ furbescamente, di odiare le etichette, omosessuale, gay, lesbica, che noia. E su questo punto si può anche concordare, che noia le categorie sociali e che noia la visione manichea dei cattolici, mangiare bere uomo donna; e che noia anche questi coming out un po’ sì e un po’ no, un colpo al cerchio e uno alla botte del vino da messa. Chi se ne frega, che palle, che tristezza. Lasciate in pace i milioni di coppie omosessuali che tutti i giorni si scontrano con la realtà della loro convivenza, fatta di zero diritti, molte etichette, ostilità regolamentata e pretese di discrezione.
pierone says:
Settembre 29th, 2006 at 11:37
Ma a parte tutto, la notizia peggiore è che c’è un seguito di ‘va dove ti porta il cuore’
sapu says:
Settembre 29th, 2006 at 11:39
Boh, io avrei detto ‘chapeau’ alla T. perchè riesce, se dice il vero, a non rinunciare alle proprie convinzioni e alle proprie ‘passioni’…
Buon per lei e per quelli/e che si trovano nella stessa situazione fede/sessualità e riescono a trovare il loro equilibrio.
E buon per tutti, in fondo, che sono quel genere di persone che comprendendo la complessità di tali situazioni evitano di schierarsi su posizioni estreme.
Se ci pensi, i ‘talebani’ son da sempre quelli che non ci capiscono un cazzo dell’argomento.
Tipo quelle che manifestavano quando è uscito ‘gola profonda’ nei cine.
Tipo il papa…
seralf says:
Settembre 29th, 2006 at 11:44
i casi sono due: o se la racconta lei (e complimenti se lo fa da 18 anni, ecco perchè fa la scrittrice: sa raccontarsela moolto bene), oppure la sta raccontando a noi.
Lei ha ragione sull’essere elastici e non dare etichette, ma proprio in questi termini, e giacchè qualsiasi cosa è soggetta ad evoluzioni “naturali”, se davvero le cose stessero come lei le descrive credo ci raccontino non tanto una storia tenera, quanto una storia problematica e triste, dove due persone potrebbero volersi bene senza filtri e invece hanno “paura” (paura? boh) di farlo.
in ogni caso resta la perplessità sulla reale utilità per noi per lei e per tutti di questi coming-out-a-bit.
Giulia says:
Settembre 29th, 2006 at 12:16
Il rapporto fede-sessualità, nel cattolicesimo, non esiste. La sessualità è una forza libera e primitiva che non risponde bene alle costrizioni immotivate: e se siamo tutti d’accordo che il sesso, vissuto in maniera sana, è quello che rende felici e non ferisce nessuno, non è difficile capire come la pretesa dei cattolici di infilare Dio nel letto di tutti sia solo un tentativo di controllare le persone nel loro intimo.
Libero ognuno di viverla come preferisce nel privato (non vuoi scopare? OK, contenta tu), ma farne una bandiera ad uso e consumo del proprio mercato di riferimento suona falso e opportunista, oltre che tremendamente dannoso. “Sono lesbica ma non praticante”. Thanks for sharing. Spero solo che nessuno chieda alle lesbiche di seguire il suo esempio.
Kekule says:
Settembre 29th, 2006 at 12:23
E così, anche la giovannadarco de noantri ci ha voluti fare partecipi delle mutande di ghisa mentali che tanto la eccitano qui, nell’ipofisi.
Le operazioni preparatorie di (questo!)mercato alla vigilia delle pubblicazioni i fanno sempre più dedicate ed imbarazzanti.
ciccio says:
Settembre 29th, 2006 at 2:19
che s’adda fà pe’campà!!!
Disorder says:
Settembre 29th, 2006 at 5:34
Già il titolo dell’articolo del Corriere fa sbellicare dalle risate.
@seralf: per noi non la vedo neanch’io, ma per lei la reale utilità è la promozione per il libro.
