Assunta in cielo (con contratto di collaborazione)

pubblicato da Giulia lunedì, Settembre 15, 2003 7:30
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Supponiamo pure che in me alberghi il seme del Secondo Avvento. Ovviamente, come madre del Signore Numero Due, avrei qualche diritto di metter bocca nella nuova religione che si andrebbe formando intorno alla mia prole. (E se non ce l’avessi me lo prenderei. Vi pare?)

 

Intanto, la prima volta è stato maschio, questo giro la facciamo femmina. E silenzio: una volta per uno. Avete fatto il bello e il cattivo tempo per più di duemila anni sulla base del fatto che il Capo era maschio. No, non è maschio. Ci ho parlato giusto ieri: somiglia in maniera impressionante a Lauren Bacall da giovane. Siamo d’accordo su alcune cosette.

Questa volta, niente martiri, né piani né sdruccioli. Niente crocifissioni, mortificazioni della carne e altra roba sanguinolenta. Il Natale si festeggerà a maggio, a occhio e croce. Speciali deroghe per i paesi dell’emisfero australe, che potranno scegliersi un’altra data collettiva, diciamo verso novembre (che è pure il mese del mio compleanno, e quindi cade benissimo).

Sulla questione sesso, omo, etero e misto, sapete come la penso. Liberi tutti. Non lo dico io, lo dice Dio.

Essendo il nuovo Figlio di Dio una Figlia, si risolve automaticamente il problema del sacerdozio femminile. Avanti una papessa, io ovviamente piazzerò subito la candidatura della Raffa (con sigaretta in bocca e rossetto color prugna). Come cardinalesse voglio Kim Deal, Kim Gordon, Zia McCabe, PJ Harvey, Cristina Martinez, Meg White e Carmen Consoli.

Alla mia dipartita, siete pregati di non erigermi statue rivestite di assurde tuniche celestine.

Scordatevi che mi metta ad apparire a pastorelli portoghesi e frati pugliesi. La preferenza sarà accordata ad oscuri gruppi garage punk. In assenza di stimmate che testimonino la crocifissione della Figlia Unigenita, il segno dell’apparizione sarà una gran ventata di odore di canna, perché alla madre di Dio gli straightedge integralisti spaccapalle stanno sulle Sacre Ovaie. Potrei fare delle comparsate anche ad oscuri festival musicali, mostre di artisti indipendenti e set di film girati a budget zero.

Quanto alla questione “padre putativo”, io e Lei siamo d’accordo che le candidature dovranno essere vagliate attentamente. Astenersi pusillanimi, vegani, gelosi, misogini, continenti, temperanti, seri e fan di Laura Pausini.

Per mantenere le cose interessanti, potrei rivelare anche io dei segreti mistici. Quello principale potrebbe essere la ricetta dello strucolo cotto in strazza, che tutte le massaie carsoline giurano di saper fare ma che praticamente è possibile mangiare solo una volta ogni due anni. Non so, devo decidere, io e Lei non ne abbiamo ancora parlato.

Scusate, ora vado, a parlar di strucoli mi è venuta fame. Capite, devo mangiare per due, adesso.

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