Causa di bettificazione

pubblicato da Giulia martedì, Maggio 1, 2007 21:10
Aggiunto alla categoria Bric à brac, La Giulia consiglia
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Giuro che non vedo l’ora che inizi Ugly Betty su Italia 1. Anche se so che il limitato vocabolario della lingua italiana non ha a disposizione abbastanza espressioni gergali per tradurre dialoghi come il seguente:

Mark: “… my mother. She’s in town for one of her stupid cat shows. It’s disgusting, her and a bunch of… fancy pussycats.”
Amanda: “Don’t worry. I’ll skip Prada. Your girlfriend is reporting for duty. So where are the three of us going to dinner?”
Mark: “Actually… you’re not coming.”
Amanda: “What? But it’s… your mother. I’m the love of your life, remember?”
Mark: “You’re officially released from beard duty. Consider yourself… shaved.”

In altre parole, finché i gay italiani non si decideranno ad inventarsi un equivalente peninsulare per il termine beard (e sì che mi risulta ce ne siano parecchie, in giro), questa battuta finale non farà mai abbastanza ridere.
Il gergo gaio nostrano soffre un po’ della mancanza di retroterra. Se Stonewall si fosse fatto a Torre in Pietra o dalle parti di Muro Torto, forse avremmo delle traduzioni accettabili di outing, coming out, battuage, gay-friendly (“Amichevole nei confronti degli omosessuali”? O cosa?) e altri e vari prestiti che adesso non mi vengono in mente. E i dialoghi di Ugly Betty non sarebbero la foresta impraticabile di doppi sensi, giochi di parole e modi di dire appartenenti a quella che può essere, a buon diritto, essere definita una sottocultura.

Vabbè, insomma, non vedo l’ora che inizi Ugly Betty, così tutti sapranno (più o meno) di che vado vaneggiando da qualche mese a questa parte. Non avrete più scuse per non sapere chi siano Hilda, papi Ignacio, Justin, Christina, Walter, Henry e Daniel. Ma anche Wilhelmina, Mark, Amanda e Alexis. E Sofia. E Gina Gambaro. E Bradford. E Claire. E… OK, la smetto.

Guardatelo, maledetti, fatene un successo planetario, ringraziate i vostri dei che vi arrivi in forma semi-originale piuttosto che in qualche orrido remake, studiatelo, imparatelo a memoria, compratevi un poncho con scritto “Guadalajara” e scarpe a zeppa che sembrano ortopediche e forse lo sono, pettinatevi le sopracciglia con il mascara, se portate l’apparecchio sfoggiatelo come se fosse un collier di diamanti, guardate quel tipo dell’amministrazione con occhi diversi, siate gentili, collaborative ed efficienti, cadete dalle sedie a uovo, resistete al mobbing. Siate Betty. Bettificatevi.

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