Faccio un disegnino?

pubblicato da Giulia lunedì, Ottobre 15, 2007 15:15
Aggiunto alla categoria Gay Today, Pacs nobiscum
Commenti disabilitati su Faccio un disegnino?

La Persona Depressa non capisce perché io, in un commento, parli di “cittadini non eterosessuali” invece che di “cittadini omosessuali”. Ora, le parole hanno un peso, e io difficilmente le uso a caso. E se dico “cittadini non eterosessuali” piuttosto che “cittadini omosessuali” non è perché mi fa schifo scrivere “omosessuali”. Ché se uno fa una ricerca nei miei archivi, la parola ricorre, eccome se ricorre, con una certa quantità di sinonimi a corollario.

Quello che intendo – e credevo fosse chiaro, ma lo ripeto perché mi dà la possibilità di ribadire un punto importante – è che “omosessuali” non copre la gamma di persone a cui vengono negati i più elementari diritti civili. Gli omosessuali sono solo una parte, per quanto la più consistente, delle persone discriminate in base alla loro sessualità. Forse avrei dovuto essere più specifica, perché i transessuali sono etero o gay ma il problema che hanno è di essere del sesso biologico sbagliato.

Dire “non eterosessuali” significa mettere l’accento su un problema: sul fatto che l’eterosessualità maschio-femmina XY-XX è considerata pre-condizione fondamentale per la formazione di un’unità sociale. Tutto il resto non si dà, o si dà a prezzi altissimi: un transessuale ottiene la possibilità di cambiare nome e sesso anche sui documenti solo se accetta di farsi operare. Sembrerà strano, ma non tutti i transessuali desiderano l’operazione, o se la possono permettere. Rimangono pertanto scissi nella loro identità pubblica, se non in quella privata: giacché la riconciliazione del corpo con lo spirito è possibile anche se l’equipaggiamento a sud non combacia con quello regolamentare.

Non parliamo dei bisessuali, a cui tocca sperare nel terno al lotto, e trovare la persona con cui accoppiarsi per la vita in un membro del sesso opposto. Ed è piuttosto antipatico dire che “si devono decidere”, o che sono “omosessuali irrisolti”: antipatico, e semplicistico, ché la sessualità umana è complessa e mutevole.

Questo, dall’Ufficio Chiarimenti.

Commenti e ping chiusi.