Le priorità del paese

pubblicato da Giulia mercoledì, Ottobre 29, 2008 18:30
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5 commenti to “Le priorità del paese”

  1. Anellidifumo says:

    Ottobre 29th, 2008 at 7:24

    Sui muri non si può scrivere niente, nei bilanci quel che vi pare.

  2. seralf says:

    Ottobre 29th, 2008 at 8:18

    e così dopo anni che faccio il rompiscatole cercando di far notare a tutti ‘sti ragazzini la mancanza di gusto estetico della maggiorparte dei writers (in particolare quelli che sul muro ci mettono la firma, come se a nialtri ce ne fregasse qualcosa della loro firma), adesso mi tocca imbestialirmi per difendere tutti insieme, onde evitare che mi carcerino gente che fa cose superlative… ma ti pare?
    possibile che per qualsiasi cosa siamo talmente alla frutta che o diventa reato penale o si lascia fare a prescindere? perchè piuttosto non organizzare delle squadre di maestrini d’arte che individuano i meno dotati (o i più pigri, siamo comprensivi…) e tirandogli le orecchie cercano di spronarli non tanto a non “imbrattare”, quanto ad “imbrattare” in maniera “artistica”? 🙂

  3. barnabo says:

    Ottobre 30th, 2008 at 8:43

    le mitiche grida manzoniane…. in un paese che ha un sistema carcerario al collasso, in cui in galera non c’è più posto neanche per un topolino, istituire nuovi reati penali per cazzate del genere è, come quasi tutti i provvedimenti di questo governo, demagogia allo stato puro. naturalmente resta il fatto che chi verrà beccato a scrivere “pikkola ti amo” si ritroverà con la fedina penale sporca e, in buona sostanza, inguaiato per il resto dei suoi giorni….ma questa è l’italia nel 2008!

  4. Giulia says:

    Ottobre 30th, 2008 at 9:02

    Ma poi diciamocela tutta: chi cazzo se ne frega dei writer? A parte che i graffiti sulla Prenestina sono pure belli, mi vengono in mente un sacco di provvedimenti più urgenti di questo.

  5. Francesco says:

    Ottobre 30th, 2008 at 10:26

    Io la prendo da un altra parte.
    Secondo me un ulteriore compressione della liberta’ e’, come paradosso, in un momeno di sfascio totale dal punto di vista moral-social-economico, un piccolo passo avanti. Io spero che escano tanti piccoli pasquini che lascino delle altrettanto piccole traccie…
    Che contiuino, questi splendidi 60enni e 70enni, a rimanere, ragnatelati, ai loro posti per prolungarsi il piu’ possibile… alla fine (speriamo!!!) forse la consapevolezza sara’ di tutti.
    Citando coach Tony D’Amato:”Cause we know when we add up all those inches
    that’s going to make the fucking difference between WINNING and LOSING,between LIVING and DYING.”