Fiaccolate LGBT: non solo per LGBT
pubblicato da Giulia lunedì, Settembre 7, 2009 12:11Parliamo delle cose importanti.
Domani sera, a Milano, c’è la Fiaccolata LGBT. Per chi non lo sapesse, “LGBT” è l’acronimo che designa la comunità non etero: lesbiche, gay, bisessuali, transgender. Persone che non hanno nulla di diverso da nessun altro, che da sempre subiscono molestie e persecuzioni legate esclusivamente alla loro sessualità. Una roba che non ha nessun senso, è come perseguitare qualcuno perché ha i capelli rossi o il secondo dito del piede più lungo del ditone. Una roba da Medioevo, da caccia alle streghe, da gatti impiccati perché incarnazione del demonio.
Come dice anche Marco Mazzei, molto giustamente: non è una cosa che riguarda solo gli omosessuali. Se in una società esiste una discriminazione, la cosa riguarda tutti, etero gay e indecisi: è una questione di elementare civiltà. Capisco che cercare di spiegarlo a una massa di persone che ancora pensano sia giusto marginalizzare i nomadi perché “culturalmente criminali” è piuttosto complicato (non siate timidi, fra voi lettori ce ne sono parecchi che ancora intrattengono questo bel pensierino), ma vi chiedo di fare lo sforzo di capire. La discriminazione è una ferita grave per una società che voglia dirsi civile. Le persone omosessuali sono pesantemente discriminate: non hanno gli stessi diritti affettivi delle persone eterosessuali, eppure hanno esattamente gli stessi doveri. In altri paesi, dove le unioni fra persone dello stesso sesso e le famiglie omosessuali sono riconosciute dalla legge, non c’è stato l’Armageddon, non è calato Dio con il fulminone, niente cavallette, peste o disordine sociale: dare tutela ai legittimi desideri di una coppia non ha distrutto nulla. Casomai, la gente è più serena.
Direte: vabbè, ma stanno insieme lo stesso come milioni di etero, che cosa gli cambia sposarsi o meno? Al di là delle questioni strettamente legali (che comunque non sono trascurabili: molte coppie gay sono anziane, e vanno incontro a grosse difficoltà nelle questioni ereditarie o di semplice cura dell’altro nella terza età), il riconoscimento e la tutela dell’affettività non etero è fondamentale per dare un segnale forte non solo a chi si sente autorizzato a prendere i gay a bottigliate per strada, ma anche a chi si gira dall’altra parte e non vede e a chi pensa che in fondo se lo meritano, perché se “non ostentassero” nessuno li disturberebbe. Pensiero vergognoso, e ancora una volta discriminatorio, che è ora di scrollarsi di dosso.
Le persone omosessuali sono figli, figlie, fratelli, sorelle, amici di tutti noi che in questo momento sono esposti alla crudeltà di ogni pazzo che passa in virtù del loro essere parte debole, una fetta di popolazione cui lo stesso Ministro per le Pari Opportunità nega qualsiasi riconoscimento. Un paradosso che si ripercuote pesantemente sul modo in cui la società pensa agli omosessuali: macchiette, peccatori, gente frivola e viziosa, capace solo di fare discoteca in mutande sui carri. Gente indegna di considerazione in quanto deviata. E quindi arrivano i fascisti, arrivano le bombe carta, i coltelli, i pugni, i genitori che uccidono i figli perché non riescono a sopportare la vergogna di una sessualità pubblicamente considerata come una perversione.
La discriminazione degli omosessuali non è (più) una faccenda degli omosessuali. E’ qualcosa di cui gli eterosessuali devono prendere coscienza: dobbiamo esserci, dobbiamo sostenere le fiaccolate, essere parte del dibattito, anche solo per ascoltare. Dobbiamo partecipare. Per questo io do la mia adesione anche solo simbolica al piccolo movimento a-partitico (non a-politico, però, perché cosa c’è di più politico di questo?) E spero che in molti mi imiteranno, sia che ci possano essere, sia che non possano.
restodelmondo says:
Settembre 7th, 2009 at 6:14
Grazie.
larvotto says:
Settembre 7th, 2009 at 6:40
Beh, trattare gli omosessuali come gli eterosessuali mi sembra eccessivo.
Sai, ci sono i bambini, che educazione gli diamo? Saresti contenta di far vedere a tuo figlio degli uomini vestiti di rosa e pieni di piume?
Il nostro signore, nella sua infinita bontà ci ha fatto maschi e femmine, e lo ha fatto perché bisogna procreare. Ecco, adesso rispondimi, possono due uomini (se così si possono chiamare) fare figli? La risposta è no, non possono!
Ecco perché questi uomini dovrebbero smettarla di fare cose che la natura non contempla, dovrebbero dedicare tempo alla preghiera, dovrebbero cercare una femmina a cui volere bene, sposarsi, fare una famiglia, così tutti problemi finirebbero: Il maschio ritroverebbe il suo ruolo, i bambini non sarebbero in pericolo e le donne ricomncerebbero finalmente a fare tutte quelle cose che, da sempre, competono a loro!
