Finocchio sarà lei

pubblicato da Giulia giovedì, Aprile 6, 2006 10:28

Del Noce e Giletti non sono omosessuali. La precisazione, che in un paese civile sarebbe stata accolta con un paio di sbadigli e qualche garbato “esticazzi”, viene ripresa a letteroni da TgCom (sul Corriere e su Repubblica.it, grazieadio, niente).

Ma paese civile non siamo, se Vladimir Luxuria può essere bersaglio di lanci di finocchi esclusivamente sulla base della sua sessualità, e una parlamentare di destra si può esibire impunemente in un patetico “meglio fascista che frocio”. Nel paese civile (che non è il nostro), l’orientamento sessuale di una persona non influenza il giudizio sul suo operato, e la camera da letto è un fatto privato, né segreto né sbandierato. Nel paese incivile ci si divide ancora in “normali” e “froci”, e i secondi, quando non vengono ghettizzati, attaccati e privati dei diritti civili, sono come minimo oggetto di velato scherno negli ambienti di lavoro.

La Rai è una roccaforte del vecchio machismo italiano. I dirigenti sono tutti maschi, e le donne presenti si dividono grossomodo fra le decorative (a cui qualsiasi direttore può tastare impunemente il culo, con grandi risate di tutti i presenti, donna compresa) e quelle che scivolano nell’ombra, mandando avanti tutto giorno dopo giorno. La Rai è ferma agli anni ’50. Un uomo apertamente e tranquillamente omosessuale non potrebbe resistere a lungo in una posizione di prestigio, non senza dover subire giorno dopo giorno battute, frecciate e risatine. Non senza essere considerato un “mezzo uomo”, inadatto a gestire giorno dopo giorno i rudi giochi di potere che si consumano all’interno di questo feudo dell’omofobia nazionale. Non stupisce che due uomini un po’ in ritardo sui tradizionali traguardi del machismo (matrimonio, figli, amante piazzata a condurre qualcosa) tentino di difendersi da quella che in Italia è tuttora un’accusa infamante. Difendersi, a prescindere dalla fondatezza dell’accusa stessa.

A Del Noce e Giletti vanno, quindi, la mia comprensione e un dovuto, sonoro “esticazzi”.

Commenti e ping chiusi.

16 commenti to “Finocchio sarà lei”

  1. luisa says:

    Aprile 6th, 2006 at 12:00

    Giulia, hai ragione. Soprattutto quando dici che ciò che si fa in camera da letto non andrebbe sbandierato. Pensa solo all’operazione di Cecchi Paone che ora non parlae non scrive d’altro. Artisti che in qualunque intervista si fanno domandare da chiunque quante volte lo fai, con chi, dove… machissene…

  2. Joe Tempesta says:

    Aprile 6th, 2006 at 1:18

    Nel paese civile (che non è il nostro), l’orientamento sessuale di una persona non influenza il giudizio sul suo operato

    Vero. Però è anche innegabile che Niky Vendola è ha vinto le primarie anche perché è gay, il che rappresenta quel rovescio positivo della medaglia che descrivi.

    In Rai, ma mica solo in Rai, i gay devono essere come Malgioglio, appariscenti, perché così uno che lo guarda può percepire chiaramente la differenza tra sé e lui; altrimenti sono destabilizzanti.
    D’altra parte in quel coacervo di cattivi sentimenti mascherati da buoni che è la trasmissione “Amici” di Maria de Filippi, non molto tempo fa una signora del pubblico ebbe a dare del mezzo uomo a uno dei ragazzi proprio perché apparentemente omosessuale.
    Concordo con te sulla questione di Del Noce e di Giletti: più che fare spallucce noi ad ascoltare le loro “difese”, avrebbero dovute farle loro: “Del Noce, ma lei è gay?”, “Anche fosse?”. Ecco.

