En concert
pubblicato da Giulia venerdì, Marzo 18, 2005 14:19Questa che arriva è l”ultima settimana di buio, l’ultima utile per gli amanti della malinconia invernale. Poi si girano le lancette, e di malinconia e uscite dall’ufficio a lampioni accesi non se ne parla più fino all’ultimo fine settimana di ottobre.
È un buon momento per andare a vedere Paolo Benvegnù dal vivo.
Lo dico perché ci siamo stati ieri, alla Cantina Mediterraneo di Frosinone. Il concerto è stato preceduto (a sorpresa: nessuno di noi lo sapeva) da una cena di Rifondazione Comunista con annesso comizio elettorale fra l’antipasto e il primo, che in seguito ha fatto da carburante a una serie di discorsi di stampo assai bolscevico fra la sottoscritta, il socio e l’artista, che vi risparmio (in primis perché c’é troppo sole per mugugnare, in secundis perché ve li potete immaginare).
Mi sto perdendo. Mi ritrovo.
È un buon momento per andare a vedere Paolo Benvegnù, perché la sua musica è la colonna sonora perfetta per la fine di una malinconia. Struggente, sì, ma di uno struggimento che non ti lascia a piedi come un cretino a domandarti cosa farai di te. Piuttosto di uno struggimento da presa di coscienza prima della ripartenza, che l’ultima settimana prima della luce, se permettete, ci sta da dio.
Paolo Benvegn?na questa sera (o forse dovrei dire notte) al Teatro Piccolo Eliseo di Roma. Il concerto inizia a mezzanotte. Se volete un assaggino (tipo l’aperitivo di ieri, ma senza il salame e la porchetta e il comizio pre-elettorale; diciamo che siamo più genere mousse al lampone), andate qui.
(No, non sto tentando la conversione ad m-blog. Capita così.)