Anche questo paese è reale
pubblicato da Giulia sabato, Marzo 28, 2009 19:39A me questa storia dell’usare l’espressione “paese reale” per indicare la maggioranza degli italiani, generalmente in senso peggiorativo, ha un po’ rotto le scatole. Non perché non sappia che in Italia c’è una massa preoccupante di persone scarsamente scolarizzate, che non leggono, non viaggiano, non parlano altre lingue (e nemmeno quella nazionale chissà che bene) e si informano esclusivamente tramite il mezzo televisivo. E che questa massa è facilmente manipolabile, perché non ha i mezzi o la volontà per fare confronti e osservare la realtà in maniera critica. Quello che mi rompe è che l’espressione implica che il resto del paese, quello che legge, si informa, critica, protesta, manifesta, chiede e pensa cose diverse, sia meno reale.
Esistiamo anche noi. Forse siamo pochi, ma ci siamo.
Thumper says:
Marzo 28th, 2009 at 8:27
Come si suol dire, pochi ma buoni…
😐
piero says:
Marzo 28th, 2009 at 8:56
esistiamo ma non contiamo un cazzo eh, almeno questa é l’impressione.
Marcus says:
Marzo 28th, 2009 at 9:48
Pensa che invece a me l’espressione piace tantissimo perchè molte volte mi riporta con i piedi per terra: spesso mi capita di frequentare un microcosmo di persone e ambienti per cui poi rimango a bocca aperta quando La Rosa nel pugno riceve 3 voti in croce o quando scopro che Scalfarotto è per lo più semisconosciuto.
virgo_sine_macula says:
Marzo 29th, 2009 at 10:34
Penso che l’espressione paese reale non faccia riferimento tanto al grado di scolarizzazione o di orientamento politico,quanto al cittadino comune che ogni giorno sgobba almeno otto ore per portare a casa un salario spesso inadeguato e che gli consente a malapena di arrivare a fine mese.Questo tipo di cittadinoche vive sgobbando e senza cercare facili scorciatoie al di fuori della legalita’ merita rispetto.
danmartin says:
Marzo 29th, 2009 at 6:00
Grande Giulia.
Anellidifumo says:
Marzo 30th, 2009 at 2:32
Siamo pochissimi, non so se buoni, ma di certo pochissimi.
E considerata la traiettoria di Scalfarotto, direi che è un bene che sia uno sconosciuto per il “paese reale”.
Chinasky says:
Marzo 30th, 2009 at 1:01
Che bel post! 😉 Mi fa sentire meno solo….
Cauterizzando says:
Marzo 30th, 2009 at 5:29
E adesso chi glielo dice a Julia Blazi che non solo non esiste un paese reale , ed uno non reale , ma che le sue gambette scalpitano e si animano proprio nel mondo televisito o multimediale che vorrebbe davvero poter essere una élite e far diventare tutti gli altri degli esclusi reali o irreali che siano? Ma qualcuno puo’ garbatamente far notare alla Blazi che lei stessa fa parte del meccanismo manipolatore del reale che da Berlusconia giù fino alle piccole sale di concerto per musica indipendente cerca di plasmare universi di simboli e simboletti per dividere gli umani e governarli meglio invece di semplificare ed ammazzare i simboli per poter essere donne ed uomini veri?
Un giorno non potrete più permettervi tv , internet , cellulari , viaggi , libri e capirete che non siete nulla senza questi idoli. Svegliatevi prima.
Marcello says:
Marzo 30th, 2009 at 6:44
Si, è una riflessione che non avevo mai fatto, in effetti… insomma l’espressione va a braccetto col classico adagio del ‘parlare alla pancia degli italiani’, come se il fine dopo tutto fosse ingozarli con un pastone in apparenza succulento con poco riguardo per le conseguenze…
Giulia says:
Marzo 30th, 2009 at 7:30
Meno male che c’è sempre qualcuno che ci richiama alla realtà con le sue sagge parole 😀
Gli mancano dei pezzi, ma fa niente. E’ sempre divertente guardare i matti del villaggio.
seralf says:
Marzo 30th, 2009 at 9:00
scalfarotto chi??
(scherzo scherzo, però ve le cercate eh :-))
Il Vecchio says:
Marzo 31st, 2009 at 11:11
«Non vorrei apparire, come dice Berlusconi, un menagramo, anche se faccio notare che questo è un problema che riguarda più lui che me, perché ogni volta che lui va al governo succedono terribili disgrazie». D’Alema M.
Questa è la mia domanda:
quanti anni campa il capo del governo?