“Fate a tutte l’epidurale!”
pubblicato da Giulia martedì, Ottobre 30, 2007 23:56Mia sorella è una pancia con le gambe. Letteralmente e metaforicamente. Oggi si è messa sul divano e mi ha invitata ad imporre le mani a mio nipote, povera stella; che probabilmente dormiva pacifico, incurante dei miei “Ciaaaaoooo…” e dei miei “Sono la ziiiaaaa…” e perfino delle rudi spinte di sua nonna, determinata a farlo muovere per il mio sollazzo.
Da lì, si entra facilmente in argomento travaglio & parto. Mio padre esce dalla stanza, proclamando che lui “resta a casa perché ha paura”. Lui. Io invece dico che vado. “Posso mettermi fuori dalla sala travaglio e fare come Nanni Moretti? ‘Fate a tutte l’epidurale!’?”
Segue breve silenzio scandalizzato, come se avessi proposto di sacrificare il nascituro a Satana o di iscriverlo all’Udeur.
“Io non la voglio, l’epidurale” mi comunica mia sorella, a denti stretti.
“L’epidurale è pericolosa” incalza mia madre.
“Io la voglio” dico io.
“La Nicoletta” specifica mia sorella, sempre a denti stretti “dice che non la devo fare.”
“Io la voglio. Ve lo dico da adesso.”
“Dipende dal tuo ginecologo. Se hai a cuore tuo figlio, non la fai.”
“La mia ginecologa è a favore dell’epidurale” mento io, a denti ancora più stretti di mia sorella. Non ho mai sollecitato l’opinione della mia ginecologa al riguardo, ma sono portata a pensare che mi farebbe imbottire di anestetico al primo “Ahia”. Non mi sarei mai scelta la ginecologa fra quelle che “Partorirai con dolore”.
“L’epidurale è da evitare tranne in casi estremi” sentenzia mia madre.
“Tipo?”
“Tipo che non ce la fai più.”
“Ecco, io ho la soglia del dolore bassa, fate conto che non ce la faccia più dopo dieci minuti.”
“Euuhhhh” mia sorella, quella che per non farsi operare di appendicite si faceva tastare dai medici dicendo che non le faceva male niente. La stessa che a due anni ha messo il dito dentro il temperamatite e se l’è appuntito per benino, senza battere ciglio.
“No, io ve lo dico, magari è prematuro, ma io sto con Nanni Moretti.”
Comunque sia, io il tazebao me lo preparo. Il 16 dicembre non è tanto lontano.