Puntata riparatoria

pubblicato da Giulia venerdì, Ottobre 21, 2005 14:54
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Da Repubblica.it, i grassetti sono miei:

Niente di nuovo stasera da Celentano secondo Michele Bonatesta, componente della direzione nazionale di An e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai. “Santoro, con il contorno di Biagi e Luttazzi, nel tripudio della claque, a recitare la parte del povero epurato, del martire della libertà d’espressione nell’era del tiranno di Arcore e dei suoi ‘editti bulgari’: niente di nuovo stasera da Celentano”. “Quello che dispiace – osserva Bonatesta – è che il Molleggiato si sia prestato al gioco di Santoro. All’insegna del politicamente corretto più spinto, come un Fabio Fazio qualsiasi”.

A questo punto, ha continuato l’esponente di An, “chiediamo di ripristinare la par condicio e il pluralismo nella prossima puntata, che deve essere riparatoria.[…]

La prossima puntata del programma di Celentano (che si intitola Rockpolitik, non a caso Del Noce ha dichiarato “lo sapevo io, che era un programma politico”. Perspicace) verterà dunque interamente sull’Italia come paese meraviglioso, patria della libertà d’informazione nonostante l’assedio dei comunisti, ove il sole splende sempre, le infrastrutture funzionano, l’economia è in rilancio, il Parlamento lavora nell’interesse di tutti, il prestigio internazionale è alle stelle e anche i mendicanti si vestono da Gucci.
Ah, dimenticavo: tutti hanno due telefonini e si fanno le loro brave due settimanelle di vacanza l’anno. E ora: tette e culi per tutti! Evviva evviva!

Commenti e ping chiusi.

34 commenti to “Puntata riparatoria”

  1. larvotto says:

    Ottobre 21st, 2005 at 3:30

    Non ho visto la trasmissione, ma quando stamattina ho visto la prima pagina di “libero”, ho capito che è stata una cosa buona 🙂

  2. Giulia says:

    Ottobre 21st, 2005 at 3:33

    In realtà è stata una cosa di una pallosità epica. Ma ormai hanno la coda di paglia lunga un chilometro.

  3. Todomodo says:

    Ottobre 21st, 2005 at 3:48

    Ma infatti, basta con questa storia della censura, di santoro e cosivvia, la verità è che celentano ha person un’occasione importante per dire la VERITA’, cioè che in Italia si sta molto meglio da quando i palinsesti tv sono scelti da berlusconi.
    Voglio un terzo cellulare.

  4. seingalt says:

    Ottobre 21st, 2005 at 3:50

    Wooo-hoooo

  5. paolo beneforti says:

    Ottobre 21st, 2005 at 5:44

    il bello delle trasmissioni di celentano, pallosissime, è che non occorre guardarle: le uniche parti interessanti te le replicano i tg il giorno dopo.

  6. Domiziano Galia says:

    Ottobre 21st, 2005 at 11:12

    A parte che appellarsi alla par condicio quando si sta progettando di cancellare la legge sulla par condicio mi pare un pochino ipocritino -ino -ino, quell'”E ora: tette e culi per tutti!” spero sia l’annuncio di un tuo imminente striptease via blog. 😀

  7. cical0ne says:

    Ottobre 22nd, 2005 at 9:23

    Ma che davvero tette e culo per la prossima?
    Vuoi dire che e’ ospite Marcello Pera? 🙂

  8. Angel says:

    Ottobre 22nd, 2005 at 6:29

    Ho appena letto che siamo 42° nelle graduatoria dei paesi con maggior libertà di stampa, siamo vicini al costa rica. Scesi di altre due posizioni.
    Non male.

  9. Medo says:

    Ottobre 22nd, 2005 at 10:22

    Celentano è stato di un qualunquismo incredibile; con la sua gratuità e ignoranza ha dato a quel quasi 50% di share una falsa illusione, un minestrone di demagogia impensabile che è stata facilmente pasto dei politici di centro-destra. E Silvio, intelligente, ha pure ritenuto di far dire a Bonaiuti di “non avere nessun commento in merito alla trasmissione di Celentano” dimostrandosi un signore e sicuramente uscendone a testa alta. Che dire? Alla fine questi celentanismi (santorismi e luttazzismi) non fanno che giovare alle tasche dei protagonisti stessi e al potere dei bersagli delle loro scorrerie. I precari continuano a pigliarla in culo, la pelliccia Annabella continueranno a fabbricarla e noi under 30 non avremo mai alcuna pensione… Rendiamo grazie agli Adriani Celentani di tutto il mondo.

