Non voto più, me ne vado /2
pubblicato da Giulia domenica, Aprile 22, 2007 21:21Impressioni a caldo, banali quanto basta.
E così hanno fatto il Partito Democratico. Come in America, uguale uguale, con la componente di sinistra già neutralizzata in partenza dalla potenza bacchettona della parte centrista. Non so come abbia fatto Ivan Scalfarotto (cioè: lo so perché lo ha spiegato con molte parole; tuttavia non lo comprendo) ad affiliarsi con tanta disinvoltura a una formazione politica che include gente come Rutelli e la Binetti. Non mi dà l’impressione di farlo per calcolo, e quindi non capisco quale sia l’idea. Cambiare il sistema dall’interno? Un ottimista come lui potrebbe anche desiderarlo, o provarci. Buona fortuna.
Non ci vuole molto a capire come molti elettori di sinistra siano, in una parola, scoglionati da questo nuovo inizio che è praticamente una fine. Un inizio che nasce con il placet di Berlusconi. Lo ripeto. Berlusconi si sente così poco minacciato dal Partito Democratico da essere andato a fare clap clap bravi bravi, adesso lo facciamo uguale anche dall’altra parte. Berlusconi approva il Partito Democratico. Ogni minuto occupato a cianciare di futuro e progresso è un minuto rubato alla discussione sul conflitto d’interessi, che ops, non è più una priorità: sarà che se ci si prova casca il governo di nuovo, o sarà che di fatto non frega niente a nessuno.
Perdonatemi, quindi, se mi unisco a una bella fetta di elettori nel più totale disinteresse per questa nuova svolta verso il nulla, in compagnia di quelli col cilicio e il rosario. Non ci credo, in questo Partito Democratico. Ammiro la baldanza con cui Scalfarotto si avvia a diventarne una figura di riferimento, anzi, potessi votarlo e mi venisse ancora voglia di votare, forse lo farei. In questo momento, una cosa mi sembra lontana, e l’altra improbabile.
Anna Finocchiaro – che ammiro, mi piace – ha detto che il partito dovrà essere dei giovani e delle donne, oppure non sarà. Fantastico. Bellissimo. Meraviglioso.
Non credo a una sillaba, buonanotte a tutti.