La pallottola
pubblicato da Giulia domenica, Gennaio 27, 2008 12:06Oggi è il Giorno della Memoria.
A noi, che siamo gente normale, che abbiamo letto il Diario di Anne Frank e l’orrore della persecuzione ci è rimasto dentro in tenera età, non verrebbe mai in mente di inneggiare a Hitler. Ci pare senza senso. Ascoltiamo Shlomo Venezia parlare, con la compostezza di chi ha avuto sessant’anni per capire che non c’era niente da capire, dei suoi giorni da “barbiere” davanti alle camere a gas dove venivano sterminati milioni di innocenti, e di quella volta che ha visto un cugino di suo padre andare verso il Zyklon B domandandogli se avrebbe fatto male, e quanto sarebbe durato. Ci invade un orrore, allora, un dolore assoluto. Magari non sappiamo che farci, con quell’urlo di rabbia che ci sale dentro, ma lo sentiamo. Non siamo indifferenti. Non ci viene nemmeno in mente di pensare che possa essere giusto, uccidere nel nome della razza o dell’ideologia. C’è sicuramente gente che ci fa girare le palle, di cui auspicheremmo la scomparsa immediata, ma nei fatti non li metteremmo in fila davanti a una stanza in cui morirebbero asfissiati.
Noi siamo gente normale. Poi ci sono i nazistelli.
Non dico “nazisti”, perché i nazisti sono quasi tutti morti, e quelli che non sono morti li stanno cercando da allora, con meticolosa ferocia, gli uomini e le donne di Simon Wiesenthal. Dico i nazistelli, quelli giovani, quelli alla ricerca di un’ideologia qualsiasi per sentirsi più forti e più grossi. Quelli che non sanno di cosa parlano, ma ne parlano lo stesso, e si riempiono la bocca di L’italia agli italiani e Juden raus e vanno al Verano a profanare le tombe degli ebrei. Questi imbecilli che se gli soffi in un orecchio l’aria esce dall’altro, che avrebbero bisogno solo di tanti calci nel culo, di essere messi in ginocchio nelle camere dove uomini, donne e bambini cadevano a terra inermi, a chiedere perdono per la propria abissale stupidità. Quelli con DVX MEA LVX scritto sullo zainetto. Quelli lì. Che poi sono gli stessi che vanno a picchiare gli omosessuali, capiamoci, non c’è differenza: in questo protetti da una classe politica incapace di sancire la loro inutilità come esseri umani.
E’ a loro che va dedicato questo post di Leonardo, sapendo che per la scemenza non c’è cura.
La Giornata della Memoria « six feet over/under says:
Gennaio 27th, 2008 at 8:34
[…] La pallottola di Giulia Postilla numero uno: in realtà le letture non sono trovate qui e là casualmente, ma trattasi di due blog che consiglio a tutti di seguire. Postilla numero due: sono fermamente convinto che in molti casi non si tratti di memoria corta ma di vera e propria ignoranza, sia nel senso etimologico del termine che in quello più comune. Molte persone non conoscono i fatti e la storia, vuoi perchè non gli è stata insegnata e vuoi perchè evidentemente non l’hanno ritenuto interessante. Altre persone, invece, e molti politici tra queste, sono ignoranti proprio nel senso che di materia cerebrale, in quei crani, ce n’è veramente poca. Blogroll […]