Tornano a casa lessi
pubblicato da Giulia mercoledì, Aprile 11, 2007 10:01Dice: non c’è mica tanto da essere contenti a non essere uomini. Il soffitto di vetro, il pericolo di aggressione. Il disprezzo pubblico, l’obbligo alla bellezza. C’è mica tanto da stare allegre. Dice: e non è che riesca a immaginarmi di essere veramente maschio, con tutto l’apparato che pende fuori invece che stare tutto bello ordinato dentro, però avere tutto fuori ha i suoi vantaggi, se ti fa male si vede subito perché, non si deve andare con una sonda.
Dice: un uomo non deve fare i pap-test. Non gli viene un cazzo di mal di pancia da morire una volta al mese. Non ha la cellulite. Se ha la panza, se la tiene. Se ha le balle girate, ha le balle girate, non “le sue cose”. Se fa un figlio è per interposta persona, nessun rischio sanitario, niente allattamento, sta a casa solo se vuole e se no va a lavorare e fa carriera come e quanto gli pare. Se alza la voce, nessuno gli dà della zitella isterica che ha bisogno di una bella scopata. Se è autoritario, nessuno gli dice che è una “donna mancata” (però se è pettegolo è “una suocera”). Dice: essere uomo è più rilassante, oggi come oggi. Lavorare, si lavora uguali; un uomo non ha più la responsabilità del mantenimento della famiglia. Una donna, in compenso, ha ancora tutte le responsabilità di prima.
Dice: donna è bello, ma la prossima volta nasco col pisello.
Però la maggioranza di quelli che ieri si sono fatti il viaggio fino a Manchester per vedere la propria squadra del cuore farsi fare cappotto e cappello mica erano donne.
Ci sono giorni in cui non essere maschio è meglio, sì.