Poverino?

pubblicato da Giulia mercoledì, Ottobre 3, 2007 14:28
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Sono leggermente disturbata da questa improvvisa ondata di compassione per Clemente Mastella. Anche Enrico Mentana, su Vanity Fair di questa settimana, si aggiunge al coro dei “poverino!” Mastella, per anni sfottuto e additato come l’emblema di tutto quanto c’è di deteriore nella politica italiana, il voltagabbana opportunista per eccellenza, un uomo senza mezza idea pronto a rivendersi i voti del proprio elettorato al miglior offerente, sembra adesso assurgere al ruolo di martire. Povero Clemente. Se la prendono tutti con lui. Che avrà mai fatto di male? E’ forse l’unico a farsi dare strappi su aerei di Stato per andare a vedere il Gran Premio e mangiare i paccheri? E’ forse l’unico a comprarsi case a prezzi stracciati, intascarsi esose diarie, spacciarsi per rappresentante di una volontà popolare che pare sempre più lontana dal suo operato?

No, ovvio che no. Ma questo non è sufficiente per lasciarlo perdere. La logica non può continuare ad essere “Lo fanno tutti, è ingiusto prendersela con uno solo”. No. Si comincia da Mastella. Si fa l’abitudine a criticare ferocemente un certo tipo di condotta. Si prende Mastella, lo si esamina, si decide cosa va bene (poco) e cosa va male (molto) nel suo modo di lavorare, e si decide dove mandarlo. Poi si ricomincia con il prossimo in lista. E avanti così. Senza fare sconti a nessuno.

Mastella che frigna di essere oggetto di “un’imboscata” perché viene messo di fronte alla sua sfacciataggine, ecco, proprio non si può sentire. Stia zitto. Lui come Mele, Burlando, e tutti quelli troppo abituati a fare come preferiscono, e scarsamente usi ad essere giudicati e a dover rispondere della propria cialtroneria. Chi li difende fa il loro gioco. Lasciamoli sbranare dai piranha: se lo sono ampiamente guadagnato.

E parlando del diavolo: scopro da Mantellini che la Polizia Postale ha ricevuto ordine di oscurare Clemente Mastella. Il blog satirico, purtroppo, non il ministro. Leggetelo finché è online, e ditemi voi se valeva la pena di scomodare le autorità. (La maggior parte di noi nonni del blog ha dovuto sopportare di ben peggio, e senza neanche mezzo stipendio da parlamentare.)

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