Lider minimi
pubblicato da Giulia lunedì, Ottobre 27, 2008 17:27Aggiunto alla categoria Bric à brac, Viva la gente
“Secondo me la protesta ci sta tutta, ma l’occupazione è una cazzata. Normalmente, le proteste si fanno contro i professori. E’ la prima volta che i professori sono con noi nella protesta, per cui è assurdo giocarsi la loro collaborazione.”
(Carpita sul tram n. 2 stamattina verso mezzogiorno e mezzo, praticamente con queste parole esatte, in un dialogo fra due adolescenti capitolini.)
Puoi leggere tutte le risposte a questo post seguendo ilRSS 2.0 feed.
Commenti e ping chiusi.
Anellidifumo says:
Ottobre 29th, 2008 at 5:52
Ah, se il ragazzino in questione potesse prendere in mano il PD… ci sarebbe maggiore speranza rispetto alla classe dirigente di oggi. E scusa per l’uso di “dirigente”.
Giulia says:
Ottobre 29th, 2008 at 9:42
Io sono rimasta letteralmente sbalordita da due cose: 1) la proprietà di linguaggio di un adolescente romano (la media si esprime a “aò!”) e 2) la capacità, in tanta giovane età, di crearsi un quadro della situazione generale e prendere decisioni efficaci sul lungo periodo. Anche molto politiche, poco irruente, non sessantottine e non di arroccamento “noi contro voi”.
Spero che siano in tanti, ad essere così pacati e determinati. Oggi il decreto va al Senato, e sicuramente passerà: spero che la protesta non muoia, anzi, si intensifichi.
barbara says:
Ottobre 29th, 2008 at 11:27
Durante i miei 5 anni di Liceo Classico Statale T.Mamiani la scuola è stata occupata ogni anno esattamente tra ottobre e dicembre e MAI, nemmeno UNA VOLTA, l’occupazione è nata da una protesta contro i professori. MAI.
I professori sono sempre rimasti spettatori annoiati o al massimo stizziti di adolescenti analfabeti con troppe sciarpe al collo che volevano solo dormire a scuola
Ma di cosa parlate?
Giulia says:
Ottobre 29th, 2008 at 3:21
Durante i tuoi cinque anni di Liceo Classico Statale T. Mamiani, a occhio e croce, il ragazzino di cui ho intercettato la frase sul tram era alle elementari.
Ecco di cosa parlo. Di una cosa diversa da quella che hai vissuto tu.
barbara says:
Ottobre 29th, 2008 at 7:04
Io l’autobus per venire a lavorare lo prendo tutti i giorni e soprattutto nell’ultima settimana sono saliti tanti adolescenti capitolini che vanno alle manifestazioni.
Sono ancora analfabeti, dicono solo cioè, si fomentano ed esaltano vedendosi in gruppo e non vedono l’ora di fare gli scontri con la polizia. Per principio. Per sfogarsi.
E dire che io sarei d’accordo con tutte le questioni per cui protestano.
Ma i modi e i metodi e il qualunquismo degli adolescenti capitolini mi hanno veramente rotto i coglioni.
Giulia says:
Ottobre 29th, 2008 at 7:09
Guarda, sei stata subito accontentata: gli hanno tolto ogni speranza di poter studiare in Italia, a meno che non abbiano i soldi. Contenta? Scommetto che sei lì che ti freghi le mani, come le vecchiette che se giochi a pallone nel cortile del palazzo te lo portano via.
Ti possono anche stare sulle balle, gli adolescenti. Io in linea generale li prenderei a calci nel culo un giorno sì e l’altro pure, perché danno per scontato di avere il diritto a studiare, sono incolti, bifolchi, fastidiosi. Non hanno mai lottato per entrare in aula e imparare.
