Peccato, niente Blob
pubblicato da Giulia venerdì, Gennaio 13, 2006 22:38Ero in regia audio, quando Berlusconi è entrato nello studio. Sono scesa da dietro le quinte mentre lui faceva il suo ingresso, per cui mi sono persa la dinamica della comparsata. In quel momento era in onda Livio, con Teatrando, e c’è chi non è si è lasciato sfuggire la coincidenza.
Dicevo, ero in regia audio, per risolvere delle questioni tecniche legate ad una rubrica che sto per far partire. Alzo il naso dal mixer audio al monitor, e me lo vedo lì. Liftato. Abbronzato. Truccato.
Non faccio neanche in tempo a pensare “deve essere andato al trucco subito dopo di me”. Veramente, il pensiero mi viene adesso. In quel momento, non ci penso: penso una roba tipo
nnnoooooooooooarrggggghhhhhhhhh
o anche
ma non ci credooooooorrrgghhhhhhh
Sapevo che era in giro per la palazzina. Quando sono scesa dal trucco, in cortile c’era un insolito affollamento. Telecamere. Gente in generale. Un’agitazione insolita, più da matrimonio che da emergenza.
“Visto da dietro, è straordinariamente chiomato” confida un autore, ridacchiando.
Comunque. Non avendolo visto entrare, non so come ci sia arrivato (in scaletta, lo giuro, non era previsto). Credo (ipotizzo, temo) lo abbia portato dentro una mia collega sua grande fan, la stessa che, mentre parlava gli faceva (visto, questo sì, l’ho visto) le carezzine sulla schiena. E che poi se n’è andata in giro tutta contenta per tutto il giorno, mentre noi pensavamo “parcondicioparcondicioparcondicio” e meditavamo operazioni compensative che presumibilmente non avranno mai luogo, data l’apparente casualità della comparsata.
Non l’ho visto entrare, non l’ho sentito parlare: la regia audio era un tripudio di pugni alzati e inni russi. Avete presente quando gli italiani vanno all’estero, e si sentono e diventano ancora più italiani mangiaspaghetti mamma mandolino? La vista di Berlusconi ha la capacità di trasformare il più blando elettore di centrosinistra in un bolscevico mangiabambini.
Ho aperto la porta della regia audio mentre passava il suo entourage. L’ho richiusa.
“Non gli hai fatto la seconda domanda?” Mi ha domandato qualcuno, al telefono.
No.
Più tardi ho sentito un’altra mia collega riferirsi a Berlusconi come a “Lui”. Le ho detto che quel modo di indicare il Presidente del Consiglio non si usava da più di sessant’anni, ma non ha capito.
Poi, per fortuna, ho avuto da fare.
stone says:
Gennaio 13th, 2006 at 10:44
vanti popolooo alla riscossaaa bandiera rossaaa trionferà!
maso says:
Gennaio 13th, 2006 at 11:32
Che modestia… tutto
Mark says:
Gennaio 13th, 2006 at 11:44
E scommento che mentre diceva “Lui” si sentiva distintamente la elle maiuscola.
jacko83 says:
Gennaio 14th, 2006 at 12:03
Incontri ravvicinati del terzo tipo.
Io che sono in germania, e che mi sento sereotipato sotto ogni punto di vista, preso per il culo dai professori di diritto della comunicazione perché sono italiano.. e tante altre cose..
Ale says:
Gennaio 14th, 2006 at 4:27
Ma che colleghe hai…meglio che hai avuto da fare.Lui alle prossime politiche riperderà tutti i capelli dalla delusione. Concordo pienamente con te quando dici che alla vista di Berlusconi il più moderato elettore diventa un vero compagno!ALE
seralf says:
Gennaio 14th, 2006 at 1:15
secondo me al trucco te lo sei perso perchè ti è passato sotto al naso senza che lo notassi 😉
danmartin says:
Gennaio 14th, 2006 at 3:00
Ah ma allora era vera sta cosa! Giulia non avrei mai voluto essere al tuo posto, te lo dico sinceramente. 🙂
Giulia says:
Gennaio 14th, 2006 at 3:05
Neanche io: infatti, per fortuna, non ero al mio posto 😉
Barcellonese says:
Gennaio 14th, 2006 at 7:07
Io mi sarei infilata 2 dita in gola e gli avrei vomitato addosso, così, senza tanti fronzoli, e poi mi sarei scusata dicendo di essere stata vittima di un acuto et improvviso mal de panza…
Lorenz says:
Gennaio 15th, 2006 at 12:13
Non l’ho visto entrare, non l’ho sentito parlare: la regia audio era un tripudio di pugni alzati e inni russi
Ecco, questa l’avrei voluta davvero vedere… 🙂
Manuela says:
Gennaio 15th, 2006 at 1:03
Hai scritto bene. Quando appare Berlusconi si svegliano gli istinti primordiali del peggiore comunismo. Non hanno altro da fare se non attaccarlo e io quando tutti sono contro qualcosa o qualcuno ho la netta sensazione che abbiano torto. Complimenti, bel blog. Lo vedo da poco, ma mi piace molto.
Giulia says:
Gennaio 15th, 2006 at 11:18
Manuela, vedi, in base a questa logica dovrei votare Berlusconi. Il problema è che, al di là delle esagerate manifestazioni di dissenso, quest’uomo ha fatto VERAMENTE un casino. E per difendersi dice che ha ereditato un’Italia allo sbando.
E adesso voglio trovare qualcuno che mi dica che sta meglio rispetto a come stava sotto i precedenti governi. Anche ammesso che la situazione economica fosse grave, sono riusciti a fare molto, ma molto peggio.
Oltre a questo, le reazioni finto-comuniste sono dettate dall’ottusa ripetizione, da parte del Presidente del Consiglio, della parola “comunista”. Ormai la usa come insulto. E a chi ideologicamente sta a sinistra questo dà immensamente fastidio.
Lorenz says:
Gennaio 15th, 2006 at 12:32
Sono d’accordo con quanto dici Giulia, l’unico problema è che secondo me, ciò fa il gioco di Berlusconi. L’eccessiva personalizzazione negli attacchi a Berlusconi, fa comunque in modo che se ne parli, e che si parli molto spesso di lui, con attacchi che possono sembrare esagerati (in risposta comunque ad atteggiamenti secondo me molto spesso sopra le righe dello stesso Berlusconi), come dice Manuela. Secondo me, una spersonalizzazione dei giusti (sempre secondo me) attacchi all’operato del Governo (e non di Berlusconi), toglierebbe attenzione a Berlusconi come uomo politico riportandola sui fatti, in questo, credo che il centro-sinistra sbagli.
Ah, complimenti anche da parte mia per il blog Giulia, è molto interessante e, secondo me, scritto anche molto bene. 😉
chuk says:
Gennaio 15th, 2006 at 6:37
berlusconi: barone rampante, visconte dimezzato, cavaliere inesistente.
swampthing says:
Gennaio 16th, 2006 at 11:56
un treppiede a portata di mano non c’era?!