…e così dopo la Nannini polisessuale, Cecchipaone omoaffettivo (ex tale, poi si è reso conto del ridicolo se non altro) e Amelio pansessuale (tutti puntualmente per promuoversi e fare notizia), ora la nuova frontiera è l’amicizia d’amore.
junkiepop says:
Settembre 29th, 2006 at 9:57
in effetti un po’all’immacolata concezione sta storia è ispirata eh..
della serie non è peccato perchè non c’è carne
le scrivo solo su un pezzo di carta quello che le farei…
e lei mi risponde allo stesso modo..
Giulia says:
Settembre 29th, 2006 at 11:09
Dall’intervista su Vanity Fair risulta che anche la compagna è casta da diciotto anni. Boia che vita triste.
antonella says:
Settembre 30th, 2006 at 11:02
Gore Vidal in ‘Palinsesto’ scrive la risposta che dava puntualmente a coloro che gli chiedevano quale fosse il segreto della (già all’epoca) quarantennale, felice convivenza col suo compagno: “Niente sesso , tra di noi”.
Quello che rende più credibile la risposta di Vidal ai patemi di coppia è il fatto che per le restanti 400 circa pagine del primo volume della sua autobiografia racconta molte delle sue scorribande sessuali omoerotiche. Già, perché anche il grande Vidal non si ritiene omosessuale bensì omoerotico: lui con gli uomini ci andava a letto, li usava anche un po’ brutalmente (“non mi sono mai curato del piacere dei miei partner”) in una pratica molto machista dell’eros, in sostanza ci fa sapere che lui era attivo e basta. La cosa buffa di queste dichiarazioni illustri circa la propria vita di relazione è che gira e volta si finisce sempre a fare dei distinguo circa la propria ‘appartenenza’ sessuale. Chi per specificarla, come Vidal, chi per negarla, come la Tamaro che semplicemente “NON E'”. Non è lesbica, non è eterosessuale, non ama le etichette punto.
Io questa tendenza contemporanea di negare le etichette comincio a trovarla insopportabile. Si fa passare per etichetta anche l’identità personale, quell’insieme di aspetti che ci appartengono, ci sostanziano e a volte ci fanno condividere con gli altri giuste, sacrosante lotte proprio in nome di qualcosa che ci appartiene, ci sostanzia, ci unisce e ci etichetta, vivaddio!
stef says:
Settembre 30th, 2006 at 12:58
vabbe’, ma questi sono cattolici… quelli che niente sesso prima del matrimonio eppure misteriosamente si sposano tutte incinte di sei mesi… gli stessi cattolici che milioni di africani con l’Aids valgono meno di una questione di principio sui preservativi. Irritante, ma di certo non una sorpresa.
Barbara says:
Settembre 30th, 2006 at 6:04
Scusate, ma avendo un papa che ritira fuori la storia del no all’aborto terapeutico cosa ci aspettiamo dai cosiddetti intellettuali cattolici? 10, 100, 1000 Tamaro. Anche se concordo, poteva bellamente tacere, nessuno glielo ha chiesto. Ma con un libro in arrivo e non potendo dire di essere stata nazista, si è giocata la carta dell’affettuosa amicizia.
Keithsmoon says:
Settembre 30th, 2006 at 7:56
…..e già che ci siamo, mandiamo alle nostre massime guide spirituali una petizione dal sapore divino: http://www.cristoecioccolata.com/ie/index.htm
crazymary78 says:
Ottobre 1st, 2006 at 8:54
L’ho vista e ascoltata anch’io… Mah… Sembra quasi abbia bisogno di giustificarsi di qualcosa. E quando succede questo di solito significa che c’è qualcosa che non va’, ma questi sono indubbiamente fatti suoi. Nessuno credo voglia etichettarla o giudicarla, ma quello che non capisco è perché dovrebbe sentirsi accusata se qualcuno ha chiamato le cose per nome??? Esistono per questo le parole, no?… Come stiamo indietro ancora… come siamo bigotti…. 😉
Gionspenser says:
Ottobre 1st, 2006 at 9:03
La scoperta dell’acqua calda.
