Son giorni in cui mi piacerebbe tanto essere neocona. Sarebbe bello avere la certezza matematica, anzi, teologica, delle mie ragioni. Inneggiare ai miei leader forte del fatto che le regole, ora come ora, le stanno facendo loro (e poco importa se costano sofferenza, morte e povertà milioni di persone, e se nel frattempo affamano anche il paese in cui vivo: io c’ho l’Adsl e il culo al caldo, chemmenefrega?), e ignorare beatamente che la parte politica che sostengo mi vorrebbe vedere scalza e incinta ogni giorno della mia vita, salvo poi prendere i miei figli, che si sono arruolati nell’esercito per sfuggire alla disoccupazione, e mandarli a crepare al fronte. Sarebbe bello essere così serenamente ottusa, governata da testosteroni bellici non miei. Sai che riposo, la vita.

Invece m’è toccato esser di sinistra, porcaputtana, chissà com’è successo in una famiglia placidamente apolitica e democristiana (negli anni ’80 i due termini erano sinonimi). Devo rassegnarmi, suppongo: all’esser di sinistra e al fatto che l’esser di sinistra comporta una certa dose di dubbio, indegno di un neocone. Dubbio che porta ad indagare le cose, o quantomeno a verificare le affermazioni altrui. Così, quando qualcuno suggerisce l’idea che Blognation sia un covo di bolscevichi, mi tocca andare a controllare. Niente niente che ha ragione e mi sto facendo sfuggire l’occasione di aderire a un nuovo movimento politico solo trasferendo tutta la baracca sui server del GNeri?

Allora vado e me li apro tutti, uno per uno, questi potenziali compagni. Vediamo se c’è del terreno fertile.

Macchianera: troppo facile. Neri=maledetto bolscevico. Lo sanno tutti che tiene le armi di distruzione di massa dentro l’armadietto del bagno. Cioè, io non le ho viste, ma me l’hanno detto quelli che sono andati a mangiare i Quattrosalti in padella a casa sua. E poi mi ci fa scrivere, su Macchianera, per cui deve essere per forza un compagno.
Bambolescente: boh? Una volta le ho proposto di rifare il femminismo. Sta ancora ridendo. Normalmente si occupa di arte contemporanea e cazzi suoi, ma forse i post sono scritti in linguaggio cifrato.
Bassoatesino: una scorsa alla prima pagina fa pensare che si occupi prevalentemente di cinema. Nota arte bolscevica, come ben sanno Clint Eastwood e Charlton Heston. Bene, bene.
Bendix: bolscevica. Non ci piove. Fa anche ridere. Con il Bagaglino non succede.
Biografilm Festival: cinema anche qua. Bene, bene.
BlogNews: a occhio, un aggregatore di post. Bolscevichi.
CaveBlog!: bolscevico, sembra. Cioè, a occhio parla di blog, ma i blog che cita sono tutti bolscevichi. Credo. Oddio.
DaveBlog: bolscevico, lo dice anche lui. Mangia bambini al forno e parla di Jeansy, che si fa abitualmente fotografare sullo sfondo di una bandiera americana, e non sono sicura che per gli americani sia un complimento.
dot-coma *:o): beh, sì, bolscevico, poco da fare.
Ecuador Solidario: bolscevico. E’ scritto in spagnolo, ma direi che sostiene progetti di solidarietà con un paese del Sud America, pertanto sta a sinistra.
Fanatic About Venice: qua diventa difficile. La Mostra del Cinema di Venezia sta a destra o a sinistra?
Giuliomozzi: bolscevico, bolscevico. Le bretelle e la "r" grattata lo confermano.
Grassilli Warehouse: bolscevico, del resto è amico del Neri.
L’Indignato: mah: a me sembra bolscevico, però lui rigetta le etichette. Secondo me è bolscevico ma non lo vuole dire.
Lino e i Mistoterital: bolscevichi. Contengono Roberto Grassilli e suonano la musica del demonio.
I Miserabili: bolscevichi. Contengono Giuseppe Genna e scrivono libri.
Pandemia: bolscevico. Il nome è un chiaro cenno alla guerra batteriologica che la sinistra vuole scatenare per ridurre il mondo a una landa desolata.
Pippol: cazzo ne so? La homepage sembra essere stata occupata da un sito che fa pubblicità a tutt’altro che la dittatura cubana.
Polare: covo di maledetti bolscevichi, forse, non si capisce. Oddio, in homepage c’è un pezzo di satira contro i toscani (bolscevichi) e uno su Beyoncé. Sono in dubbio.
Princess Proserpina: bolscevica. Tiene lezioni di sesso e sostiene Nichi Vendola. Sul blog parla quasi sempre d’altro, ma io lo so, lo so, lo so.
QuattroPassi: bolscevico. Era fidanzato con la bolscevica di cui sopra e poi c’ha la faccia da comunista.
Radionair: sembra una guida interattiva alle web radio internazionali. O forse alle web radio che trasmettono l’Internazionale. Va savoir.
RandomRomeo: ehi, ancora cinema! Arte bolscevica!
Claudio Sabelli Fioretti: bolscevico. Ma lo sapevo.
Shangri-la: legge Il Manifesto. Bolscevica.
>Skip Intro: avevo sempre pensato fosse un blog tecnologico, ma siccome mi sto convincendo che i blog siano intrinsecamente bolscevichi, bolscevico anche lui e via.
The Petunias’ weblog: legge di preferenza il Corriere della Sera. Parla raramente di politica. Non so decidermi. Ma insomma, il Neri non si sarà mica messo in casa qualcuno di così poco bolscevico?
Tom: sono tutti froci e quindi comunisti e quindi bolscevichi, e poi ci vogliamo bene.
La Vonorace: Lia Celi + Roberto Grassilli= famiglia di bolscevichi. Vivono anche in Emilia-Romagna. Il colore della casetta non dovrebbe trarre in inganno su possibili sospette aderenze leghiste. La Vonorace, oltretutto, è un virus letale inventato (o sintetizzato col Piccolo Chimico?) da Emma Grassilli. Piccole teoriche della guerra batteriologica crescono.
The Yorker: prende per il culo la Mussolini, quindi bolscevico.

Ecco, vedi che l’insinuazione era corretta: son tutti compagni. Mi sento illuminata, leggera, felice, quasi a casa. Se non fosse che io, con la mia piccola animella bolscevica, sto da un’altra parte, non vivo con loro nella Piccola Pietroburgo (no, non Cavriago, Blognation!) E allora mi domando: ma a queste politiche bisogna proprio candidare Prodi? Non vi pare che il Neri abbia una maggiore forza di persuasione, un carisma finora insospettato, se è riuscito ad attirare a sé così tanti pensatori communisti?

Gneri for Premier. E adesso scusate, ho lo spezzatino di neonato sul fuoco e mi si sta bruciando.