Su Canale 5 c’è un film inguardabile. Lo sto guardando perché è inguardabile. Perché voglio vedere fino a dove si spinge l’inguardabilità e l’inutilità di un film che vuole farmi credere, nell’ordine:

a) che una che lavora a così alti livelli in un talk show così mordace possa essere così scema
b) che una che lavora con Hugh Jackman possa trovare anche solo vagamente attraente quel tonno di Greg Kinnear
c) che una che vive con Hugh Jackman possa reggere oltre le due ore senza trombarselo.

Siamo seri. A tre minuti dall’inizio del film compare Hugh Jackman, il “donnaiolo”. A cinque minuti compare Greg Kinnear, “l’uomo dei sogni”. Poteva risparmiarsi la fatica, ma sarebbe stato un film corto, se il personaggio di Ashley Judd non avesse la maturità emotiva di una bambina di dieci anni, come del resto il pubblico target di un film del genere.

Un film in cui non succede nulla. Neanche la finta di una storia. Più che un film è la rappresentazione proppiana di qualsiasi film romantico, uno schema, un unisci-i-puntini per arrivare dove? Ma naturalmente ad Ashley Judd e Hugh Jackman che trombano.

Meno male che ho una valigia da fare, va’.