I love tappeto rosso

pubblicato da Giulia lunedì, Febbraio 26, 2007 23:10
Aggiunto alla categoria Bric à brac
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Birra Peroni, patatine, salatini, due ciocchi di numero nel caminetto, e un totale di dieci persone dieci munite di scheda TotoOscar. Pronti per una notte molto lunga, e pronti a tutto pur di attraversarla fino alla fine, incuranti di appuntamenti di lavoro, negozi da aprire, vite da vivere e bioritmi da assecondare.

Fuori diluvia, ma dentro fa un bel caldino e c’è un tifo da stadio. Soprattutto per le bocce di Ilaria D’Amico, svettanti in un abito con scollo all’americana. Gli uomini (80% delle presenze) non smetteranno di auspicare uno strip. A me pareva assai più bella Caterina Murino: forse un giorno le perdonerò di aver fatto la Letterina. Forse.

Elena Santarelli e Anita Caprioli sullo stesso divano con Fabio Volo. Ilaria D’Amico: “Entriamo, e usciamo!” Fabio Volo ha un’erezione. Maschera mangiando uva.

Alessia Ventura comunica esclusivamente a gesti. Nicola Savino parla, Ilaria D’Amico anche, lei inclina la testa a turno su una spalla e sull’altra e sorride annuendo. Verso le quattro, quando ormai ci siamo convinti che sia un cyborg a cui non hanno inserito il chip linguistico, comincia ad emettere dei suoni. Quasi in contemporanea, Nicola Savino comincia a disattivarsi.
Devono averli sincronizzati apposta, come i semafori.

Finalmente si inizia.

Azzecco i primi due premi. Non è l’inizio di un trend positivissimo (finirò con un totale di sedici punti contro i venti del vincitore, e solo per aver azzeccato il miglior film d’animazione), ma in alcuni casi ho votato con criterio beneaugurante. Tipo Little Miss Sunshine miglior film.

Abigail Breslin sembra una di quelle statuine simil-Capodimonte fatte dai cinesi. Però ha l’aria simpatica. A differenza di, che ne so, Dakota Fanning. Fortunatamente per lei, non vince niente. Vincere l’Oscar prima dei diciotto anni non ha mai fatto bene a nessuno.

Certo, anche vincerlo dopo trentasei può essere un filo snervante, ecco.

Ellen non fa tanto ridere. Probabilmente sarebbe meglio senza il mono-tono dell’interprete, ma c’è tanto di quel casino che non riesco ad appurarlo comunque.

I messicani sono meravigliosi. Ogni momento sembra che debbano tirare fuori sombrero e chitarre e organizzare un numero di mariachi sul tappeto rosso.

Ma com’è che quest’anno sono quasi tutte vestite bene?

Il coro che fa i rumori è la cosa più divertente che mi sia capitata di vedere. Voglio andare anche io a fare il rumore dell’aeroplano con la bocca insieme ad altre cinquanta persone.

Jennifer Hudson vince, piange, canta che in confronto Beyoncé sembra un micio dentro un tombino, e quando se ne va con l’Oscar, inseguita da Clooney con la busta, si fa vento con una mano, sbarra gli occhi ed esclama “Wow!” Whole lotta woman.

Melissa Etheridge bacia la moglie e le dedica il premio vinto. Il mondo non finisce, Dio non le fulmina, il teatro non va a fuoco. In platea c’è anche la fidanzata di Ellen, Portia De Rossi. Sopravvivono tutte.

Neanche Peter O’Toole vince, ed è un peccato, perché non fa il discorso. Il discorso di Peter O’Toole aveva del potenziale.

Helen Mirren viene unanimemente dichiarata “scopabilissima” dagli uomini presenti, inclusi Jack Black, Will Ferrell e John C. Reilly nel loro numero musicale. Più bona anche di Kate Winslet, che era come sempre assai bona. Ma Judi Dench dov’è? Perché non è venuta?

I momenti migliori sono tutti dei vecchietti. Morricone che si emoziona e fa il discorso in italiano. Clint Eastwood che gli fa da interprete. CoppolaLucasSpielberg che salgono sul palco come gli Intoccabili e gli manca solo il mitra per falciare le prime file, e lì tutti i nominati si mettono comodi a guardare Scorsese che comincia ad avere l’occhietto umido ancora prima delle nomination. Jack Nicholson che sembra Paul Schaeffer, quello che suona al David Letterman Show. Jack Nicholson che va ad abbracciare Scorsese. Scorsese che non si aspettava il secondo premio e alla proclamazione è nel backstage con Spielberg.

Ellen arriva, dice “E’ tutto finito grazie e arrivederci” ed è effettivamente tutto finito.

E’ l’alba, Ilaria D’Amico non ha fatto lo strip, Alessia Ventura è riuscita a finire un intero periodo ipotetico, Nicola Savino ha perso i sensi diverse volte, e anche io non mi sento tanto bene.

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