anto says:
Settembre 7th, 2009 at 10:43
due uomini non possono “fare” figli, ma possono crescerli meglio ma molto meglio di tanti genitori improvvisati
Giulia says:
Settembre 7th, 2009 at 11:11
Secondo gli studi esistenti, non c’è differenza fra i bambini cresciuti dalle coppie etero e quelli cresciuti dalle coppie gay. Qualsiasi difficoltà viene dall’esterno: sono bambini né più né meno sani, confusi, allegri, depressi, capricciosi, stanchi, stronzi o teneri dei figli delle coppie etero. Questo non lo dico io. Lo dicono gli psicologi che da anni li studiano per cercare di capire se ci siano differenze significative: non ce ne sono. Ma anche questo si fa finta di non saperlo, in Italia, dove non ci si degna di chiamare una Giuseppina La Delfa di Famiglie Arcobaleno per chiederle, come crescono i vostri figli? Sono felici, infelici, confusi, incazzati? Vi vogliono bene, sono problematici e ribelli più o meno di altri adolescenti? Niente, si fa finta di niente. Ci si gira dall’altra parte, si rimuove il fenomeno. In Italia si fa sempre così: si decide che una cosa non esiste (l’aborto, gli omosessuali, i figli degli omosessuali, i terremotati incazzati, la crisi economica) e si nega strenuamente che esista finché tutti si convincono che effettivamente non è mai esistita.
Valeria says:
Settembre 8th, 2009 at 9:11
Totalmente d’accordo.Tutti dobbiamo partecipare,essere presenti,smetterla di ignorare o essere superficiali,anche perchè ignoranza e disinteresse sono terreno fertile per possibili pregiudizi.
Franca says:
Settembre 8th, 2009 at 10:03
L’intolleranza ha sempre generato, nella storia dell’uomo, grandi disastri. Perseguitare gli altri nel tentativo malato di salvare il mondo non ha mai portato a niente di sano e costruttivo. E in questo momento di “sottile e strisciante” dittatura la cosa mi spaventa ancora di più
simo says:
Settembre 8th, 2009 at 2:51
Anche a BRESCIA, in PIazza della Loggia, venerdì 11 Settembre, dalle ore 20:30 alle ore 21:30.
Si partecipa da liberi cittadini, sotto la bandiera rainbow.
Chi appartiene o milita in partiti, organizzazioni politiche, associazioni
ed altre istituzioni non dovrà utilizzare i propri vessilli, simboli ed
insegne perché la manifestazione appartiene a tutti i partecipanti.
Portate cartelli e striscioni contro l’omofobia, la vostra bella faccia
sorridente e orgogliosa e tante candele per bruciare l’indifferenza.
Per testimoniare che senti l’uguaglianza
come valore irrinunciabile e che alle intolleranze non rispondi con la paura,
ma con la solidarietà e l’azione.
Anellidifumo says:
Settembre 8th, 2009 at 7:14
Grazie. E siamo due B, con Restodelmondo.
Bridget says:
Settembre 8th, 2009 at 7:31
Mannaggia che vivo al sud e non potrò esserci!!! :(((
Ma lo sai che la signora La Delfa è stata la mia prof di francese all’università??? E conosco anche la sua compagna, la prof Hoeds, e la loro stupenda bambina!!!
Bridget says:
Settembre 8th, 2009 at 7:51
ps: ma il commento di Larvotto era ironico….. VEROOO???? o_O””””
gorgio tanas says:
Settembre 9th, 2009 at 9:03
ci sono anch’io. con la mente e con il cuore. con tutto me stesso. e dobbiamo essere ogni giorno di più. perchè piano piano finirà questo periodo tremendo in cui sembrano trionfare l’intolleranza, la superficialità, la prevaricazione, l’arroganza, la violenza….
simo says:
Settembre 9th, 2009 at 9:38
Errata corrige: Causa concerto e relativi lavori di smontaggio il previsto sit-in in piazza Loggia contro l’omofobia e’ rinviato a martedi’ 15 settembre sempre alle 20,30.
Giulia says:
Settembre 9th, 2009 at 10:06
Bridget, sì, tranquilla: il commento di Larvotto era ironico (altrimenti me lo sarei mangiato) 🙂
Thumper says:
Settembre 9th, 2009 at 12:56
In effetti, prima mi sono stupita che non te lo eri ancora divorato, poi ho pensato “questo fa dell’ironia e si conoscono” e mi sono messa tranquilla. 😉
larvotto says:
Settembre 9th, 2009 at 8:24
La mia voleva solo essere una provocazione (ovviamente), ma la cosa triste è che il mio commento, altro non è che un disgustoso mash-up di tante frasi che, sigh, ho sentito in tanti anni di lavoro al supermercato.
Giulia says:
Settembre 9th, 2009 at 9:11
E infatti chi non sa chi sei quasi pensava che il tuo fosse un commento di ordinaria omofobia. Fa riflettere: siamo abituati a veder buttati fuori i pensieri più vergognosi come se fossero normali e giustificabili.
larvotto says:
Settembre 10th, 2009 at 8:17
Bingo!
E’ questo che mi fa arrabbiare.
Lentamente ci siamo assuefatti alle peggio cose; anni fa era la frase “tanto si sa che i politici rubano tutti”, e con questo, piano piano, si è inculcato nella testa degli italiani che di fronte a questo dato di fatto non c’è scampo. nemmeno con un semplice voto, opure scelta, chiamalo come vuoi.
Da lì in poi è stata tutta una discesa, e qualsiasi cosa orribile, se ripetuta dai tg e giornali per più di 10 giorni di seguito, arrivava a stancare, diventando parte della vita comune, ed accettandola così, semplicemente, come un neo brutto e peloso.
Anellidifumo says:
Settembre 13th, 2009 at 7:51
Cari miei, su QueerBlog si leggono spessissimo commenti omofobici del tipo di quello paradossale di larvotto. Il problema è che si leggono anche moltissimi messaggi di omofobia introiettata scritta da omosessuali che non si sentono gay, ossia che rifuggono dall’idea di avere dei diritti civili da chiedere. E’ un fenomeno preoccupante, secondo me.