E sono sempre come il Bianconiglio
pubblicato da Giulia mercoledì, Novembre 10, 2010 13:11Aggiunto alla categoria Una che scrive
Veloce veloce, perché stamattina ho pochissimo tempo e anche a dire “Ho pochissimo tempo” perdo altro tempo e quindi se non avessi specificato che avevo poco tempo avrei perso meno tempo e oh, basta. L’intervista che mi ha fatto Cristiano Sanna Martini su Tiscali.it.
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corpo10 says:
Novembre 11th, 2010 at 10:25
Certo il paradosso del tempo ha la sua efficacia. Dall’intervista si capisce una non scontata verità letteraria: il giovane Holden in fondo era più maturo dei suoi coetanei ma non per questo maledetto o del tutto disadattato. Un romanzo ha sempre valore, poi può essere bello o brutto, ma ci vuole anche l’intelligenza del lettore per non cadere negli stereotipi.
Giulia says:
Novembre 11th, 2010 at 2:31
Io ho sempre letto Holden con enorme simpatia, trovandolo del tutto normale nella sua ricchezza di pensiero e fantasia, e commovente nel suo tentativo di elaborare il lutto. Holden Caulfield ti rimane per la completezza con cui riassume l’esperienza dell’adolescenza per una persona sensibile e intelligente.