La realtà secondo il TG5
pubblicato da Giulia domenica, Novembre 1, 2009 20:57C’è qualcosa di profondamente disturbante in un telegiornale nazionale che, nell’annunciare la morte di una nota mistica oggetto di un diffuso culto popolare, affermi che “Fra le sue capacità c’era quella di parlare con le anime dei defunti, gli angeli, Cristo e la Madonna”. Così, senza nemmeno un dubitativo, un condizionale, un “si dice”. Ufficialmente, neanche il Papa parla con Dio: una donna che avesse una linea diretta accertata e certificata con il Creatore, più che Papa sarebbe stato il caso di farla Presidente del Mondo. Se diciamo che Natuzza Evolo era in grado di parlare con Cristo – che, lo ricordiamo, per la teologia cattolica è incarnazione diretta della divinità – che cosa stiamo ancora qua a questionare sull’esistenza di Dio? Chiamiamo quelli della UAAR e avvertiamoli che hanno toppato, andiamo a fare gné gné gné agli ebrei, avvertiamo i musulmani che il nostro Dio è più grosso del loro e ora c’abbiamo le prove.
Invece no, ovviamente. Ma di questo al TG5 cosa vuoi che importi: è morta quella che parlava con Cristo, il quale, amandola come solo succede ai cattolici di essere amati dal loro Dio, le marchiava a sangue il suo ritratto su un ginocchio e scritte e simboli in tema sull’altro ginocchio, i polsi e la fronte. Un’altra icona popolare in stile Padre Pio è servita, a uso e consumo del popolo bue. E i telegiornali si portano avanti con il lavoro mostrandone il cadavere esposto, come con il Papa santo subito, come con il frate di San Giovanni Rotondo e tutti i santi e beati che la Chiesa si compiace di ostendere per meglio controllare la tendenza italica all’idolatria.
Ma ritorniamo a noi, al TG5 che afferma in tutta tranquillità che c’era una donna che parlava con santi, morti, angeli, Cristi, Madonne e compagnia cantando. Come se fosse una cosa banale, come se i fatti e la realtà non esistessero più.
Ah già, dimenticavo. Scusate.
catepol says:
Novembre 1st, 2009 at 9:19
e non hai nemmeno visto lo speciale oggi su ReteKalabria. Io si. Ti risparmio i dettagli…
Giulia says:
Novembre 1st, 2009 at 9:23
Sì, è che se lo fa ReteKalabria mi girano le palle, ma non mi sposta molto. Se lo fa Canale 5, secondo me, è parecchio grave.
catepol says:
Novembre 1st, 2009 at 9:55
Girano le palle anche se lo fa ReteKalabria. Non ci sono prove su nulla. Concordo con te su tutta la linea.
stone says:
Novembre 2nd, 2009 at 2:06
l’italietta è sempre l’italietta…
Cinzia says:
Novembre 2nd, 2009 at 2:29
Che tristezza! Fino ad alcuni anni fa Darwin e la sue teorie mi sembravano un dato di fatto acquisito e inattaccabile.Adesso purtroppo non è così e ci dicono anche che Natuzza Evolo
aveva un linea diretta con Nostro Signore. Si alimentano superstizioni e paure.L’unica cosa che dobbiamo fare è mantenere alta la guardia e non dare mai nessuna conquista per scontata!
Roccia says:
Novembre 2nd, 2009 at 3:45
Natuzza Evolo parlava con le divinità, Berlusconi è il più amato dagli italiani, la crisi c’è ma da questo mese è in calo (peccato che “questo mese” duri da 3 anni, ogni mese un nuovo annuncio che “c’è una leggera ripresa… a quest’ora, sommandole, dovremmo avere il PIL degli Emirati Arabi).
Mah, io non ho la tv da diversi anni e più leggo di cose inerenti la televisione (che tra l’altro sono uno degli argomenti che maggiormente occupa i blog, curioso no?) più penso che sto bene così.
PS. Complimenti per il blog
marcello says:
Novembre 2nd, 2009 at 6:38
Non avevo notato il particolare… almeno sul GR di Radiorai (mi pare quello di Radio2) un condizionale ce l’hanno messo… Quanto al TG5, beh, insomma da quando è diretto da Mimun sta veramente scendendo di livello… non mi riferisco solo alla tendenziosità delle notizie, è proprio un problema di qualità dell’informazione: c’è il giornalista che segue sempre il ‘presdelcons’ ad ogni uscita, e infatti in questi giorni gli hanno dato un paio di casi di cronaca tanto per farli fare qualcosa, visto che il nostro adorato premier è malato; poi c’è il cronista politico che si atteggia a giornalista di livello, ma poi l’opinionista per ‘a Lazzio’ in una radio romana, e questi sono solo due casi. La sera si parla di notizie serie per 10 minuti, e gli altri venti di futilità, curiosità o moda, con la Parodi che ti dà le notizie come se stesse parlando di Biancaneve, la fata turchina e zio paperone. Per non parlare poi di tutto quanto concerne la religione, ‘che siamo in Italia’, e guai in certi casi a mostrare ‘la giusta distanza’…
viscontessa says:
Novembre 2nd, 2009 at 11:28
e non hai visto poco dopo la consegna del tapiro d’oro alla Panicucci. Motivo? aveva ospitato a Mattino Cinque una delle tante santone che guariscono con l’imposizione delle mani.
Il telespettatore così mi si disorienta!
Delfo says:
Novembre 3rd, 2009 at 11:25
Aggiungo ai vostri la mia. Io non entro neppure sull’argomento relativo a queste fenomenologie dell’inusuale. Entro invece nel centro del discorso cristiano, che si fonda sul sangue. Cessai di ritenere la Bibbia parola di Dio appena lessi nella Genesi che Dio accettò il sacrificio sanguinario di Abele e rifiutò quello vegetariano di Caino. Il cristianesimo altro non è che lo sviluppo di quella barbarie: all’Agnello sacrificale dell’Antico Testamento (povero animale!)sostituì Gesù (povero figlio dell’Uomo!). Una nota lettera attribuita a San Paolo proclama che senza sangue non c’è salvezza. Mi fa pertanto orrore il Nuovo Testamento perchè aggrava la barbarie del Vecchio, con l’antropofagia, che diventa Teofagia. A meno che non si tratti di una canzonatura al sanguinario Dio del Vecchio, che andrebbe sì immolato ma non mangiato perchè disgusta. Tutta la fenomenologia del sangue è barbara. Sono da respingere perchè nemici dell’umanità tutti i così detti mistici che parlano in nome di un Dio sanguinario. Io amo solo Apollo . Auguro a tutti perpetua efebità. Delfo.
Luca says:
Novembre 20th, 2009 at 1:03
@Roccia
I telegiornali sono riusciti a sostenere che siamo in espansione (!) economica per un +0,6% del PIL nell’ultimo trimestre (contro un -6,0% dei 12 mesi precedenti). In un certo senso c’è una coerenza ed una costanza di fondo.