Della serie “parla come mangi”, rubrica dell’ormai scomparso settimanale di resistenza umana, ecco la traduzione dell’intervista della Tamaro: sono una suora.
vi says:
Ottobre 1st, 2006 at 11:18
ma è completamente folle… “dovrei avere qualche istinto saffico che non mi risulta di avere…” ??? …da legare…
Molly says:
Ottobre 1st, 2006 at 11:40
Dici che la sua compagnia abbia una vita triste, Giulia, perché sta senza sesso da 18 anni. Pensaci bene: sarebbe più triste scoparsela.
Y says:
Ottobre 2nd, 2006 at 7:55
Triste triste per il fatto che alla fine il risultato è il solito allarmante quadro che ne viene fuori della società di oggi… INDIVIDUALISMO vs DIRITTI CIVILI.
E che poi ce lo facciano anche passare per il verbo di una letterata…
Non so poi se qualcuno abbia visto l’accoppiata da Fazio ieri sera: Bindi/Tamaro
+++ (Ministro ma quando vi incontrate con l’On. Vladimir Luxuria, cosa vi dite?).
BRRRR…
Giulia says:
Ottobre 2nd, 2006 at 8:47
Ma no, Molly: per ognuno c’è qualcuno. Questo sarebbe ingiusto.
Molly says:
Ottobre 2nd, 2006 at 10:25
Lo so, era una battuta 🙂
massi says:
Ottobre 3rd, 2006 at 3:33
Vista anche io l’intervista. Sapida e abilmente ‘noiosa’ (Fazio è bravo anche in questo, poco da dire). Sorvolo sul fatto che quando ha iniziato a parlare della gioia di badare al suo cavallo di trenta e passa anni non ho potuto non pensare a un altro recente baluardo dei nuovi cattolici. Sorvolo pure sul fatto che la Tamaro abbia espresso commenti inorriditi sull’eventualità di formare una famiglia (scapperebbe col suddetto cavallo al galoppo, dice. Mooolto cattolico). Quello su cui non riesco a sorvolare è l’idea cbe dichiari di avere una compagna, ma che con lei non ha rapporti sessuali. ‘Pudore’ nel dichiarare la propria ‘sfera sentimentale’ (omosessualità? no. omoamicizia? Mah..) eppure niente pudore nel dichiarare la natura (non) sessuale del loro menage. Curioso, quantomeno. Poi, ascoltando certe dichiarazioni, mi verrebbe un’altra riflessioncina che riguarda la cultura omosessuale femminile del paese in cui viviamo e alcuni tri(s)ti stereotipi su cui ancora campa, derivati da una ‘traduzione di genere’ dei rapporti uomo-donna. Ma lascio cadere l’argomento, che è meglio [cit.]
cical0ne says:
Ottobre 3rd, 2006 at 9:55
perche cancelli quello che scrivo? e’ vergogna o vanita’ la tua ?
Giulia says:
Ottobre 3rd, 2006 at 10:58
E’ noia, cicalone. Scrivi cose senza senso. Scrivi cose con un senso e io le posto, altrimenti rassegnati ad essere moderato a vita. Fine del discorso.
stefanopz says:
Ottobre 3rd, 2006 at 11:46
Vorrei cercare di non essere volgare, ma a me la Tamaro fa due palle sia da omo che da etero, sia da casta che da lasciva.
Una quindicina di giorni fa Dave Letterman intervistava Anne Heche, l’attrice nota per la sua storia con Ellen DeGenerees (fate finta che ho scritto tutti i nomi in maniera corretta)e ora sposataconunfiglio.
Anne diceva semplicemente che la cosa bella è amare (e, ove possibile, essere riamati): donna o uomo diventa secondario.
E se fosse così semplice il senso della vita?
Alex says:
Ottobre 4th, 2006 at 3:44
Mi sa tanto di “sono quasi alla frutta, dunque mi gioco la carta sesso (anche coperta) per far parlare di me un 3-4 giorni”.
Alla fine dimenticheremo anche questa nuova speculazione sulle emozioni della vita. Intanto chi può si faccia una sana tr*****a alla sua salute. 🙂
medo says:
Ottobre 8th, 2006 at 11:17
“bi|gòt|to” agg., s.m.: che, chi dimostra una religiosità eccessiva e puramente esteriore