  10. gae says:

    Ottobre 22nd, 2005 at 11:23

    Fabrizio Del Noce, opsite a Otto e Mezzo: “da anni, da decenni si dice che la tv è brutta, eppure tutti continuano a guardarla”.

    che è la scusa che da più di vent’anni i direttori delle tv di stato (e non) usano per continuare a propinarci programmi sempre più stupidi ed osceni.

    se il ministro dei trasporti dicesse: “da decenni i treni arrivano in ritardo, eppure tutti li usano” verrebbe preso a sassate.
    invece un direttore RAI può dire una simile enormità senza che nessuno reagisca.
    bah.

  11. Facocerino says:

    Ottobre 23rd, 2005 at 3:27

    Sono stufa di sentirmi presa per il culo da quell’uomo che finge di governare l’Italia quando invece è lì solo per governare se stesso…
    Ma cosa volete?Ha vinto perchè si è saputo vendere come un prodotto, ha fatto colpo su quei milioni di italiani che non si interessano di politica, che la par condicio, il conflitto d’interessi, e la legge elettorale non sanno nemmeno cosa siano.
    Così ogni giorno tutti coloro che divorano giornali, che pur coi loro limiti, cercano di capirci qualcosa di più della società in cui vivono, soffrono di tremendi mal di pancia per colpa delle bordate della maggioranza mentre gli altri….Beh, gli altri se ne stanno beati e tranquilli sulle loro poltrone gustandosi i balletti degli amici di Maria e le chiacchiere nel salotto di Costanzo. E allora sì che lìItalia sembra proprio un grande PAese….

  12. Medo says:

    Ottobre 24th, 2005 at 12:27

    Come volevasi dimostrare, Silvio non ce l’ha fatta a non commentare la trasmissione di Celentano. Quindi, non si è dimostrato così intelligente come avevo scritto poco prima su questo stesso blog.

  13. Molly says:

    Ottobre 24th, 2005 at 12:32

    A me quella cosa di “X è lento, Y è rock” è piaciuta. Una cosa nuova, eccheccacchio. (Da noi le cose di avanguardia le fanno i 70enni, vabbè, questo è un altro discorso).

  14. Barcellonese says:

    Ottobre 24th, 2005 at 10:11

    Comunque visto dall’estero è davvero assurdo che una trasmissione televisiva abbia tutto questo spazio sulla stampa, addirittura prima pagina sul corriere.it…c’è davvero qualcosa che non va in Italia…

  15. Antonio says:

    Ottobre 24th, 2005 at 10:48

    Barcellonese di che zona? Anche io vivo a Barcellona, e anche a me l’Italia da fuori fa una brutta impressione. Un po’ decadente, un po’ rassegnata…che tristezza!

    Il bello della tv italiana e’ che puoi anche non vederla, tanto poi sai tutto sui i giornali il giorno dopo!

    Fins Aviat!

  16. Medo says:

    Ottobre 24th, 2005 at 2:49

    “C’è davvero qualcosa che non va in Italia”. La mia ragazza francese lo ripete da quando è stata in Italia, appunto. Idem un mio caro amico di Stoccarda. Idem la fidanzata di un collega, irlandese. E mi fermo qui. Non è che le democrazie nei loro paesi siano dei paradisi, ma…
    Comunque è ora che la spegnete la televisione, cari miei; ed è ora che smettete pure di leggere i quotidiani italiani.

  17. Molly says:

    Ottobre 24th, 2005 at 4:23

    Se io spengo la TV, o smetto di leggere i giornali, cosa cambia? Qual è l’utilità del gesto?

