Le lacrime in tasca

pubblicato da Giulia lunedì, Febbraio 13, 2006 22:37
Aggiunto alla categoria Sono fatti miei

Sono una che piange parecchio, per le cose ovvie e per quelle meno. Se mi arrabbio piango (ma mi devo arrabbiare tantissimo). E questo è normale. Meno normale, probabilmente, è che io pianga quando qualcosa mi piace moltissimo. Per esempio i neonati, e non è una roba di orologio biologico: i neonati mi hanno sempre fatto venire le lacrime agli occhi. Sia da vicino che da lontano che in foto. Volete vedermi lacrimare seriamente? Abbandonatemi in un reparto maternità. Funziona tipo Superman con la kryptonite.

Da un po’ di tempo in qua sono in fissa con i Go! Team. E che c’entra? C’entra. Provate voi a mettere Ladyflash a palla nell’iPod e a camminare lungo un viale di Roma in una giornata di sole accecante. Non vi commuove, tutta quella bellezza in un colpo? E vabbè, non siete me.

Ho quasi pianto anche a Telethon, quando Cammariere ha cantato L’arca di Noè. OK, non ne vado fiera. Ma la mamma me la cantava per farmi dormire, per cui ho almeno una scusa. Deboluccia. Ma ce l’ho.

Per dire, non sono una che piange con i film (non spesso, almeno). Però provate a lasciarmi da sola davanti a un video di quelli in cui tutti si vogliono bene e collaborano e alla fine riescono in un’impresa, piccola o grande che sia. Che so, tipo Força di Nelly Furtado. Ma ultimamente mi sono commossa anche davanti a un video delle Sugababes, per cui comincio seriamente a pensare di avere bisogno di cure.

Lo zenith della commozione gratuita credo di averlo toccato due estati fa. C’erano le Olimpiadi. Ero a casa del compagno di divano, e scanalando incontriamo la cerimonia di premiazione per il tiro al piattello. Alla consegna delle medaglie avevo già il broncetto tremulo. Quando sono partiti gli inni nazionali ho cominciato ad asciugarmi la faccia con le mani. Per il tiro al piattello.

Perché vi racconto tutto questo? Perché anche adesso ci sono le Olimpiadi. Le Olimpiadi (invernali, estive, non mi formalizzo sulle temperature) sono tipo i neonati, ma alla decima. Se quest’anno non ho pianto durante la cerimonia inaugurale è solo per via dell’orrenda colonna sonora scelta dai curatori, degna di una festa della bocciofila. Però l’entrata della bandiera olimpica, retta da alcune delle mie donne preferite al mondo (Susan Sarandon, meravigliosamente spettinata, e Isabel Allende, meravigliosamente minuscola) mi ha commossa un pochino. Poi stasera c’è il pattinaggio, e la cerimonia del pianto è già cominciata: è stato sufficiente il Libiam nei lieti calici che accompagnava l’esercizio dei russi. Se Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio imbroccano il programma, potrei scattare in piedi e cantare l’Inno di Mameli. Tutto a singhiozzi.

Commenti e ping chiusi.

55 commenti to “Le lacrime in tasca”

  1. Giulia says:

    Marzo 3rd, 2006 at 11:07

    Eh, Teresa, ma se il tuo fidanzato è lontano e non puoi ragiungerlo che fai, aspetti (attendi) o te ne trovi un altro?
    Il tuo discorso potrebbe avere senso fuori dal contesto di questo scambio, giusto?

  2. Teresa says:

    Marzo 3rd, 2006 at 8:02

    Infatti tra un mese cambierò Stato e lingua…una scelta affrettata ma che vale la pena di vivere…
    😉

  3. Edo says:

    Luglio 15th, 2006 at 2:21

    Ci ho pensato tutto il giorno, ed ecco che ricordo: a me fa piangere il video di “Electrobank” dei Chemical Brothers (quello con la ginnasta che vince la gara nonostante la caviglia dolorante, in barba alla bionda sbruffona). Alla fine, quando lei solleva il trofeo in braccio all’allenatore, mi prendono i brividi e si aprono le fontane.

    Credevo di essere l’unico essere umano al mondo a cui venissero i brividi seguiti da lacrime di gioia x un video dei chemical…grande!!!.quella ragazza è come se fosse mia figlia

    Anch’io!!!!…credevo di essere l’unico essere umano al mondo a cui venivano i brividi pre tutto il corpo seguiti da lacrime x un video dei chemical brothers….ho 24 anni ma quella ragazza che lo mette in quel posto a tutte le antipatiche delle avversarie alla faccia dell’infortunio mi commuove come se fosse mia figlia!!!!…Grande!!!

  4. antonio says:

    Agosto 6th, 2006 at 1:12

    ciao Giulia,vorrei sapere dov’è possibile trovare l’inno cantato dalla bambina durante l’apertura delle olimpiadi di torino 2006.grazie

  5. Giulia says:

    Agosto 6th, 2006 at 2:13

    Non ne ho la più pallida idea.