Retroterra
pubblicato da Giulia mercoledì, Ottobre 13, 2004 13:54Colgo l’occasione di un commento al vago gusto di limone per lanciare un post che interesserà in tutto a sei persone, cinque delle quali trentenni e uno che mi vuole tanto bene.
“Weblog e indiepop” sono cose che mi piacciono (nei limiti della loro applicazione pratica, soprattutto i primi), ma non li definirei parte del mio retroterra. Per un semplice motivo: che forse lo saranno fra un po’ di anni, quando non saranno più parte del mio presente.
Dato che ho messo in fila tre decenni e rotti di compleanni, il mio retroterra consiste in ben altri elementi di cultura popolare e non. Che nello specifico sono:
– I Quindici
– Cochi e Renato
– Heidi e Remi
– L’ape Maia
– le montagne friulane, con relative mucche e stalle
– uforobò! uforobò!
– la Dune Buggy con la cappottina gialla (“La la la la làlla”)
– Pippi Calzelunghe (su carta, a fumetti, in televisione) e Martina, sempre di Astrid Lindgren
– il formaggio salato
– il brustulìn e il pistùm
– il Grillo Parlante Clementoni, regalatomi quando sapevo già scrivere correttamente da almeno sei anni
– Sammy Barbot
– Happy Days
– Grease
– Deejay Television
– Saranno Famosi (il telefilm, non la puttanata catodica Mediaset; anche il telefilm era una puttanata, ma una puttanata divertente e senza parenti dei ragazzi in studio)
– gli scaldamuscoli
– gli a-ha
– gli Europe
– la festa delle medie senza alcolici
– la festa delle superiori anche
– Emilio (“Ahi ahi ahi se faccio un figlio”)
– Twin Peaks
– il grunge
– Manchester (e non Londra)
– X-Files
– la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Trieste
E anno più anno meno siamo all’età adulta.