“… e mi nutro del mio dolore, avvolta nel bozzolo della solitudine…”
pubblicato da Giulia martedì, Maggio 18, 2004 22:53Era un pezzo che non mi succedeva; a far la trombona ai blograduni ci si dimentica il vero divertimento carogna del frequentare la blogosfera, vale a dire esplorare i tipi umani ivi riscontrabili. Ed analizzarne il comportamento.
Fermo restando che la giovane donna con blog decorato da gattini e post tutti sul genere “Uff! Che brutta giornata al lavoro, oggi!” è l’esemplare più diffuso, meno visibile e generalmente più pacifico, una nuova genìa striscia nell’ombra.
Sono le Bambine Gotiche.
Template nero con spruzzate di rosso o grigio (gli unici tre colori ammessi), post che girano intorno alle parole chiave “sangue”, “dolore”, “solitudine” e “carne” (le Bambine Gotiche sono ossessionate dal sesso morboso), atroci poesie in versi liberi in cui la voce poetante quasi sempre si perde o si disintegra dentro qualcosa o qualcuno. Le più raffinate coltivano anche una passione parallela per i culti pagani, o per l’occultismo sotto forma di tarocchi.
Il discorso “template” in realtà va ripreso, perché è sull’iconografia che si gioca lo status di Bambina Gotica. Croci e grovigli di spine sono un must anche per la Bambina Gotica che rifiuta il cattolicesimo e si rifugia, almeno nominalmente, nel satanismo o nelle religioni matriarcali. Si porta molto anche la donna nuda e trafitta, oppure avvolta nei rovi tipo Lady Oscar nella sigla originale, quella che mandavano negli anni ’80, quella dei Cavalieri del Re, mica quella roba di montaggio che hanno fatto dopo.
Le gocce di sangue hanno anche loro uno spazio e un perché, come pure le immagini tratte da anime tipo Angel Sanctuary.
La stragrande maggioranza delle Bambine Gotiche usa il blog come diario depressivo. Stanno male, male, male e poi qualche volta stanno peggio. Il template, e la tendenza a firmare i post con frasi come “Partorito con dolore da LadyNera” (non me ne voglia LadyNera, se esiste, giuro che me la sono inventata adesso), sicuramente non aiutano. Supponendo che nella loro tragica esistenza ci siano anche dei momenti lieti, questi non traspaiono mai dal blog. E se traspaiono, presto diventano tragedia: gli amori sono infelici, le amiche sono traditrici, i genitori non capiscono, e lei soffre soffre soffre e ascolta i Cure.
Qualcuno spieghi alla Bambina Gotica che i Cure non sono più il gruppo feticcio del goth da almeno vent’anni.
Almeno quello.