E tuttavia, domani me ne vado a manifestare in mezzo alle loro ascelle pezzate e ai loro brufoli. Perché saranno pure incolti, bifolchi, quello che vuoi, ma hanno diritto a diventare adulti in un mondo che garantisca loro il diritto allo studio.
barbara says:
Ottobre 29th, 2008 at 8:09
“Guarda, sei stata subito accontentata: gli hanno tolto ogni speranza di poter studiare in Italia, a meno che non abbiano i soldi. Contenta?”
E PERCHE’ DOVREI ESSERE CONTENTA?
HO DETTO DI ESSERE D’ACCORDO CON LA GELMINI?
MA E’ UN’ATTIVITA’ COSI’ IRRESISTIBILE PER TE DIVIDERE IN BUONI E CATTIVI CHI PARTECIPA A UN DIBATTITO?
MAH
Giulia says:
Ottobre 29th, 2008 at 9:16
Allora mi spieghi a cosa serviva la tirata contro i giovani d’oggi?
Prendersi la responsabilità dei propri commenti è durissima, vedo.
(E non strillare.)
barbara says:
Ottobre 29th, 2008 at 10:08
non strillo, scrivo grande perchè così forse riusciamo ad uscire dalla soporifera distinzione tra gli studenti romani e il resto del mondo brutto e cattivo.
e non era una tirata contro i giovani d’oggi, mamma mia che fatica, era una replica al Tuo facile innamoramento per un paio di adolescenti che si esprimono in italiano sì, ma in modo così anacronistico ed enfatico.
ripeto, ami viste occupazioni a Roma contro i professori. MAI. MAI. MAI.
barbara says:
Ottobre 29th, 2008 at 10:34
visto che ho scritto ami e devo correggere con mai aggiungo anche che chiaramente mi riferisco agli ultimi 15 anni. sono del 1981, io.
Giulia says:
Ottobre 29th, 2008 at 10:58
A me, un ragazzino che parla in italiano corretto non pare anacronistico. Mi pare solo nettamente diverso dalla media dei suoi coetanei, e da quello che ho sentito nella conversazione, anche bene informato su quello che succedeva nella sua scuola. Uno che nella protesta non ci stava perché ci stavano tutti, ma perché era genuinamente interessato a lanciare un messaggio.
Mi viene da pensare che uno così non sia solo. Altrimenti sarebbe anche marginalizzato.
barbara says:
Ottobre 30th, 2008 at 9:05
mi pare ovvio che non è il fatto di parlare in italiano l’anacronismo, ma onestamente sta diventando troppo faticoso ribattere a tanta retorica.
devo uscire, devo andare a lavorare, sono al settimo mese di gravidanza e per il quarto giorno dovrò scendere dall’autobus e andare a piedi perchè lavoro in centro e il centro in questi giorni funziona solo come teatro di posa.
e se la protesta è contro il decreto gelmini, o contro le guardie infami, o contro la guerra in iraq, stai tranquilla che a molti di loro non è chiaro, o non interessa. ci sono stata pure io, me lo ricordo benissimo.
Giulia says:
Ottobre 30th, 2008 at 11:04
Mettiamola così: questi cretinetti che non hanno chiaro e non sono interessati sono lì comunque, a sostenere – anche solo con la presenza – la protesta contro una riforma che rischia di rendere impossibile per tuo figlio andare all’università.
Capisco che ti affatichi camminare, ma vedila in questi termini: a me sembra salutare che ci sia chi ha deciso di farsi sentire contro questa riforma. Anche se sono una minoranza rispetto a quelli che vogliono cazzeggiare.
Poi ripeto, né io né tu possiamo giudicare la loro buona fede: non siamo lì con loro. Anche se ci siamo state altre volte, non siamo lì adesso.
Inertia says:
Dicembre 19th, 2008 at 11:02
tristezza mista a malinconia per il rancore e la rabbia che si sentono in certi commenti a priori verso gli studenti delle superiori…questi due ragazzi che evidentemente percepiscono molto piú profondamente di quello che si potrebbe supporre la complessità della situazione che stanno vivendo.. che bello che invece l’ hai colto.