  18. Antonio says:

    Ottobre 24th, 2005 at 4:34

    Suppongo che si dovrebbe vivere meglio (senza giornali e senza tv), io comunque preferisco vivere incazzato leggendo i giornali e guardando la tivvu’!

  19. Giulia says:

    Ottobre 24th, 2005 at 4:45

    Diciamo che preferisco un’informazione parziale che posso integrare con altre fonti al gesto “dimostrativo” di non leggere il giornale.
    Quanto al non guardare la televisione, mi sembra altrettanto inutile. Guardo quello che mi interessa e il resto no.

  20. Marco says:

    Ottobre 24th, 2005 at 4:59

    Uhm… ciao! Scusa se vado off topic. Sono capitato su questo blog per caso, arrivandoci mi sembra da… quello della Lucarelli? Mi pare.
    Beh, ecco, non vorrei sembrare offensivo ma… chi diavolo sei? 🙂
    Ho letto qualche post e sembra che tu sia un personaggio che va in tv… Ma dove esattamente???
    Ciao
    M.

  21. orsodingo says:

    Ottobre 24th, 2005 at 5:05

    e chi ci regala dieci serie da 400 puntate l’una per riparare alle trasmissioni con Socci?

  22. Giulia says:

    Ottobre 24th, 2005 at 5:15

    Marco, e tu? Chi diavolo sei? 😀

  23. Marco says:

    Ottobre 24th, 2005 at 5:18

    Io? Io non sono nessuno… Un semplice sconosciuto, giuro! La cosa che mi rende più famoso sulla faccia della terra è il fatto che sono un arbitro di pallacanestre e quindi sul sito Fip trovi il mio nome… Pensa un po’ quanto conto poco.
    Io ho risposto, anche se la domanda l’ho fatta prima io… 😉 Ora tocca a te: la mia non era un’offesa o una presa in giro, ma una domanda vera! 🙂

  24. Giulia says:

    Ottobre 24th, 2005 at 5:23

    Sono nessuno anche io. Vado al supermercato, compro elettrodomestici, pago le bollette, tengo un blog, faccio un lavoro per cui ogni giorno parlo in diretta TV per un’ora-ora e mezza.
    Mi piace raccontarlo perché è quello che faccio, ma non mi rende nessuno di speciale 🙂

  25. Marco says:

    Ottobre 24th, 2005 at 5:27

    Capito!
    Però sono sicuro che anche tu hai capito cosa volevo sapere io… Che trasmissione conduci, su che canale, etc. etc.
    Dai post che ho letto mi sono fatto l’idea che non sia un segreto, però non sono riuscito a capire quale sia l’argomento e la trasmissione… boh, che ne so, stasera sono curioso!!! 😀
    Però se non ti vuoi fare pubblicità non fa nulla: vorrà dire che non saprò mai che ti sto guardando (se ti sto guardando!) 🙂

  26. Barcellonese says:

    Ottobre 24th, 2005 at 6:19

    Antó, sto in zona Eixample izquierdo…:-)

  27. Medo says:

    Ottobre 24th, 2005 at 9:31

    E’ la trasmissione quella coi gGiovani d’ogGi! :>

  28. Antonio says:

    Ottobre 25th, 2005 at 9:38

    Barcellone’…complimenti…gran bella zona!!
    magari ci si becca qualche volta in chupiteria!

    Facciamo cosi’, la prossima volta che ci vado urlo a squarciagola BARCELLONESEEEEEEEE!!! se ci sei fatti vivo!

    Io invece sto nella piu’ proletaria Sants!

  29. Barcellonese says:

    Ottobre 25th, 2005 at 10:02

    …vabbè, ma siamo vicini!!! Sto a 2 passi da Pza. España, altroché proletaria Sants, è un gran bel quartiere!…ah e so’ ‘na femminuccia Antó!

  30. Antonio says:

    Ottobre 25th, 2005 at 10:35

    Azz…scusa…allora cerchero’ modi piu’ gentili per chiamarti ecco magari evitero’ di urlarti addosso !!!!

    Solo che barcellonese…boh…mi sembrava un maschietto…LO SIENTO !!!

    Comunque pure io sto a due passi da plaza espana (sto a 100mt da C/Tarragona!)…a ver si nos encontramos un dia!

