Ah, la tauromachia

pubblicato da Giulia venerdì, Dicembre 2, 2005 13:23

Quando arrivo, trovo Marta in evidente stato di tensione. Questo già è strano. Di solito Marta mantiene un aspetto pacifico in tutte le situazioni, essendo pacifica per carattere. Non serve neanche che le domandi cosa succede, perché appena entro alla mostra del noto artista contemporaneo dedicata alla televisione ci vuole poco a capire che ci sono dei problemi. Nello specifico, pare che la curatrice della mostra stia facendo delle gran questioni di merito sul contenuto delle nostre riprese.

A noi è stato chiesto di sceglierci un quadro e raccontare che cosa ci suscita, ci ricorda, ci evoca. Niente di particolarmente difficile, per chiunque abbia entrambi gli emisferi funzionanti, una discreta capacità di improvvisazione e una propensione alla supercazzola, come praticamente tutti i conduttori del programma. Appena entrata, io ho già individuato il “mio” soggetto, una rielaborazione della sigla di apertura e chiusura dei programmi Rai che, quando ero piccola, mi causava incubi e crisi di panico. Del quadro, in senso tecnico-estetico, non ho capito niente. Ma posso raccontare cosa mi ricorda, e perché. Che è quello che ci hanno chiesto di fare. Non secondo la curatrice, però, che dubitando della competenza di Marta in materia (Marta è laureata in storia dell’arte contemporanea: evidentemente non basta) ci ha proibito di parlare dei quadri.

Capito, siamo a una mostra e non possiamo parlare dei quadri. Perché? Perché no.

Mentre stiamo cercando di organizzarci per fare le riprese alla svelta e levarci di torno, la curatrice si appalesa di nuovo. Biondissima, elegantissima, la sento da lontano asserire che “Questa è casa mia” e quindi lo decide lei se si fa o no, che ormai l’atmosfera si è guastata ed è tesa e non si può più lavorare in serenità. E per asserirlo sbraita.
Mentre lei urla, Silvia (la regista) agguanta la telecamera e il microfono, mi passa il secondo e mi punta addosso la prima, e in un minuto la ripresa è fatta. Senza tante storie e senza nemmeno tentare di fare della critica d’arte.
Torno sulla scena del crimine, dove la curatrice sta ancora vaneggiando di competenza e incompetenza e atmosfere serene. Colgo l’occasione per spiegarle che noi non parliamo del merito artistico dei quadri: parliamo solo di quello che i quadri ci suscitano.
“Parlo solo di quello che il quadro mi dice di me stessa” spiego, cercando di trovare un tono conciliante.
“Di te stessa?” sbotta lei, incredula.
“Sì, l’arte dovrebbe servire anche a quello.”
Non me la sono saputa tenere, ma forse avrei dovuto.
“Va bene, tutti fuori! Così non si può lavorare!” E supplemento di urla e di “sono stata aggredita” e altre e varie assurdità sul tema.
A questo punto capisco quello che avrei dovuto capire subito. Vale a dire che c’è chi crede che l’arte possa essere portata al pubblico senza filtri, e che un’opera d’arte possa trasmettere emozioni a chiunque, al critico come al metalmeccanico. E quelli che invece organizzano mostre di un certo livello per gente di un certo livello. La nostra, oltre ad essere apparentemente priva di qualsivoglia abilità relazionale, non sembra appartenere alla prima delle due categorie.
Mi metto sciarpa, cappellino e giacca e me ne vado. Il mio piano di vita non prevede le aggressioni da parte di una wannabe Peggy Guggenheim con apparenti problemi di ego.
E la mostra, aggiungo, non l’ho nemmeno vista.

Commenti e ping chiusi.

10 commenti to “Ah, la tauromachia”

  1. lunarosa says:

    Dicembre 2nd, 2005 at 2:20

    Ma la mostra del famoso artista contemporaneo non era curata da un famoso critico d’arte dal famoso ciuffo assassino?
    Così cita infatti il (verbosissimo!!) comunicato stampa della mostra.
    Con cotanto riferimento culturale, si spiegherebbero un bel po’ di comportamenti aggressivi e maleducati…

  2. Molly says:

    Dicembre 2nd, 2005 at 2:51

    Avresti dovuto dirle che essere autoritari non significa necessariamente essere autorevoli. Ok, questa non è autoritaria: è semplicemente una stronza. Ma poi non torna il gioco di parole :D).

  3. Superqueen says:

    Dicembre 2nd, 2005 at 3:16

    Sono pienamente d’accordo con Molly: questa è una stronza, c’è poco da fare. Pretendere di far passare l’arte come prerogativa di una ristrettissima elite nel 2005 mi sembra davvero un comportamento anacronistico ed irritante.

  4. Marco says:

    Dicembre 2nd, 2005 at 6:25

    La curatrice, più che tutto mi sembra che cerchi di curare i propri interessi economico- personali…
    Un quadro, qualsiasi quadro anche un disegno di un bambino, è un concentrato di emozioni rappresentate e di emozioni suscitate.
    Forse la “biondissima” l’arte la vede come un business e non come un sentimento, anche il più marcio della terra può provare emozioni davanti ad un qualsiasi quadro, senza essere curatrici, critici d’arte o cos’altro!
    La curatrice piùttosto penso che andrebbe curata…mentalmente!

    P.S. Ciao a tutti è il mio primo post su questo blog, è davvero bellissimo!!!!

  5. p r e s i d e n t e says:

    Dicembre 2nd, 2005 at 10:37

    Non può essere che la tipa non trombi più da un bel po’ e sta semplicemente andando a male?

  6. Giulia says:

    Dicembre 3rd, 2005 at 11:26

    L’ultima notizia è che gira la voce che sono stata cacciata dalla mostra di Schifano dalla curatrice, e che sono rea di avere infangato il nome della Rai come istituzione 😀

  7. NickNite says:

    Dicembre 5th, 2005 at 1:18

    Giulia, e tu mandali a fare un giro nel paese di Fanculo!!! Ma vedi un po’ queste seghe che si arrogano il diritto della cultura quando proprio il salto sta nell’aprire a tutti il mondo della conoscenza (libri, giornali, internet, tv, ecc..ecc…). Io odio quelli che se la tirano perchè non hanno capito che la cultura senza passione è solo fredda ed inutile erudizione…Vabbè va…il mondo sta girando al contrario, ormai ne sono certo…Ah, son sempre piuù preso da una…è troppo grandissimissima (volevo dirlo a qualcuno)…ciao

  8. Giulia says:

    Dicembre 8th, 2005 at 5:09

    Mi si comunica che gli eredi di Schifano hanno disconosciuto la mostra, considerandola “basata sull’ignoranza”. Olé.

  9. arianeve says:

    Dicembre 12th, 2005 at 2:31

    ogni tanto ci sono soddisfazioni nella vita!
    ^__^

  10. sara says:

    Dicembre 13th, 2005 at 1:00

    …chiedo scusa, guardo poca tv: che programma fai?