Ledschengendlemenn

pubblicato da Giulia lunedì, Maggio 24, 2004 13:04
Aggiunto alla categoria Target du jour
Commenti disabilitati su Ledschengendlemenn

L’inglese è forse la lingua con più varianti nel mondo. Ogni paese dove viene parlato ne ha prodotto una versione indigena, più o meno ufficialmente accreditata. Nessuna di queste varianti, tuttavia, mi risulta affascinante come quella, nostrana, della quale ho potuto rilevare l’esistenza nell’ultimo anno.

L’inglese ferroviario.

Chi come me vive sugli Eurostar sa di cosa parlo. Appena il treno parte, l’annuncio della gentile voce campionata (che sbaglia la pronuncia di Caorle, mettendo l’accento sulla “o” invece che sulla “a”) viene srotolato in un compìto inglese di marca britannica. L’unica cosa che mi lascia perplessa è l’uso della preposizione for al posto di to per indicare la destinazione, ma per il resto tutto in ordine.

Circa mezz’ora dopo, si aprono i servizi bar.

La voce dell’uomo (più raramente una donna) Chef Express ha quasi sempre un marcato accento centroitaliano. Annuncia in tono monocorde che signore e signori nella carrozza 5 stanno per aprire i servizi di ristorazione e caffetteria, i signori viaggiatori blah blah.

Immediatamente di seguito, a beneficio degli stranieri a bordo, parte l’annuncio in inglese, che fa più o meno così:

LedschengentlemennTrenitaliaenChefExpressulcmshghhrffbrd
cochnamberfvrestorànsnduicic
trvlabrdEurostaritaliatreinsghhhschhhprrrt.
Tenchiuforiurcaindattenscion.

Che tanto varrebbe farlo leggere da Gruff Rhys, ubriaco, in gallese stretto.

Non so quanti stranieri capiscano che se vogliono un caffè devono andare nella carrozza 5, e quanti invece pensino di essere stati invitati a compiere riti satanici nelle toilette. Però ne vorrei parlare con la Zanichelli.

C’è margine di lavoro per un dizionario, qui.

Commenti e ping chiusi.