  31. Giulia says:

    Ottobre 25th, 2005 at 11:27

    Son cose belle 🙂

  32. A-Ba says:

    Ottobre 25th, 2005 at 6:14

    vorrei dedicare a questo figuro, Bonatesta, le parole immortali del ciuffettato bardo di manchester

    (cito a memoria)

    “People like you make me feel old inside
    Why don’t you die?
    Please die”

  33. francesco says:

    Ottobre 25th, 2005 at 8:35

    yuppiyaye!

  34. Armando de Angelis says:

    Novembre 11th, 2005 at 12:14

    LIBERTA’ INDIVIDUALE E LIBERTA’ COLLETTIVA

    In un programma ormai noto come RokPolitik viene fatto un riferimento ad un articolo che vi riporto di seguito:
    Libertà di stampa?
    L’Italia è al 40° posto, dopo Cile e Corea del Sud
    “Reporter Sans Frontières” http://www.rsf.fr
    Reporter sens frontière (Rsf) ha pubblicato la prima classifica mondiale della libertà di stampa e non sono mancate le sorprese. Innanzitutto va rilevato che, pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e sviluppati. Basti pensare che il Costa Rica precede in classifica gli Stati Uniti e diverse nazioni europee. L’Italia, a causa dell’irrisolto conflitto di interessi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si piazza al quarantesimo posto, superata da paesi latinoamericani come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che da Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia.

    Proprio per quel “fortunato” programma si sono aperti dibattiti e discussioni politiche dove il tema centrare rimaneva la tanto voluta da tutti “LIBERTA’ DI STAMPA”
    Ma cos’è realmente la Libertà?
    Poter dire tutto ciò che si vuole?
    Poter vestirsi come ci pare?
    Poter manifestare dove e quando ci pare?
    Poter sparlare di un Premier?

    Si! Questa è la libertà vera! Ma è una libertà INDIVIDUALE!
    Come lo è altrettanto vendicarsi di un torto, fare l’amore in mezzo alla strada, obbligare un figlio a lavorare a 10 anni per mandare avanti una famiglia, drogarsi!

    Ma purtroppo e per fortuna Noi abbiamo deciso di vivere insieme, perché ci siamo resi conto che uniti si fa la forza perché ci fa comodo comprare la carne senza dover cacciare, chiamare l’autombulanza quando ci sentiamo male, la polizia quando ci derubano…
    Come tutte le cose belle della vita purtroppo c’è sempre un prezzo da pagare, come subire l’inquinamento, pagare le tasse e ricevere una multa salata quando parcheggiamo male.

    Quindi il concetto di Liberà doveva per forza di cose essere ridimenzionato trasformandosi nella famosa frase: La libertà di un uomo finisce dove comincia la libertà di un altro!

    Torniamo alla libertà di stampa: In Italia oggi ci sono quotidiani di tutte le parti politiche, di tutti i gusti e tendenze, quindi la libertà c’è!
    Allora perché discriminare i programmi satirici che la Rai ci ha sempre proposto sotto le elezioni?
    Non dimentichiamoci però la differenza sostanziale tra stampa e televisione:
    La stampa viene acquistata in base ai nostri gusti, la televisione entra nelle case di tutti!
    Quindi faremo bene a distinguere la satira dall’informazione nella televisione, perché distorcere una notizia in televisione vuol dire imporla a tutti! E l’imposizione va ben lontano dal concetto ridimenzionato della Libertà!
    Poi c’è un’altra differenza sostanziale, quella economica. La televisione privata non la paghiamo, quella pubblica la pagano TUTTI! Uomini di destra, di sinistra, anarchici, famiglie e coppie di fatto!
    Quindi La televisione pubblica ha una responsabilità ben superiore a quella dei quotidiani, non di mantenere una liberà individuale ma del rispetto reciproco!
    In sostanza vorrei fare un appello a tutti gli operatori della televisione statale:
    Non calpestiamo la libertà collettiva che i nostri avi con tanti sforzi e combattimenti hanno conquistato per noi stessi e per Voi della Rai!

    Armando de Angelis