Glocal thinking
pubblicato da Giulia lunedì, Marzo 5, 2007 23:18Son giorni in cui con i blog ci litigo un po’. E per tirarmi su, per confortarmi delle potenzialità del mezzo, forse non c’è niente di meglio che parlare di Bora.la. Li seguo da tempo, dalla nascita, perché fra i fondatori ci sono molte mie vecchie conoscenze, e il progetto mi è sembrato subito interessantissimo.
Trieste io l’ho già raccontata molte volte, quando ci vivevo e anche ora che non ci vivo più. Leggere Bora.la mi ha fatto saltare agli occhi qualcosa che vivendoci avevo solo vagamente percepito, pur essendone razionalmente a conoscenza: e cioè che una città potenzialmente così straordinaria non può fiorire in condizioni di isolamento, e facendo riferimento all’Italia come unico territorio di appartenenza. Il particolarismo la sta uccidendo, e la geografia fa il resto. Solo ampliando l’orizzonte con un disinvolto scavalcamento dei confini si può pensare di riportare Trieste agli antichi fasti.
Bora.la non è un giornale online dedicato a Trieste, ma all’euroregione di cui Trieste fa parte: quella che comprende il Friuli, la Slovenia, l’Austria e la Croazia. E’ un giornale online che ha deciso di fare, prima ancora che opinione e informazione, un atto di fede nella possibilità di Trieste e dei triestini di superare le difficoltà, l’attaccamento nostalgico al passato, la pigrizia, il particolarismo e le ferite della guerra che impediscono loro di agire come una squadra, con lo sguardo rivolto al futuro, conservando la capacità di godersi il presente che li porta a scendere in piazza per impedire al sindaco di toglier loro le panchine.
Alcune cose, come i post personali degli autori, mi piacciono moltissimo. Altre mi piacciono meno (non ho mai avuto pazienza con il giornalismo economico, anche se ne riconosco la necessità). Altre ancora, come i post in triestino, mi sembrano meno utili ai fini del prodotto, perché sottolineano uno dei tratti meno attraenti della popolazione locale, vale a dire la tendenza ad esprimersi sempre e comunque in dialetto, a prescindere dalla provenienza dell’interlocutore. Un post in triestino lo capiscono solo i triestini: nell’euroregione, il dialetto non è contemplato.
Bora.la abbonda di quell’ambizione che troppo spesso manca alle iniziative locali. E’ pianificato, strutturato, sempre aggiornato, appassionato. Speriamo che cresca ancora, si espanda, trovi partner, si ramifichi, faccia network: i suoi fondatori se lo meritano.