La rassegnazione

pubblicato da Giulia martedì, Marzo 11, 2008 19:31
Aggiunto alla categoria Target du jour

Ma l’ho sentito solo io, Silvio Berlusconi?

«Noi dobbiamo fare una campagna elettorale e si deve vincere. L’editore Ciarrapico ha giornali importanti a noi non ostili ed è assolutamente importante che questi giornali continuino ad esserlo visto che tutti i grandi giornali stanno dall’altra parte».

Poi ci si domanda a che cosa servisse una legge sul conflitto d’interessi. Com’è che Berlusconi – proprietario, ricordiamocelo, di diversi gruppi editoriali, tre canali nazionali, la lista finitela voi ché mi annoio e ci metto troppo – può dire apertamente di avere candidato una qualsiasi figura (o, nel caso di Ciarrapico, figuro) perché proprietario di giornali attraverso i quali fare propaganda, e nessuno, dico nessuno, gli fa presente che si tratterebbe come minimo di abuso di potere, e come massimo di una truffa nei confronti dell’elettorato, che poi il suddetto figuro rischia di trovarselo davanti in Senato solo ed esclusivamente in virtù del suo possesso di svariate testate chiaramente orientate a destra?

Ma com’è che nessuno insorge e se lo mangia, pubblicamente e ciucciandosi gli ossetti? Com’è che D’Alema non si fa prestare il cilicio dalla Binetti e non si inginocchia sui sassi davanti a un palazzo di governo a scelta, pronto a farsi ricoprire di sputi dai passanti per non aver fatto la legge quando si poteva, idem Prodi quando poteva (e non l’ultima volta, ché non ce l’avrebbe mai fatta)? Ma veramente glielo lasciamo fare? Elettori di (centro) destra, non vi sentite un tantino presi per il culo dalla prepotenza di questo individuo? Non vi viene voglia di annullare la scheda, e mandarli tutti a fare in culo, portandoselo dietro? Non vi viene mai voglia, dico, neanche per un attimo, di eliminarlo dall’equazione?

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Un commento to “La rassegnazione”

  1. Ricomincio da 3. « il Timido says:

    Marzo 14th, 2008 at 7:46

    […] Avrei anche voluto parlare di Berlusconi che, con un gesto antidemocratico, ha strappato il programma del PD. Avrei parlato anche del Berlusconi antipolitico che accetta un fascista nel partito solo perchè può fargli propaganda, nonostante Fini fosse già nero (presumo anche d’umore, ma non ci giurerei). Avrei parlato della prima cosa se non fosse passato troppo tempo, mentre della seconda cosa si è già occupata lei. […]