    Cecchi Paone, invece, penso che faccia bene a fare quello che fa: come dice luisa “non parla e non scrive d’altro”. A parte che non è vero (ottime le sue trasmissioni storico/divulgative), io credo che un Cecchi Paone faccia solo bene all’accettazione dell’omosessualità. Certo, se invece di fare outing in tempi di campagna elettorale lo avesse fatto in altro più neutro momento, non avrebbe provocato i pregiudizi che si porta dietro.

  3. viscontessa says:

    Aprile 6th, 2006 at 1:25

    Purtroppo il nostro paese è ancora profondamente cattolico e laicità del nostro stato è solo un obbiettivo e non è un traguardo.
    Difficile anche per quelli della mia generazioni cresciuti con genitori che hanno fatto la guerra e hanno votato DC finchè hanno potuto, liberarsi dal vischioso liquido amniotico della propria famiglia.
    E’ necessario, per affrancare da questa morale cattolica che esalta continuamente la famiglia vecchio stampo dimenticando volutamente ogni altro tipo di rapporto, una consapevolezza e uno sforzo che prevedono un’apertura mentale che non viene comunque favorita in nessun modo, soprattutto dalla televisione di stato che rappresenta comunque uno strumento educativo nostro malgrado.
    La derisione e la ghettizzazione dell’omosessualità, è soltanto uno degli aspetti più deplorevoli di questa morale che sussurra ipocrita dietro alle donne che non sono sposate a quelle che non hanno figli o che vivono la propria sessualità con consapevole libertà.
    Niente di tangibile, ma solo questa impalpabile discriminazione che rende difficile a chi ne è colpito, affrontare di faccia il nemico.

  4. Molly says:

    Aprile 6th, 2006 at 1:59

    Dopo Luttazzi, Biagi e Santoro: Blasi.
    Si vergogni, signorina! 🙂

  5. do says:

    Aprile 6th, 2006 at 2:09

    Se non fossi ateo penso che ringrazierei dio ogni giorno per avermi fatto emigrare. Giulia, tu non sai la vergogna che provo ogni volta che devo parlare di politica italiana e della società italiana qui in Francia. Se almeno l’Italia fosse un paese conservatore ci sarebbero idee da combattere. Invece no, l’Italia è solo un grosso paesino di campagna conformista.

  6. Giulia says:

    Aprile 6th, 2006 at 3:24

    Sono d’accordo con Joe Tempesta, e aggiungo che Malgioglio, che è simpaticissimo, ha rutto il diritto di essere “flaming queen”, come Luxuria di candidarsi al Parlamento in tailleur. Il problema è che non si danno altre varianti di sessualità: o sei “ovvio”, schierato, evidente, oppure sei nel mirino.

  7. valeria says:

    Aprile 6th, 2006 at 5:13

    forse (ma dico forse) hai un tantino generalizzato sul ruolo delle donne in rai. 🙂

  8. Giulia says:

    Aprile 6th, 2006 at 5:36

    “Grossomodo”, ho detto.
    E’ grossomodo quello che vedo, però.

  9. stone says:

    Aprile 6th, 2006 at 10:17

    Te sei una di quelle donne che scivolano nell’ombra e che mandano avanti tutto? 🙂

  10. Giulia says:

    Aprile 6th, 2006 at 11:11

    No, io sono il “grossomodo” 😀

    (Sono lì da troppo poco tempo per mandare avanti alcunché, e non sono decorativa.)

  11. IL MIO REALITY says:

    Aprile 7th, 2006 at 3:14

    Fatto sta che smentendo la sua “presunta” omosessualità, Del Noce non ha fatto altro – attraverso un meccanismo paradossale – che confermare le voci che lo dicono tale.
    Peccato che un uomo esperto di comunicazione come dovrebbe essere il direttore di Raiuno non abbia valutato questa cosa.
    Alcune volte il silenzio è d’oro (Alessio Bertallot docet)…

  12. Giulia says:

    Aprile 7th, 2006 at 3:41

    Infatti, io gli avrei raccomandato un sonoro “cazzi miei”. La gente la deve fare finita e smetterla di giudicare gli altri da chi vanno a letto. Che vergogna.

