Una storia

pubblicato da Giulia sabato, Gennaio 15, 2005 19:58
Aggiunto alla categoria Triste mondo malato
Commenti disabilitati su Una storia

Questo post di Alberto mi fa venire in mente una storia. Non so se l’ho già raccontata, e in questo caso portate pazienza.

Nadja arrivava da un paese affacciato sul Baltico. Uno di quelli poveri. Era bionda, quasi traslucida.
Quando viveva in patria, il marito la picchiava e la costringeva a prostituirsi. Lei, giovanissima, era scappata, approdando in un paese dell’ex Jugoslavia, dove lavorava in un casinò. Lì era stata rimorchiata da un italiano con un sacco di soldi di oscura provenienza, e un carattere di merda. Lui l’aveva portata in Italia clandestinamente, e quindi lei non aveva diritti. Faceva quello che diceva lui, in silenzio. Lui le comprava vestiti costosi e la trattava peggio della serva, insultandola ad ogni occasione e anche quando l’occasione non c’era. Tornare a casa non poteva, Nadja, perché l’avrebbero riconsegnata al marito manesco e pappone.

Questo si diceva, di lei. Che non parlava molto, anzi, non parlava per niente, per cui potrebbe essere tutto inventato. Cambiava i salvaschermi del PC per lasciarmi messaggi divertenti quando non ero in ufficio. Anche io facevo lo stesso. Comunicavamo a salvaschermi, in modo che l’italiano antipatico non avesse niente da ridire. Tanto, lui nella nostra stanza non ci entrava mai.

Non l’ho più rivista. E ogni tanto mi domando cosa faccia.
Ma quando qualcuno parla di giovani prostitute dell’est come se fossero entusiaste della professione che esercitano, mi viene da pensare a lei.

Commenti e ping chiusi.