  13. Mario Magnotta says:

    Aprile 19th, 2006 at 6:25

    La civiltà di un paese non si misura in base agli ortaggi lanciati verso un frocio (Vladimir Luxuria) che per 10 anni ha passato il suo tempo libero in tv a ciarlare di sesso, balli di gruppo e quant’altro, con tanto di ananas e grappoli di uva in testa. Questo, nel tempo libero. E nel lavoro? Al Mucca Assassina, a scopare nel locale in mezzo ad altri froci e a toccarsi in pubblico.
    Su questo blog c’è scritto che chi lancià ortaggi a Vladimir Luxuria non è una persona civile.
    Su questo blog c’è scritto che chi si veste da donna e passa 10 anni in tv a dire “frocio è bello” con la testa piena di ortaggi, salvo farsi trovare nei locali notturno con decine di sudamericani nudi e ansanti è una persona civile.
    Bella lì, ciao.

  14. Mario Magnotta says:

    Aprile 19th, 2006 at 6:38

    ps: tra l’altro non sta scritto da nessuna parte che “in un paese civile sbadiglierebbero ad una notizia simile”. perché non sta scritto da nessuna parte? perché non vuol dire un cazzo, semplice. però bisognerebbe rifletterci, e per farlo bisogna perdere un po’ di tempo: capisco che non è da tutti.
    non è assolutamente vera ed è confutabilissima la tesi del “i gay non fanno notizia, è un fatto privato, bla bla bla”. gli omosessuali sono un errore del naturale decorso della natura, e gli errori della natura sono sempre d’attualità. basti pensare ai trisomici: sono un problema attuale, se ne parla, se ne parlerà ad libitum.
    mettete in moto il cervello e fate attenzione alle parole: non sto dando accezione positiva o negativa ai froci: non me frega niente, liberi di incaprettarsi tra loro, non mi sognerei mai di limitare la libertà che devono avere né di giudicarli in base al traffico nel cavo rettale. in tutti i sensi: cazzi loro.
    tengo a far notare che “nei paesi civili” (che, secondo VOI dovrebbero essere tipo la francia, la germania, la spagna, il regno unito, l’olanda, la scandinavia, eccetera) non è assolutamente vero che “non se ne parla” e che cose del genere passano in secondo piano. lì come qui, se passa un frocio in strada la gente si gira. lì come qui ci sono locali appositi per i froci perché nei locali per i normali (le virgolette le lascio a chi ha problemi ad accettare le diversità) la gente seduta al tavolo accanto ad un altro tavolo popolato da froci passa il tempo a guardare e, a volte, a schignazzare. ma ciò non accade solo con i froci. accade a chi è grasso, accade a chi è brutto, eccetera. mi fa un po’ pena vedere tutte queste attenzioni “da persone civili” (ahahahah?) nei confronti dei froci e questo considerarli normali e scandalizzarsi e considerare non_da_persone_civili mettersi a ridere se una checca persa ci passa accanto ed è più profumata di una mignotta. tra l’altro so benissimo (e non mi servono le vostre risposte) che in passato a scuola avete riso del ciccione, avete sorriso di quello brutto che ci provava con voi, avete sorriso della bellissima e stupida che non capiva mai un cazzo di niente, avete sorriso del calciatore idiota che non sa dire 3 parole in italiano, del negro che mendica, della donna che fa sport ed è ovviamente ridicola, del frocio che si veste come una donna e sembra piu donna della vostra ragazza.
    di nuovo, bella lì.

  15. Giulia says:

    Aprile 19th, 2006 at 8:57

    Avrei potuto non approvare questi inutili sproloqui, ma ogni tanto è il caso di dare anche all’ignorante la possibilità di esprimersi.

    Se non altro, ci si consola di non essere come lui.

  16. A.Z. says:

    Maggio 23rd, 2006 at 1:25

    Che questo non sia un paese civile, politicamente parlando, gia’ lo si e’ visto anni fa col lancio delle monetine a Craxi e poco tempo fa con lo spargimento di letame davanti la residenza romana di Berlusconi da parte di un consigliere comunale.